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CineBlog consiglia: Gioventù bruciata

Gli anni ’50 sono stati scenario delle primissime ribellioni adolescenziali, ribelli senza una causa. E Gioventù bruciata ne è la perfetta rappresentazione: da lì un sacco di film e “cloni” sullo stesso tema. Ma Gioventù bruciata è un esempio di bellezza cinematografica vivissimo ancora oggi. La storia del ribelle Jim, della bella “acqua e sapone”

5 Ottobre 2006 07:00

Gli anni ’50 sono stati scenario delle primissime ribellioni adolescenziali, ribelli senza una causa. E Gioventù bruciata ne è la perfetta rappresentazione: da lì un sacco di film e “cloni” sullo stesso tema. Ma Gioventù bruciata è un esempio di bellezza cinematografica vivissimo ancora oggi. La storia del ribelle Jim, della bella “acqua e sapone” Judy e del sensibile Plato rimane emozionante rivista nel 2006, fa tifare in modo continuo per il trio di personaggi e riesce a far versare qualche lacrima. Ma soprattutto Gioventù bruciata era davvero un bel passo avanti rispetto alla sua epoca. Cinematograficamente parlando, per il colore, per le inquadrature usate spesso originali (alcune oblique sono molto interessanti), per il bel montaggio, ma non solo. Che dire ad esempio del bellissimo personaggio di Plato, che dà molti segnali di essere attratto dal suo neo-amico Jim? E che dire della corsa con le auto, spesso anche imitata (vedi la corsa coi trattori in Footloose)? E del tragico finale (scopiazzato dall’impresentabile Tre metri sopra il cielo)? Un film da vedere e rivedere all’infinito, con una tensione emotiva straordinaria e alcune scene indimenticabili. E con un James Dean bello e dannato come pochi altri. Oggi, 16.30, Rete 4

Su continua una bella immagine della pellicola e una scena.