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Io sono Leggenda da record in Italia, mentre Non è mai troppo tardi è primo negli Usa

Weekend da record per il botteghino italiano. Le prime 3 pellicole hanno portato a casa la bellezza di 11 milioni di euro, per un risultato a dir poco ‘natalizio’, complice anche il cattivo tempo che ha fatto sua la penisola. A guardare tutti dall’alto, come indovinato dal 74% di voi al Fantaboxoffice della settimana, è

14 Gennaio 2008 10:09



Weekend da record per il botteghino italiano.
Le prime 3 pellicole hanno portato a casa la bellezza di 11 milioni di euro, per un risultato a dir poco ‘natalizio’, complice anche il cattivo tempo che ha fatto sua la penisola.

A guardare tutti dall’alto, come indovinato dal 74% di voi al Fantaboxoffice della settimana, è Io sono Leggenda, autore di una prestazione clamorosa, semplicemente straordinaria, seconda solo al Signore degli Anelli come best performance di gennaio della storia del botteghino nazionale.
5.722.565,60 euro incassati in soli 3 giorni di programmazione sono un’enormità, che supera ogni più rosea aspettativa, probabilmente anche in casa Warner. Da notare come gli incassi siano sempre quasi raddoppiati, 1 milione venerdi, quasi due sabato e 3 la domenica, segno anche di un ottimo passaparola, che potrebbe portare la pellicola a toccare quota 15 milioni di euro.

Dietro Smith si piazza, con un risultato altrettanto incredibile, Oronzo Canà e il suo L’allenatore nel Pallone 2.
Il sequel con Lino Banfi super protagonista si comporta benissimo, superando i 3 milioni e mezzo di euro d’incasso, per un risultalto, anche in questo, caso, assolutamente impronosticabile.

Splendida anche la performance di Bianco e Nero di Cristina Comencini, capace di raccimolare la bellezza di un milione e mezzo di euro in soli 3 giorni, con ‘solo’ 250 sale a disposizione.
Dietro i fantastici tre si raccolgono le briciole, e le tossine natalizie, con Pieraccioni che continua a tallonare De Sica, 19 milioni il primo, 23 il secondo, La bussola d’Oro che supera quota 9 milioni, Il mistero delle Pagine Perdute che ci si avvicina, Lussuria che supera il milione di euro e il deludente Halloeween che crolla, superando di poco i 2 milioni di euro.

E negli States cosa è successo? Bè, andiamo a vedere…
non è mai troppo tardi

Se in Italia solo ora siamo rimasti tutti affascinati da Will Smith, il primo posto al boxoffice Usa se lo prende Non è mai troppo tardi, commedia firmata Rob Reiner con la supercoppia da Oscar Jack Nicholson/Morgan Freeman protagonista.

Il film in 3 giorni porta a casa 21 milioni di dollari, comprese le preview della scorsa settimana, ottenendo una media per sala buona ma non eccezionale, pari a 6,712 dollari.
Sicuramente meglio finisce per fare First Sunday, che incassa 19 milioni di dollari, ottenendo la più alta media per sala della top10, pari a 8,585 $.

Scende al terzo posto, ma continuando ad andare fortissimo dopo ben 6 settimane di programmazione, Juno, arrivato a 71 milioni di dollari, con il muro dei 100 ormai a un passo e sempre più probabile, mentre al quarto si piazza Il mistero delle pagine Perdute, arrivato ai 187 milioni di dollari.
Stessa cifra incassata da Alvin Superstar, quinto, seguito da Io sono Leggenda, arrivato all’incredibile cifra di 240 milioni di dollari.

Crolla malamente, -51% degli incassi, l’horror One missed Call, arrivato a 20 milioni di dollari, mentre esordisce con 4 milioni e mezzo di dollari il cartoon The Pirates Who Don’t Do Anythin.
Clamoroso, ma annunciato, il flop di In the Name of the King: A Dungeon Siege Tale, capace d’incassare appena 3,265,000 dollari, con una ridicola media per sala, pari a 2000 dollari, per una pellicola che ne è costata la bellezza di 60. Ennesima, e a questo punto speriamo ultima, debacle del regista Uwe Boll, ormai affezionato a tali performance.

Da segnalare infine l’addio alla top10 di Sweeney Todd, arrivato a 44 milioni di dollari, per quello che risulta essere sicuramente un risultato non esaltante, mentre va sicuramente ricordato come la prossima settimana uscirà Cloverfield, pronto a battere tutti i record d’incasso di sempre del mese di gennaio statunitense.