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Il Matrimonio che Vorrei – Recensione in anteprima

Meryl Streep e Tommy Lee Jones sono i protagonisti della nuova commedia del regista de Il Diavolo Veste Prada

di simona
pubblicato 16 Ottobre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 21:32

Il Matrimonio che Vorrei segna la seconda collaborazione fra il regista David Frankel e la sempre splendida Meryl Streep, che per lui si trasformò qualche anno fa nella temibile Miranda Priestly de Il Diavolo Veste Prada. Strano a dirsi, è proprio il binomio Frankel-Streep a non far bene alla pellicola che, pur essendo un buon prodotto, rischia di uscire sconfitta da un confronto diretto con l’illustre predecessore. Premessa, questa, che non vuole affatto denigrare il film ma semplicemente mettere subito in chiaro che ci troviamo di fronte a qualcosa di completamente differente.

Kay ed Arnold sono una coppia solida ma dopo 31 anni di matrimonio e due figli, ormai grandi e sposati a loro volta, la fiamma della passione si è ormai spenta, lasciando il posto alla consuetudine ed all’indifferenza. Stanca di dormire da sola e desiderosa di ravvivare il rapporto con il marito, da anni trasformatosi in un silenzioso estraneo, e determinata a riaccendere l’antica scintilla (che a dire il vero non era poi tanto viva nemmeno all’inizio) Kay decide di recarsi da un rinomato sessuologo scovato in rete. Dà quindi fondo ai propri risparmi e trascina il recalcitrante coniuge dal Nebraska fino nel Maine, a Great Hope Springs, dove li aspetta una settimana intensiva di terapia di coppia. Se già convincere il testardo coniuge a seguirla era sembrata un’impresa disperata, affrontare i giorni a venire sarà una vera sfida per la timida ma risoluta Kay…

Hope Springs (questo il titolo in originale) è una commedia gradevole, che si regge unicamente sulla bravura dei due protagonisti e su una regia intelligente e ben calibrata. Visto il tema delicato – l’amore e il sesso fra due persone di età non proprio verdissima – affidata ad un regista con meno esperienza o ad interpreti meno capaci, la storia di Kay ed Arnold avrebbe facilmente potuto diventare involontariamente comica o profondamente imbarazzante.

Pericolo scampato, grazie anche ad una sceneggiatura (poco cinematografica a dire il vero, la si potrebbe facilmente riadattare per il teatro) che, nonostante soffra di un momento di stanca nella parte centrale, propone dialoghi brillanti e personaggi credibili, pronti a svelarsi al pubblico poco a poco, senza coup de théâtre o scene madri hollywoodiane, regalando risate e momenti di riflessione. L’happy-ending è scontato e prevedibilissimo, ma in una commedia romantica di questo tipo non avrebbe potuto essere altrimenti.

Tommy Lee Jones rappresenta davvero la scelta perfetta per il ruolo di Arnold: poco socievole, brontolone, poco propenso a lasciarsi andare o ad esternare pensieri e sentimenti… Nessuno con una faccia meno granitica della sua sarebbe potuto essere più credibile nei panni del marito della dolce, dimessa e remissiva Kay. E dal canto suo, nessuna se non Meryl Streep sarebbe potuta essere altrettanto azzeccata per interpretare il personaggio di Kay (e a destreggiarsi fra un maldestro tentativo di fellatio e una scena di autoerotismo) senza perdere in candore o in signorilità. L’unico difetto che le si può trovare, volendo davvero mettersi a cercare il proverbiale pelo nell’uovo, è che – dopo quarant’anni di carriera – tende ad essere troppo uguale a sè stessa.

Dopo che avrete visto il film fate un esercizio di pura teoria cinefila: provate a ripensare ai personaggi di Hope Springs ed alle situazioni in cui la sceneggiatrice Vanessa Taylor di volta in volta li mette…provate a reimmaginare tutto con Diane Keaton al posto di Meryl Streep e Jack Nicholson nei panni di Arnold/Tommy Lee Jones. In tutta sincerità, non credete anche voi che ne sarebbe uscito qualcosa di completamente differente? Non necessariamente migliore o peggiore, ma senz’altro un po’ meno realistico e un po’ più sopra le righe.

Voto di Simona: 6/7
Voto di Federico: 6,5

Nelle sale da giovedì 18 ottobre. Qui il trailer italiano.

Il Matrimonio che Vorrei (Hope Springs, commedia, USA 2012) Regia di David Frankel, con Meryl Streep, Tommy Lee Jones, Steve Carell, Jean Smart, Marin Ireland, Susan Misner, Ben Rappaport, Patch Darragh, Bill Ladd