Home Festa del Cinema di Roma Roma 2012: La bande des jotas / Gang of the Jotas di Marjane Satrapi: Recensione in Anteprima

Roma 2012: La bande des jotas / Gang of the Jotas di Marjane Satrapi: Recensione in Anteprima

Applausi al Festival di Roma per La bande des jotas di Marjane Satrapi

pubblicato 16 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:24

Il Festival Internazionale del Film di Roma ha trattato con i ‘piedi’ il nuovo film della splendida Marjane Satrapi. Proiettato ieri sera in anteprima mondiale in un buco di sala (70 posti), e in concomitanza con uno dei film in Concorso, il folle e delirante progetto firmato Satrapi ha poi guadagnato spazio e capienza posti quest’oggi, quando si è presentato al pubblico dell’Auditorium.

Terza opera dell’autrice di Persepolis, pochi mesi fa incantevole con il sottovalutato Pollo alle Prugne, La bande des jotas / Gang of the Jotas ha stupito, per quanto originale, assurdo e sfacciatamente divertente. Instant movie girato in piena vacanza con una banda di amici, il film è stato interpretato, diretto, sceneggiato e prodotto dagli stessi protagonisti, con la Satrapi in prima linea.

Girato in appena 12 giorni, facendo su e giù per la Spagna e con una manciata di euro a disposizione, Gang of the Jotas ha il merito di donarci un’inedita Marjane, non solo straordinaria fumettista, sceneggiatrice e regista, ma anche magnifica attrice.


Il film che non ti aspetti, da un’autrice che fino ad oggi aveva fatto tutt’altro genere. Eppure Marjane Satrapi ha deciso di osare, portando in sala una commedia grottesca, che spazia tra un genere e l’altro, montando di fatto una trama a prima vista ‘ridicola’, ma resa estremamente comica dalla stessa regista, qui sbalorditiva primadonna dalla simpatia dirompente.

Al centro della storia il classico tema dello scambio di valigie. All’aeroporto, lo scambio avviene per puro caso. Da una parte abbiamo Nils e Didier, in Spagna per partecipare a un torneo di badminton; dall’altra una misteriosa donna, piena di soldi e dalla parlantina ipnotica e convincente, ricercata dalla mafia spagnola.

Quando i tre si incontrano per riprendersi la propria valigia, nasce una strana ‘amicizia’, incomprensibile e travolgente, che li porterà a viaggiare per le strade del Paese, seminando morti. Uno dopo l’altro…

Un esperimento, un gioco, puro cazzeggio cinematografico. Chiamatelo come volete, ma l’ultima prova registica di Marjane Satrapi è un concentrato di freschezza, originalità e soprattutto fantasia. Come se volesse mostrare al mondo il suo vero ‘io’, la Satrapi che domina la scena in La bande des jotas è esilarante, travolgente, sorprendente.

Dalla commedia surreale al thriller ‘spiritico’, passando per il western, il road movie e il musical, La bande des jotas va visto e giudicato per quello che è. Ovvero un progetto indipendente nato dal nulla, scritto strada facendo, privo di disegni ed animazioni tipiche del ‘suo’ cinema, girato in una manciata di giorni, con una troupe composta da meno di 10 persone e un paio di macchine da presa digitali, pensato e realizzato per staccare la spina dall’imponente produzione dei due titoli precedeti.

Avevo bisogno di realizzare qualcosa per non dimenticare il perché faccio film: il piacere“. Queste le motivazioni, sincere e condivisibili, con cui la Satrapi ha accompagnato il suo nuovo titolo al Festival Internazionale del Film di Roma, che quest’oggi l’ha accolta con calorosi e sentiti applausi. Un titolo che trasuda improvvisazione, evidente, tangibile, ma assolutamente credibile (tanti i voluti nonsense), grazie proprio alla presenza della regista. Fisicamente imponente e visivamente illuminante. Perché Marjane Satrapi emana gioia anche nei panni di attrice. Tanto da doverci inchinare al suo cospetto, al grido ‘chapeau‘.

Voto di Federico: 7

La bande des jotas (Gang of the Jotas, Francia, 2012) di Marjane Satrapi; con Marjane Satrapi, Mattias Ripa, Stéphane Roche, Ali Mafakheri Cristian Pirjol, Maria de Medeiros

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