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Stasera in tv: “Capri – Revolution” su Rai 3

Rai Tre stasera propone “Capri-Revolution”, film drammatico del 2018 diretto da Mario Martone e interpretato da Marianna Fontana, Antonio Folletto, Reinout Scholten van Aschat, Jenna Thiam e Donatella Finocchiaro.

pubblicato 2 Settembre 2020 aggiornato 20 Settembre 2020 15:21

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Cast e personaggi

Marianna Fontana: Lucia
Antonio Folletto: Carlo, il dottore
Reinout Scholten van Aschat: Seybu
Jenna Thiam: Lilian
Lola Klamroth: Nina
Ludovico Girardello: Luca, detto Citrus
Gianluca Di Gennaro: Antonio
Maximilian Dirr: Hermann
Donatella Finocchiaro: Madre
Eduardo Scarpetta: Vincenzo
Rinat Khismatouline: Maksim Gor’kij
Agnieszka Jania: Carmela
Giulia Mazzarino: membro della comune
Mattia Garaci: bambino della comune

 

Trama e recensione

 

Siamo nel 1914, l’Italia sta per entrare in guerra. Una comune di giovani nordeuropei ha trovato sull’isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una capraia il cui nome è Lucia (Marianna Fontana). Il film narra l’incontro tra Lucia, la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto). E narra di un’isola unica al mondo, la montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all’inizio del Novecento ha attratto come un magnete chiunque sentisse la spinta dell’utopia e coltivasse ideali di libertà, come i russi che, esuli a Capri, si preparavano alla rivoluzione.

 

 

Curiosità

  •  I crediti di Mario Martone includono Morte di un matematico napoletano (1992), L’odore del sangue (2004), Noi credevamo (2010), Il giovane favoloso (2014) e Il sindaco del rione Sanità (2019).
  • Il film ha vinto due David di Donatello (Miglior musicista a Apparat e Philipp Thimm e Miglior costumista a Ursula Patzak) e due Ciak d’oro (Miglior regista a Mario Martone e Migliore attrice protagonista a Marianna Fontana).
  • Il regista Mario Martone per il film si è ispirato alla vicenda storica della comune fondata a Capri del pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, dopo averne casualmente scoperto le opere esposte alla Certosa di San Giacomo.
  • Il titolo originario del film era Capri-Batterie, ispirato all’omonima opera d’arte concettuale di Joseph Beuys, che è stata anche una delle fonti di ispirazione della pellicola, per via della sua “idea dell’arte non come ricerca estetica ma come il tentativo […] di trovare un diverso modo di creare una relazione tra le persone”.
  • Così come nel precedente Il giovane favoloso, Martone ha scritto la sceneggiatura con la moglie Ippolita Di Majo.
  • Le riprese del film si sono svolte a San Mauro Cilento, in Campania, presso l’isola di Capri, a Gaeta, a Camerota e in varie località del Cilento.

Note di regia

 

Il film prende spunto dall’esperienza della comune che il pittore Karl Diefenbach creò a Capri tra il 1900 e il 1913, anno in cui morì. Ma nel film tutto viene rielaborato con la più totale libertà: l’azione viene spostata più avanti, alla vigilia della prima guerra mondiale, e il nostro protagonista lascia la vecchia pelle del pittore spiritualista Diefenbach per tramutarsi in un giovane artista performativo, la cui filosofia deriva dai concetti che verranno elaborati molti decenni più avanti da Joseph Beuys. Di Diefenbach era interessante soprattutto la scelta di praticare l’arte dentro una radicale rivoluzione umana, in cui il rapporto con la natura diventa centrale. L’esperienza caprese di Diefenbach era accomunata a quella di Monte Verità nei pressi di Ascona, in Svizzera, dove si sviluppò la danza moderna. I semi di queste isolate esperienze daranno i propri frutti nel corso del Novecento, diventando fenomeno collettivo negli anni ’60 e ’70. Utilizzando come ponti il pensiero, l’azione e le parole di Joseph Beuys (che capeggerà il movimento dei Verdi in Germania, un artista alla guida di un movimento politico) le scelte compiute in anni lontanissimi da Diefenbach e dai Monteveritani possono arrivare dritte al nostro tempo, in cui la questione di che senso dare al progresso e al rapporto dell’uomo con la natura è diventata centrale per la sopravvivenza stessa degli esseri umani. Ma una volta detto tutto questo, bisogna poi dimenticarlo: al centro del nostro racconto c’è una donna, una capraia. Ogni cosa in questo film è solo e semplicemente sognata. [Mario Martone]

 

 

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La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di Apparat pseudonimo del musicista tedesco Sasha Ring (Il giovane favoloso) e del compositore Philipp Thimm (Stay Still).

TRACK LISTINGS:

1. Silia
2. Plidoh
3. Neruvola
4. Licidana
5. Silia Reprise
6. La Gravidanza
7. Harper Caprira
8. Electricity
9. EC Blip
10. Paestrum Neruvola
11. Reconcilliation
12. Goldkind
13. Aracneae

 

 

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