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Il mio Godard: trailer italiano del film biografico di Michel Hazanavicius

Il mio Godard: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film biografico di Michel Hazanavicius nei cinema italiani dal 31 ottobre 2017.

pubblicato 30 Ottobre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 00:25

 

Dopo la tappa Cannes, il 31 ottobre Cinema di Valerio De Paolis porta nelle sale italiane Il mio Godard (Le Redoutable), il nuovo film del regista francese Premio Oscar Michel Hazanavicius (The Artist, The Search).

Il film racconta il rapporto sentimentale e lavorativo tra il regista Jean-Luc Godard (interpretato da Louis Garrel) e l’attrice Anne Wiazemsky (interpretata da Stacy Martin). La sceneggiatura dello stesso Hazanavicius è basata sulla biografia “Un an après” della Wiazemsky.

 

Parigi 1967. Jean-Luc Godard, il cineasta più in vista della sua generazione, gira La cinese con la donna che ama, Anne Wiazemsky, più giovane di lui di 20 anni. Sono felici, innamorati, affascinanti e si sposano. Ma quando il film esce, l’accoglienza che riceve porta Jean-Luc a rimettere profondamente in discussione le sue idee. Il Maggio ’68 non fa che amplificare il processo e la crisi che scuote Jean-Luc lo trasformerà radicalmente: da cineasta star ad artista maoista fuori dal sistema, tanto incompreso quanto incomprensibile.

 

Il cast è completato da Berenice Bejo, Micha Lescot, Gregory Gadebois e Felix Kysyl.

 

 

Il regista Michel Hazanavicius spiega la scelta del titolo Le Redoutable (nella versione originale).

[quote layout=”big”]Non sono mai stato molto bravo nella scelta dei titoli… Nutro una profonda ammirazione per Godard, che trova sempre dei titoli geniali. Credo addirittura che pensi prima a un titolo e poi a un film che gli corrisponda. I titoli dei suoi film degli anni ’60 sono ancora più azzeccati dal momento che ciascuno assomiglia al possibile autoritratto dell’uomo che probabilmente è stato: Questa è la mia vita, Il disprezzo, Le Petit Soldat, Bande à part, Fino all’ultimo respiro..Inizialmente avevo intitolato il film “Le Grand Homme”, ma l’espressione aveva una nota caustica che non mi piaceva. Si prestava facilmente al malinteso. Invece, mi piaceva l’aspetto «alla Belmondo» di Le Redoutable: rievoca i film che ha interpretato, da Le marginal (in italiano, Professione: poliziotto), a L’incorregible, Le magnifique (in italiano, Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo). E mi piace anche l’ambiguità dell’accezione del termine, al tempo stesso positiva e negativa: dire di una persona che è “temibile”, può essere sia un complimento sia un rimprovero. E infine mi piaceva l’idea di utilizzare la trovata del la frase «Così scorre la vita a bordo del Redoutable 1» e persino di concludere il film con essa. Dà un piccolo tocco ironico che amo particolarmente.[/quote]

 

 

Michel Hazanavicius racconta come ha scoperto “Un an après”, il libro di Anne Wiazemsky.

[quote layout=”big”]Del tutto per caso. Dovevo prendere un treno e avevo dimenticato il libro che stavo leggendo. In stazione, ne ho cercato uno da poter leggere lungo il tragittoe mi è capitato tra le mani “Un an après”. Ho immediatamente visto un film. Anne Wiazemsky ha dedicato due libri alla storia d’amore che ha vissuto con Jean-Luc Godard. “Une année studieuse” racconta gli inizi della loro relazione, dal modo in cui quell’uomo affasciante ma un po’ maldestro mosse i primi passi all’interno della grande famiglia gaullista di lei, dal momento che Anne è la nipote diFrançois Mauriac, fino all’accoglienza che ebbe La cinese al Festival di Avignone nel 1967. E “Un an après” racconta il Maggio ’68, la crisi che attraversò Godard, la sua radicalizzazione e la disintegrazione del loro matrimonio, fino al momento della rottura. Sono rimasto molto colpito dalla loro storia e l’ho subito trovata originale, commovente, sexy e molto semplicemente molto bella. Il mio Godard contiene alcuni elementi tratti da “Une année studieuse”, ma nell’essenza si basa sul libro “Un an après”. Quando l’ho contattata telefonicamente, Anne Wiazemsky aveva già declinato numerose proposte di adattamento. Non le interessava che il libro diventasse un film. Ricordo che, poco prima di riagganciare, le dissi che lo trovavo un peccato perché il libro mi era parso molto divertente. E lei reagì subito dicendo che anche lei la considerava una storia molto divertente e che nessuno fino ad allora le aveva fatto quel commento. Ed è così che tutto è cominciato.[/quote]