Home Trailer Brian e Charles: colonna sonora e nuove clip in italiano della surreale commedia di Jim Archer

Brian e Charles: colonna sonora e nuove clip in italiano della surreale commedia di Jim Archer

Tutto quello che c’è da sapere su “Brian e Charles”, la surreale commedia britannica di Jim Archer al cinema dal 31 agosto con Lucky Red.

1 Settembre 2022 10:59

Dal 31 agosto nei cinema italiani con Lucky Red e Universal Pictures International Italy Brian e Charles, surreale commedia dall’inconfondibile humor britannico diretta da Jim Archer e interpretata da David Earl e Chris Hayward, anche autori del soggetto e della sceneggiatura del film.

Trama e cast

Dopo un inverno particolarmente rigido Brian entra in una profonda depressione; completamente isolato e senza nessuno con cui parlare, Brian fa quello che qualsiasi persona sana di mente farebbe di fronte a una situazione così malinconica. Costruisce un robot dall’aspetto a dir poco assurdo, usando una vecchia lavatrice e una testa di manichino malconcia, che chiama Charles. Inizialmente robot stenta ad attivarsi, poi una sera Charles non solo funziona, ma va oltre e si presenta come una forma di vita in grado di camminare e parlare, con i modi di un bambino curioso, desideroso di conoscere l’ambiente circostante e il funzionamento di ogni cosa…

Adam e Charles – trailer e video

Trailer italiano ufficiale pubblicato il 9 luglio 2022

Nuove clip ufficiali in italiano pubblicate il 31 agosto 2022

Curiosità

  • Il film è basato sull’omonimo cortometraggio del 2017 a sua volta ispirato dallo spettacolo teatrale ideato dai due attori protagonisti, David Earl e Chris Hayward che hanno poi firmato il soggetto e la sceneggiatura del film.
  • Il film è stato presentato al Sundance Film Festival e accolto con favore dalla critica internazionale. Presentato in anteprima nazionale al 52° Giffoni Film Festival alla presenza del regista Jim Archer e degli interpreti e sceneggiatori David Earl e Chris Hayward.
  • Il protagonista Brian è interpretato da David Earl, comico inglese che in molti hanno apprezzato nella serie After life, mentre nel costume del robot Charles c’è Chris Hayward, con il supporto del produttore Rupert Majendie a cui si deve la distorsione vocale.

Note di regia

Brian e Charles parla di molte cose. Non voglio imporre a chi lo guarderà quale interpretazione debba dare. In primo luogo, parla della solitudine e del potere dell’amicizia. Charles è una tabula rasa, può essere interpretato in tanti modi diversi, e ognuno funzionerebbe bene. Quando abbiamo realizzato il corto (che ha ispirato il film), abbiamo ricevuto molti commenti su come le persone si relazionavano con i personaggi in modi totalmente diversi, che si tratti di crescere un figlio o di avere un genitore affetto da demenza. Dunque, qualunque interpretazione può essere giusta. Ma lo scopo del film è anche solo quello di far ridere. È una premessa bizzarra, e Charles ha un aspetto talmente ridicolo che volevo trattarlo il più seriamente possibile. Volevo che sembrasse un vero documentario, non un Mockumentary collaudato, ma qualcosa di più cinematografico. Inizialmente, volevo farlo perché pensavo che sarebbe stato divertente trattare questi personaggi in modo assolutamente serio. Inoltre, nella storia c’è molto cuore e molta tragedia, e meritava di essere preso sul serio. Bisognava rendere credibile il loro rapporto, e il fatto che Charles sia più di una testa di manichino infilata in una lavatrice. Una volta raggiunto questo obiettivo, penso che la commedia abbia fatto il resto. Non vedo l’ora di capire se il pubblico sarà d’accordo e sono entusiasta di condividerlo con tutti voi! [Jim Archer]

Intervista a cast e regista

 

David Earl (Brian) parla del suo personaggio, del cortometraggio su cui è basato il film e della sua collaborazione con il regista Jim Archer.

Mi sono esibito nel ruolo del personaggio di ‘Brian’ per parecchi anni nel circuito di cabaret; ho anche fatto un terribile show telefonico su Internet interpretando il ruolo di ‘Brian’. Rupert, il produttore, una volta chiamò utilizzando un software di simulazione vocale fingendo di essere un robot. Charles è nato così ed è lì che il loro imbarazzante rapporto è iniziato. Mentre cercavano di connettersi su Skype. Abbiamo quindi deciso di dare vita a Charles, fisicamente, e di provarli entrambi di fronte a un pubblico. Perciò, Chris è andato via e lo ha creato, e che lavoro meraviglioso ha fatto! Da lì abbiamo deciso di fare un cortometraggio e a quel punto, Film4 ci ha chiesto di sviluppare un lungometraggio. Mentre fai cabaret, il modo in cui reagisci sul palco può dipendere da come ti senti in quel momento e da cosa sta succedendo davanti a te tra il pubblico. Quindi, direi che “Brian” non aveva delle regole fisse, poteva essere timido, chiassoso, tranquillo, arrabbiato, sciocco, serio, tutte queste cose. Invece, mentre scrivevamo per il film, Chris ed io ci siamo decisamente orientati a cercare di renderlo più simpatico e accessibile. Più dolce e vulnerabile, ma comunque sempre un po’ strano. Anzi, molto strano…Jim è il mio regista perfetto: calmo, divertente, di gran gusto. Ha reso tutto così semplice. È molto collaborativo, sa ascoltare davvero, ma sa anche esattamente cosa vuole. Come ho detto, recitare mi terrorizza, ma con Jim al timone è andato tutto liscio.

Chris Hayward (Charles) parla della sceneggiatura, dei temi toccati dal film e di come si è trovato a lavorare con il regista Jim Archer.

Ci sono diversi temi che attraversano il film; solitudine, amicizia, amore e perdita. Ma si tratta principalmente della storia di un uomo ridicolo e di un robot ridicolo. David, io e Rupert (il nostro produttore) ci esibivamo in spettacoli comici dal vivo con Brian e Charles. Abbiamo realizzato il corto semplicemente per catturare la loro strana relazione e vedere se avremmo potuto raggiungere qualche persona in più, ma l’abbiamo realizzato principalmente per divertimento. Ma poi ha attirato l’attenzione di Film4, che ha commissionato una sceneggiatura. Ci ha davvero aiutato il fatto che conoscessimo già i personaggi principali che stavano scrivendo, e da lì abbiamo dovuto solo elaborare una storia che avrebbe attirato l’attenzione del pubblico mantenendo il tono del cortometraggio. Abbiamo esaminato molte trame e archi narrativi diversi durante la pianificazione e abbiamo cambiato molte cose nel montaggio finale. È stato un processo in continua evoluzione. Amo Jim. È straordinario. Ciò che ha davvero aiutato è stato il fatto che Jim, David, io e Rupert eravamo tutti amici prima di tutto questo, quindi eravamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda e condividevamo la stessa visione del film. È stato un processo molto collaborativo. Condividevamo le idee e davamo suggerimenti sia per la sceneggiatura che per le performance. Come sceneggiatore, a volte vieni tagliato fuori quando si gira, ma Jim è sempre stato disponibile a seguire i miei suggerimenti sul set. Almeno così mi ha detto!

Il regista Jim Archer racconta come è stato coinvolto nel progetto e la sua collaborazione con David Earl e Chris Hayward.

Rupert mi ha inviato la sceneggiatura del cortometraggio nel 2016 e l’ho amato subito. Ero già amico di Rupert e Chris e conoscevo Brian Gittins e Charles Petrescu sin dai tempi in cui lavoravano come comici, ma sono rimasto sorpreso da quanto sincera ed emozionante fosse la sceneggiatura, era diversa dalle versioni live di Brian e Charles. Quindi ho subito voluto farlo. Poi il corto è andato bene, alla gente è piaciuto, a Film4 è piaciuto, ed eccoci qui. Ciò che mi ha attratto del cortometraggio e, per estensione, della sceneggiatura del lungometraggio, è che potevamo fare qualcosa di diverso. È stato scritto come un mockumentary, ma di recente ho guardato molti di questi “documentari artistici” su Vimeo, in cui c’è una bella fotografia, musica d’atmosfera e spesso non molto altro. Quindi ho pensato che sarebbe stato divertente fare così il corto, per trattare questa storia così assurda in modo tremendamente serio. Non avevo visto nessun film del genere, quindi mi è sembrata una cosa molto nuova. Poi con il film abbiamo solo accentuato le cose: più siamo stati seri, più è risultato divertente; più inizi a relazionarti effettivamente con questi due e credi nella loro relazione, più funziona. Inoltre, la sceneggiatura era divertente e bella. David e Chris sono estremamente collaborativi e fiduciosi. Considerando che sono entrato in questo progetto nel 2017 con dei personaggi che avevano creato e interpretato per anni, sono stati felici di collaborare sia con Rupert che con me per dare forma alla storia, sia prima che durante le riprese. Riscrivevamo costantemente, non c’era spazio per l’ego, c’era solo una comprensione condivisa di ciò che avrebbe reso il film migliore. Non abbiamo lavorato molto sui personaggi prima delle riprese, perché entrambi li conoscono bene. Riguardo Brian, l’unica cosa che io e David volevamo fare era renderlo più gentile rispetto al personaggio sul palco.

Jim Archer, David Earl, Chris Hayward – Note biografiche

Jim si è fatto le ossa girando sketch comici con gli amici, prima di scrivere e dirigere il suo cortometraggio d’esordio Intervention. Da allora, ha vinto il “Young Director Award” a Cannes, ha ricevuto 3 ‘Staff Picks’ di Vimeo, per i suoi cortometraggi e ha ottenuto ottime critiche per il suo lavoro in ambito televisivo. Ha diretto la seconda serie della sitcom della BBC, The Young Offenders; e più recentemente ha girato la nuova serie di Channel 4, dal titolo Big Boys.

David è un attore e un comico britannico, noto soprattutto per il suo personaggio di cabaret, Brian Gittins. Insieme a Chris Hayward, ha scritto e recita in Brian e Charles, per Film4. Collabora frequentemente con Ricky Gervais ed è apparso in molti dei suoi progetti, tra cui la commedia drammatica Derek, nel ruolo di “Kev”; e più recentemente in quello di “Brian”, nella pluripremiata serie Afterlife, per Netflix. Altri crediti includono Sick Note, Drunk History ed Extras. Earl lavora spesso anche con il comico Joe Wilkinson. Insieme hanno scritto e recitato nella sitcom Rovers, e nella serie comica The Cockfields.

Chris è uno scrittore/interprete fantasioso, con una vasta esperienza nell’ambito della scena comica britannica. Ha scritto molti programmi, tra cui Cardinal Burns e Trollied; e ha concluso accordi di sviluppo con Channel Four, Sky, BBC, ABC, Fox e CBS. Come attore, è apparso in spettacoli come The It Crowd, King Gary, Pls Like e Friday Night Dinner.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore britannico Daniel Pemberton (Steve Jobs, Tutti i soldi del mondo, Ocean’s 8, Spider-Man – Un nuovo universo, Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, Enola Holmes, Il processo ai Chicago 7).

TRACK LISTINGS:

1. Wales, Land of Wonder
2. The Workshop Of Invention
3. Morning Glory
4. The Blue Blue Sky
5. Inspiration In Anything
6. Birth And Creation
7. Hello Charles
8. Fun Times
9. Land Of Sheep
10. I Am Dreaming
11. Crossed Wires
12. Very Cheeky
13. The Lake
14. Use Your Imagination
15. Bad People
16. Brian Vs The Bonfire
17. Cabbage Cannon Chase
18. Petrescu Power
19. Brian + Charles
20. I Want To See It All (Charles Rap) (Daniel Pemberton & Charles Petrescu)
21. The Workshop of Invention (The Future Sound Of London Remix)

La colonna sonora di “Brian e Charles” è disponibile su Amazon.

Foto e poster