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Martin Scorsese rincara la dose e torna a criticare i film Marvel

Martin Scorsese torna a polemizzare con i film dell’Universo Cinematografico Marvel.

pubblicato 14 Ottobre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 16:14

Martin Scorsese torna a parlare dei film Marvel. Nonostante il contraccolpo ricevuto dalle sue dichiarazioni Scorsese non ha fatto un passo indietro, anzi ha ribadito e sostenuto le sue convinzioni durante il London Film Festival del British Institute dove il suo ultimo film, “The Irishman” è stato proiettato come film di chiusura.

[quote layout=”big”]Il valore di un film che è come un parco a tema, ad esempio film come quelli della Marvel in cui i cinema diventano parchi di divertimento, rappresentano un’esperienza diversa. Come dicevo prima, non è cinema, è qualcos’altro. Che li si scelga o meno, sono qualcos’altro e non dovremmo esserne invasi. E quindi questo è un grosso problema, e abbiamo bisogno che i proprietari dei cinema si facciano avanti per consentire alle sale di mostrare un cinema narrativo.[/quote]

 

E’ chiaro che Scorsese con l’allarme “invasione” da parte dei film Marvel teme che non solo i finanziamenti per pellicole come il suo “The Irishman” saranno sempre più difficili da reperire, il regista dopo diversi rifiuti ha trovato il colosso streming Netflix disposto a produrre il suo film, ma è consapevole che la maggioranza delle sale cinematografiche è spinto a dare più spazio a film di richiamo come Avengers: Endgame piuttosto che ad altre pellicole. Quello che Scorsese non sembra voler capire è che gli esercenti fanno business e alla fine sono i biglietti venduti che contano, e i film dell’UCM ad oggi contano incassi per 22 miliardi di dollari, con alcuni film, vedi i recenti “Avengers: Endgame” e “Spider-Man: Far From Home”, che hanno superato il miliardo d’incasso globale e nel caso di “Endgame” con i suoi 2 miliardi e 796 milioni Marvel ha ora all’attivo il maggiore incasso cinematografico di sempre.

Scorsese pensa che i film con supereroi siano film per ragazzini capaci di danneggiare il cinema d’autore, in realtà i cosiddetti “cinecomic” hanno un pubblico ben più ampio e con titoli come Il cavaliere oscuro, Logan e il recente Joker, questo genere di pellicole hanno conquistato una fetta di pubblico adulto e destato interesse nei circoli di critica cinematografica. Scorsese dal canto suo è uno dei cineasti che hanno contribuito negli anni ’70 ad un periodo d’oro del cinema di Hollywood, ma nel frattempo la fruizione cinematografica è mutata, la tecnologia regna sovrana e il cinema di stampo fantastico è diventato un prodotto di primo piano e Hollywood ha cominciato a saccheggiare fumetti, videogiochi e televisione creando opere crossmediali che alla fine hanno assunto vita propria anche rispetto al materiale di origine.

Scorsese e chi come lui non ama i film con supereroi o più in generale il cinema “commerciale” alla Avatar dovranno farsene una ragione, se il futuro del cinema d’autore sarà sempre più lo streaming (ma non sarà così per ancora molto tempo), il potenziale spazio a disposizione si preannuncia ampio e articolato e c’è davvero spazio per tutti, senza bisogno di intraprendere crociate che alla fine dei giochi lasciano il tempo che trovano.

 

Fonte: ComicBook