Heretic, recensione: un intrigante horror psicologico su fede e religione con un inedito e luciferino Hugh Grant
Tutto quello che c’è da sapere sul film horror di Scott Beck & Bryan Woods (65 – Fuga dalla Terra) con Sophie Thatcher, Chloe East e Hugh Grant – Al cinema con Eagle Pictures

Ha debuttato nei cinema italiani con Eagle Pictures Heretic, un thriller-horror piscologico diretto dal duo di filmmakers Scott Beck & Bryan Woods (65 – Fuga dalla Terra) con protagonisti Sophie Thatcher (Companion), Chloe East (The Fabelmans) e un inedito e inquietante Hugh Grant in un ruolo che gli ha fruttato candidatura al Golden Globe.
Quando due giovani missionarie (Thatcher & East) bussano alla porta sbagliata, il loro destino si lega a quello del signor Reed (Grant), un uomo tanto affascinante quanto spietato. Intrappolate in un gioco di inganni e terrore, dovranno affidarsi alla fede e all’astuzia, le uniche armi che potrebbero salvarle.
Heretic – La recensione del film
Dopo il deludente 65 – Fuga dalla Terra con protagonista Adam Driver, il duo di registi Scott Beck & Bryan Woods tornano al genere horror dopo aver diretto il godibilissimo slasher Haunt, uno dei migliori horror su piazza tra quelli ambientati ad Halloween. Stavolta con “Heretic” l’approccio del duo si fa più sottile e il thriller di stampo psicologico fa il paio con alcuni interessanti elementi horror, due giovani e brave protagoniste, ma soprattutto un ispirato e inedito Hugh Grant, il re delle commedie romantiche a 64 anni si cimenta con il genere horror, dopo averlo “frequentato” un’unica volta in gioventù, ben 37 anni or sono, con La tana del serpente bianco del visionario Ken Russell.
“Heretic” come stuzzica il titolo è una intrigante e per nulla banale digressione sulla religione, che pescando dal filone dei predatori seriali ne inverte gli addendi da delirio religioso a delirio complottista tanto che come da nota regola matematica il risultato non cambia. Beck & Woods scrivono un ruolo a misura di Grant, il cui fascino resta intonso anche in veste di inquietante “Virgilio” che in un mix di affabile e malvagio andante accompagna le due vittime predestinate di religione mormone, che hanno avuto la sfortuna di bussare alla sua porta, dritte dritte in una “selva oscura in cui la diritta via era smarrita”.
La sceneggiatura di “Heretic” è fonte di una ricerca notevole e proprio per questo ha volutamente un impianto fallace, vedi l’ipotesi confutabile a più riprese con cui il personaggio di Grant cerca di smontare tutta la parte della religione cristiana legata al Cristo proponendo la figura del Salvatore come qualcosa di molto più antico. Interessante anche tutta la parte in cui si accosta il “plagio” nella musica e la diffusione del “Monopoli” a paragone della “Sacra Bibbia”, in un dissacrante schema in cui le varie edizioni del popolare gioco da tavolo e le tre principali religioni risulterebbero solo iterazioni di volta in volta aggiornate per diciamo così attirare nuovi giocatori/credenti.
Una tesi alquanto affascinante poiché ci racconta di qualcosa che sopravvive per suggestioni e si reitera nel tempo, suggestioni che tornano e diventano parte di un immaginario collettivo che la religione sfrutta per reclutare masse di accoliti, fornire loro un messaggio non troppo complesso in cui si riconoscano e che diventi parte integrante delle loro vite. Ma pensandoci bene, i social media e gli influencer non funzionano allo stesso modo? Orde di follower pronti a difendere a spada tratta i loro nuovi “maestri” di vita, che purtroppo scopriremo essere tutti o quasi “falsi profeti” ma soprattutto “cattivi maestri”.
“Heretic” o meglio il signor Reed di Hugh Grant ad un certo punto ragiona come gli odierni complottisti, quindi bara consapevolmente e racconta fake news per avvalorare una tesi che sa essere farlocca, anche se proseguendo nella visione scopriremo che il suo scopo ultimo è ben più arzigogolato, ma anch’esso come del resto molto dell’odierno complottismo è facilmente “debunkabile”, vedi “Terra Piatta” et deliri similari . Se parafrasando Karl Marx la religione è di fatto l’oppio dei popoli, sono i popoli stessi con il libero arbitrio a scegliere liberamente, a meno che non si parli di sette e improbabili messia reincarnati, in chi o cosa credere fino ad abbracciare l’insindacabile “fede” che tutto spiega e nulla chiarisce.
“Heretic” nel suo gioco di specchi funziona come un meccanismo ben oliato, tre attori e una singola location piena di svolte metaforiche e vicoli ciechi virtuali diventa un luogo “altro”, in cui ad ogni passo c’è una nuova prova a carico e una dose di spavento, quello sottile e dispensato con dovizia, che qui risulta molto equilibrato rispetto al gore e alla violenza. Bisogna però dire che questi ultimi due elementi non mancano mai a scandire i momenti più intensi, una sorta di brutale “promemoria” in cui si ricorda al pubblico che siamo di fronte ad un horror, psicologico quanto vuoi, ma sempre un horror con le sue poche ma irrinunciabili regole non scritte.
Curiosita’
- Scott Beck e Bryan Woods hanno creato la storia e co-sceneggiato il film horror post-apocalittico A Quiet Place – Un posto tranquillo (2018), e hanno scritto e diretto il thriller sovrannaturale Nightlight (2015), il film slasher Haunt (2019) e il thriller d’azione fantascientifico 65 – Fuga dalla Terra (2023).
- Hugh Grant una volta dichiarò in un’intervista “Mi sto stufando di interpretare ruoli ovvi e di essere stereotipato” – gli sceneggiatori/registi Scott Beck e Bryan Woods videro questa intervista e scrissero il ruolo del signor Reed con Hugh come prima scelta per il ruolo.
- Sophie Thatcher e Chloe East sono state entrambe cresciute come mormoni, quindi sono state in grado di dare preziosi spunti sulla religione durante le riprese del film. NonAttualmente non sono sono più mormoni.
- Il mormonismo è una dottrina religiosa fondata da Joseph Smith, che disse di aver ricevuto per rivelazione il Libro di Mormon ed è considerato profeta dai suoi seguaci. Alla morte di Joseph Smith, avvenuta nel 1844, si creò la cosiddetta crisi di successione mormona, a seguito della quale la maggior parte dei fedeli decisero di diventare membri della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, tutt’oggi la branca principale e, con oltre 17 milioni di fedeli, anche la più numerosa. I dissidenti religiosi che non aderirono alla chiesa fondarono altre organizzazioni scismatiche come la Comunità di Cristo e Chiesa di Gesù Cristo (bickertonita).
- I titoli di coda riportano la dichiarazione: “Non è stata utilizzata alcuna Al generativa per realizzare questo film”.
- Questo film ha fatto ottenere a Hugh Grant la sua settima nomination ai Golden Globe.
- Nessuno dei personaggi principali viene mai chiamato o riceve un nome proprio. Sono semplicemente conosciuti come Paxton, Barnes, Reed e Kennedy.
- Per convincere Hugh Grant ad assumere il ruolo del signor Reed ci sono voluti circa quattro mesi, con l’attore che ha inviato e-mail ai registi Scott Beck e Bryan Woods avanti e indietro con domande sul suo personaggio.
- I missionari (sorelle o anziani) nella chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni viaggiano con i compagni e non sono destinati a essere soli durante le loro missioni, ma quando l’anziano Kennedy (Topher Grace) stava cercando le sorelle, era senza il suo compagno. Questo perché è un missionario di servizio.
- I registi Scott Beck e Bryan Woods hanno impiegato 10 anni per sviluppare il film. Uno dei motivi per cui ci è voluto così tanto tempo è stata la meticolosa quantità di ricerca teologica che hanno dovuto fare.
- Hugh Grant è stato scelto per questo film in base al suo lavoro su Cloud Atlas (2012).
- Quando le sorelle entrano in casa e si tolgono i cappotti, rimuovono le etichette dai cappotti e le mettono sulle camicie. I mormoni normalmente indossano due etichette: una per il cappotto e una per la camicia, per evitare questa necessità.
- La principale ispirazione di Bryan Woods nel perseguire un’opera incentrata interamente sulla religione è stata la recente morte di suo padre.
- Il secondo film horror di Hugh Grant, dopo La tana del serpente bianco (1988).
- Il nome di Hugh Grant è finito sul radar di Scott Beck e Bryan Woods all’inizio del processo di scrittura. Hanno trovato molto difficile immaginare un altro attore nel ruolo principale una volta che lo avevano in mente.
- Girato nell’arco di un mese a Vancouver in Canada.
- Il secondo film A24 ad includere delle miniature, l’altro è Hereditary – Le radici del male. Entrambi sono film horror.
- Ispirato a film come Contact (1997) e …E l’uomo creò Satana! (1960) che discutono seriamente le implicazioni della religione ma in modo divertente.
- Mentre elenca le somiglianze tra Gesù e gli “Eletti” di religioni e mitologie precedenti, il signor Reed afferma che anche Horus aveva 12 discepoli, il che implica che questo era il caso anche di Gesù. Infatti, Gesù aveva più di 72 discepoli (incluso Tommaso). I famosi 12 seguaci erano apostoli, non discepoli.
- Suor Paxton cita Spider-Man quando il signor Reed dice: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità” e Paxton risponde contrariato “Voltaire”, in realtà frasi simili sono spesso erroneamente attribuite allo scrittore francese Voltaire. In realtà l’origine è attribuita ad un proverbio e un antico adagio che allude alla spada di Damocle. La frase specifica “Da un grande potere derivano grandi responsabilità” si è evoluta dalla prima apparizione di Spider-Man nell’albo Amazing Fantasy n. 15 del 1962, scritta da Stan Lee. Non è pronunciata da alcun personaggio, ma appare invece in una didascalia narrativa dell’ultima vignetta del fumetto: “E una figura magra e silenziosa svanisce lentamente nell’oscurità crescente, finalmente consapevole che in questo mondo, con un grande potere deve venire anche una grande responsabilità!”. L’attribuzione allo zio Ben è stato uno sviluppo successivo. Topher Grace, che in “Heretic” interpreta l’anziano Kennedy, era in Spider-Man 3 (2007).
- Un certo numero di ex membri della “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni” ha elogiato il film per la sua rappresentazione realistica e dettagliata dei missionari.
- La “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni” ha rilasciato una dichiarazione in cui condannava la rappresentazione della violenza contro le donne nel film. Hanno poi pubblicato un articolo sulla sicurezza dei missionari, con l’intento di “aiutare i giornalisti e il pubblico con domande e preoccupazioni riguardanti la sicurezza e il benessere dei missionari”.
Curiosita’ con “SPOILER” sul finale del film
- Verso la fine del film, Paxton, durante la sua fuga, vede un poster dei 9 gironi dell’inferno o dell’Inferno di Dante. Nell’Inferno di Dante, il personaggio principale deve scappare attraverso l’ombelico della bestia. In precedenza, Paxton dice “l’unica via d’uscita è attraverso” e quando vede il poster dell’Inferno di Dante, pensa di dover scappare attraverso la porta della cantina da cui era venuta prima. Paxton viene pugnalata all’ombelico (abbottonatura) prima di riuscire a entrare nella cantina e poi scappa.
- Tre chiodi sono ampiamente accettati come simboli della crocifissione di Cristo e della successiva resurrezione. La tavola usata per salvare Sister Paxton aveva tre chiodi che sporgevano.
- Il signor Reed sostiene che Horus fu crocifisso, resuscitò dai morti ed ebbe dodici seguaci, sostenendo che tutti i miti del salvatore hanno dei fili conduttori comuni. Tuttavia, nessuna di queste affermazioni è vera. La crocifissione era un metodo di esecuzione romano che è successivo all’era faraonica di diversi secoli. Horus non viene mai giustiziato in nessun mito a lui associato: come dio dei cieli, muore naturalmente al tramonto ogni giorno mentre il cielo si oscura e poi risorge con l’alba. Anche il numero di accoliti di Horus oscillava notevolmente a seconda della regione dell’Egitto in cui il suo culto veniva adorato, con storie che attribuivano importanza a numeri che andavano da quattro a sedici. Quindi, ironicamente, nonostante i tentativi del signor Reed di convincere le sorelle Barnes e Paxton di quanto siano fuorvianti le loro convinzioni, alcuni dei suoi argomenti contro la religione si basano anch’essi su presupposti errati.
- Mentre il signor Reed parla di Krishna, menziona come Krishna fosse un falegname, nato da una vergine, battezzato in un fiume, che resuscitò dai morti e poi ascese al cielo, e quindi un’ispirazione per Gesù Cristo. Niente di tutto ciò corrobora il mito: Krishna nacque in realtà da un re e una principessa che furono imprigionati dal suo tiranno fratello. Più tardi, il padre ricevette un intervento divino e attraversò un fiume (l’intervento divino lo divise in due come con Mosè) e mise Krishna nella casa dei capi dei mandriani. Crebbe come mandriano, ma in seguito realizzò la sua vera identità e divenne il re. Morì, ma non ascese al cielo; invece ascese a Vaikunda, che è la dimora del dio Vishnu, poiché Krishna era un’incarnazione di lui. Nonostante la convinzione dei sentimenti antireligiosi del signor Reed, i fatto che snocciola non sono attendibili.
Heretic – La colonna sonora del film
- Le musiche originali del film di Chris Bacon (Alfa & Omega, Source Code, Gnomeo & Juliet, Bates Motel, 65 – Fuga dalla Terra, Men in Black: International, Mercoledì).
- Mentre salgono/scendono le scale all’inizio, sorella Paxton tira fuori l’argomento del canto e sorella Barnes menziona quanto non le piaccia la sua voce. Sophie Thatcher, l’attrice che interpreta sorella Barnes, esegue una cover di “Knockin’ on Heaven’s Door” che viene riprodotta durante i titoli di coda. Si tratta di una cover della versione del 1973 di “Knocking on Heavens Door” sulla melodia di “Fade into You” dei Mazzy Star. Un cenno al fatto che “Creep” dei Radiohead è una rivisitazione del 1992 (a causa della melodia) della canzone del 1974 “The Air That I Breathe” dei The Hollies, menzionata in precedenza da Grant nel film. Quella canzone è in realtà *anche* una rivisitazione, proveniente dalla canzone omonima del 1972 di Albert Hammond, aggiungendo altro alla teoria secondo cui tutto è una diversa interpretazione dello stesso materiale di partenza.
- Altri brani inclusi nella colonna sonora: Just Like a Butterfly (That’s Caught in the Rain) di Ipana Troubadours / The Air That I Breathe di The Hollies / Creep di Radiohead / Knockin’ on Heaven’s Door di Sophie Thatcher
1. Opening (1:35)
2. Sisters (1:21)
3. Polygamy (2:28)
4. One True Religion (2:34)
5. Trapped (2:44)
6. Two Doors (3:34)
7. Stairs (3:16)
8. A Lesson in Theology (2:15)
9. Dis/Belief (2:37)
10. Choosing Belief (3:21)
11. The Prophet (4:14)
12. Doorbell (4:57)
13. I Can Show You God (3:40)
14. Not a Miracle (1:27)
15. Hatch (1:39)
16. Control (4:54)
17. Run! (2:40)
18. Pray for Us (2:20)
19. Butterfly (3:02)
La colonna sonora di “Heretic” è disponibile su Amazon.