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Gli Stati Uniti contro Billie Holiday: due nuove clip in italiano del film con Andra Day

Tutto quello che c’è da sapere su “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday”, il dramma biografico con Andra Day al cinema dal 5 maggio 2022.

5 Maggio 2022 13:51

Dal 5 maggio nei cinema italiani con Bim Distribuzione Gli Stati Uniti contro Billie Holiday, il dramma biografico diretto dal regista Lee Daniels (The Butler) e interpretato dalla cantante candidata ai Grammy Andra Day nei panni dell’iconica cantante jazz e blues. Grazie alla sua interpretazione di Billie Holiday, Andra Day si è aggiudicata il Golden Globe come Migliore Attrice Protagonista in un film drammatico; nel cast anche Trevante Rhodes (Moonlight).

Trama e cast

 

La trama ufficiale: Negli anni Quaranta l’icona della musica jazz Billie Holiday collezionava successi in tutto il mondo, mentre il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante era impedirle di eseguire la sua ballata “Strange fruit”, canzone di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili.

Il cast del film include anche Trevante Rhodes, Garrett Hedlund, Leslie Jordan, Miss Lawrence, Natasha Lyonne, Dusan Dukic, Erik LaRay Harvey, Da’Vine Joy Randolph, Koumba Ball, Kate MacLellan, Kwasi Songui, Adriane Lenox, Letitia Brookes, Jeff Corbett e Kevin Hanchard.

Gli Stati Uniti contro Billie Holiday – trailer e video

Clip ufficiale in lingua originale pubblicate il 3 aprile 2021

Primo trailer italiano ufficiale pubblicato il 31 marzo 2022

Secondo trailer italiano ufficiale pubblicato il 21 aprile 2022

Prima clip ufficiale in italiano pubblicato il 3 maggio 2022

Nuove clip ufficiali in italiano pubblicato il 5 maggio 2022

Curiosità

  • Il regista Lee Daniels ha diretto anche Precious (2009), The Paperboy (2012) e The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (2013). Daniels dirige “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday” da una sceneggiatura di Suzan-Lori Parks (Girl 6 – Sesso in linea, Genius) basato sul libro “Chasing the Scream” di Johann Hari.
  • Andra Day, pseudonimo di Cassandra Monique Batie (Spokane, 30 dicembre 1984) ha pubblicato il suo album di debutto “Cheers to the Fall” nel 2015. L’artista ha modo di cantare il brano “Rise Up” alla Casa Bianca alla presenza di Barack Obama. Sempre nel 2015 si esibisce in numerosi eventi come la cerimonia di chiusura dei giochi paraolimpici. Dall’agosto al settembre 2015 apre negli Stati Uniti i concerti di Lenny Kravitz.  Nel 2017 collabora con Common al brano “Stand Up For Something” per il film Marcia per la libertà. Quest’ultimo brano viene nominato agli Oscar nella categoria miglior canzone originale. Sempre nel 2017 debutta come attrice, ottenendo una parte minore in “Marcia per la libertà” e recitando nel film di animazione Cars 3. Nel 2021 ha vinto il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico per il ruolo di Billie Holiday nel film “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday” e ha ricevuto la sua prima candidatura al Premio Oscar nella sezione migliore attrice protagonista.
  • Il cantautore di “Strange Fruit”, Abel Meeropol, e sua moglie, adottarono e allevarono i figli di Julius Rosenberg ed Ethel Rosenberg, che furono giustiziati per tradimento il 19 giugno 1953.
  • La madre di Evan Ross, Diana Ross, ha interpretato Billie Holiday ne La signora del blues (1972).
  • Andra Day diventa la seconda attrice ad essere nominata sia ai Golden Globes che agli Oscar per aver interpretato Billie Holiday. La prima è Diana Ross per La signora del blues (1972). Per coincidenza, il ruolo di Billie Holiday è stato anche il debutto sullo schermo di entrambe le attrici.
  • Andra Day per questo film ha ricevuto una nomination all’Oscar come migliore attrice, insieme a Viola Davis per Black Bottom di Ma Rainey (2020), ha segnato solo la seconda volta nella storia dell’Oscar in cui due donne di colore sono state nominate come migliore attrice nello stesso anno. La precedente duplice nomination avvenuta 48 anni prima, in cui Cicely Tyson è stata nominata per Sounder (1972) e Diana Ross, che come Andra Day, è stata anche nominata come migliore attrice per aver interpretato Billie Holiday ne La signora del blues (1972).
  • Questo film è stato girato in 44 giorni da ottobre 2019 a dicembre 2019.
  • Con questo film, Andra Day diventa la terza persona a vincere il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico senza essere stata nominata agli Screen Actors Guild Awards sin dalla sua nascita nel 1994. Le prime due sono Sharon Stone per Casinò (1995) e Isabelle Huppert per Elle (2016).
  • Andra Day ha rivelato di aver perso quasi diversi chili e di aver iniziato a bere e fumare per interpretare Billie Holiday in questo film. “Ho messo a dura prova la mia famiglia e me stessa”, ha detto Day in un’intervista a Variety. “Sono passata da 73 chli a 55 chili. Volevo parlare come lei e non bevo né fumo, ma ho iniziato a fumare sigarette e bere alcolici. Non che consiglio alle persone di farlo; ero solo disperata perché questo è il mio primo ruolo.”
  • Jay Rabinowitz ha precedentemente montato Requiem for a Dream (2000), altro film che si occupa della dipendenza da eroina.
  • Garrett Hedlund e Rob Morgan sono apparsi insieme in Mudbound (2017).

Il libro originale

“Chasing the Scream: The First and Last Days of the War on Drugs” è un libro di Johann Hari che esamina la storia e l’impatto della criminalizzazione della droga, nota collettivamente come “La guerra alla droga”. Il libro è stato pubblicato contemporaneamente nel Regno Unito e negli Stati Uniti nel gennaio 2015. L’uscita del libro ha coinciso con il 100° anniversario dell’Harrison Narcotics Tax Act negli Stati Uniti, che è stata la prima legislazione al mondo sul controllo della droga da quando è stata approvata nel dicembre 1914. In “Chasing the Scream”, Hari scrive che nel 1914 sono iniziate due guerre globali: la prima guerra mondiale, durata quattro anni, e la guerra alla droga, che è ancora in corso.

La sinossi ufficiale del romanzo: Per la prima volta, la sorprendente storia completa della disastrosa guerra alla droga, spinta da commoventi storie umane, intuizioni rivoluzionarie sulla dipendenza e impavidi reportage internazionali. E se tutto ciò che pensi di sapere sulla dipendenza fosse sbagliato? Uno dei primi ricordi di Johann Hari è il tentativo di salvare uno dei suoi parenti e non riuscirci. Crescendo, si rese conto di avere una dipendenza nella sua famiglia. Confuso, incapace di sapere cosa fare, ha intrapreso un viaggio di tre anni di 30.000 miglia per scoprire cosa causa davvero la dipendenza e cosa la risolve davvero. Ha scoperto una serie di straordinarie storie umane: di come è iniziata la guerra alla droga con Billie Holiday, la grande cantante jazz, perseguitata e uccisa da un poliziotto razzista; dello scienziato che ha scoperto la sorprendente chiave della dipendenza; e dei paesi che hanno posto fine alla loro guerra alla droga, con risultati straordinari. Le sue scoperte lo hanno portato a tenere un talk dal titolo TED visto oltre 25 milioni di volte. Questa è la storia di un viaggio che cambia la vita che ha mostrato al mondo che l’opposto della dipendenza è la connessione.

Billie Holiday – La voce dell’anima

 

 

Molte cantanti sono state definite la nuova Billie. La verità è che non ci sarà mai nessuna come lei perché nessuno potrà essere colpito così duramente dalla vita come lo è stata lei. Che quasi per ricompensarla le donò quella voce che a distanza di così tanti anni ancora è in grado di emozionare come nessun’altra. Perché non era la sua voce a cantare, ma la sua anima. Cosa ci rimane oggi di Billie Holiday, nata Eleonor Fagan, soprannominata Billie in omaggio all’attrice Billie Dove? Risposta scontata. Moltissimo. Intanto la sua stessa esistenza e la sua arte, miglior omaggio alla sua memoria che lei stessa ci ha lasciato con la forza della sua fragilità. La vita e la musica si fondono in un immenso dramma gigantesco, sconvolgente, autentico: il suo. Analizzare quindi tutta la sua produzione musicale richiederebbe fiumi di inchiostro: una canzone su tutte però va raccontata perché ha avuto un enorme impatto musicale e culturale e perché è una metafora della sua stessa vita: Strange Fruit. New York, 1939: Il Cafè Society, al Greenwich Village, era uno dei pochi locali in cui I neri potevano sedere al fianco dei bianchi, grazie al proprietario convinto sostenitore dell’integrazione. In quel locale, si esibiva una giovane cantante di colore, dalla voce profonda e inquieta, dal passato difficile e dal carattere fiero. Sensuale e sfrontata in pubblico, fragile e indifesa nella vita privata: stuprata da bambina, in cella per rissa, ex prostituta, tossicodipendente e tremendamente libera. Questa era Billie Holiday. Una sera Billie decise di cantare una canzone di Abel Meeropol, poeta, scrittore, compositore ebreo-russo, scritta per protesta contro il linciaggio di due lavoratori di colore di una piantagione. “Non c’era nemmeno un leggero applauso nell’aria all’inizio- scrive nella sua biografia la cantante– poi solo una persona ha iniziato a battere nervosamente le mani e così tutti gli altri l’hanno seguito”. Non era più intrattenimento, ma una protesta. Il brano divenne la conclusione di tutti i concerti e alla fine lei lasciava il palco. Non c’era bisogno di aggiungere altro. A Strange Fruit, considerata da Time il monumento musicale del secolo scorso, hanno fatto seguito capolavori come Lover Man, ballata malinconica dal testo che sembrava scritto per lei, God bless the child, che parla dell’ipocrisia di un mondo in cui i musicisti neri vengono trattati come grandi artisti, ma devono entrare sempre dalla porta di servizio come i domestici, The man I love, il brano per antonomasia della grande Lady Day, cantato dai più grandi, la commovente I’ll be seeing you e I’m fool to want you, il suo brano di addio. Semplicemente è stata, e rimane, una delle più belle e influenti interpreti vocali del Novecento. Punto. Nel 1959 dopo la sua ultima incisione, subisce un attacco di epatite e viene ricoverata in ospedale a New York, dove muore il 17 luglio, all’età di 44 anni. Era la fine della sua travagliata esistenza e l’inizio del mito.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore candidato all’Oscar Kris Bowers (Green Book, Respect, Space Jam 2 – New Legends, Una famiglia vincente – King Richard, Dion).
  • Andra Day ha interpretato 13 brani inclusi nella colonna sonora e disponibili in una apposita compilation.

Le musiche originali:

1. Don’t Cause a Fuss 1:22
2. Great Night 1:09
3. Billie’s Waltz 3:12
4. Tallulah 0:57
5. Judge’s Ruling 1:38
6. Jimmy’s Mistake / Lie to Her 1:08
7. Carnegie Hall 1:29
8. Lynching 3:08
9. Walk in the Park / Levy Frames Billie 1:12
10. All Of Me 2:08
11. Paint My Nails 1:10
12. You Hate Her 0:44

La colonna sonora di “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday” è disponibile su Amazon.

 

Le canzoni del film:

1. All of Me 3:35
2. Strange Fruit 3:26
3. Tigress & Tweed 3:11
4. The Devil & I Got up to Dance a Slow Dance (feat. Sebastian Kole) (Charlie Wilson) 3:21
5. Solitude 3:01
6. Break Your Fall 2:20
7. I Cried for You 2:40
8. Ain’t Nobody’s Business 3:03
9. Them There Eyes 2:49
10. Lady Sings the Blues 3:15
11. Lover Man 3:00
12. Gimme a Pigfoot and Bottle of Beer 2:50
13. God Bless the Child 2:27

La compilation con le canzoni de “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday” è disponibile su Amazon.

Foto e poster