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Jem e le Holograms: Recensione in Anteprima

Dopo aver floppato negli Usa sbarca in Italia Jem e le Holograms.

pubblicato 22 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:02

30 anni dopo il boom televisivo, con 3 stagioni animate e 65 episodi che tramutarono le bambole Hasbro in un must anni ’80, Jem e le Holograms sono andate incontro al loro live-action hollywoodiano, che ha da subito lasciato scettici i fan di Jerrica & Co. a causa della strana coppia alla guida del progetto. Da una parte Jason Blum, nuovo re Mida dell’horror low-budget (Paranormal Activity, Insidious, The Purge e Sinister, solo per citarne alcuni) e dall’altra Jon M. Chu, regista di film come G.I. Joe – La vendetta e di Now You See Me 2. Costato solo 5 milioni di dollari e teorico primo capitolo di una trilogia cinematografica, il film ha però clamorosamente deluso le attese del botteghino e degli ammiratori di Jem, floppando miseramente in patria con il 4° peggior debutto di sempre. Lanciato in 2,413 copie nell’ottobre scorso, Jem e le Holograms è riuscito nell’impresa di incassare appena 1,375,320 dollari in 3 giorni, con una media per sala di 570 dollari. Sette giorni dopo epocale crollo del 71.8% sugli incassi, con la media scesa a 160 miseri dollari per sala. Al termine di due weekend tanto terrificanti la Universal ha così preso una decisione mai vista prima, ritirando il film da tutti i cinema d’America. Dopo 10 giorni appena.

Passati 8 mesi e in assoluta sordina, il film di Chu sbarca ora nelle sale del Bel Paese, che ha sempre amato la serie animata ideata da Christy Marx, clamorosamente tenuta fuori dalla trasposizione cinematografica. E il risultato parla da se’, visto e considerato che di Jem e le Holograms, nel film intitolato ‘Jem e le Holograms’, c’è poco o niente. Chu, che si è sempre detto grandissimo fan del cartoon televisivo, ha di fatto stravolto la storia originale, provando ad aggiornarla e ad inglobarla all’interno del mondo social che ha ormai coinvolto tutti noi.

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Protagonista una ragazza di provincia, rimasta orfana insieme alla sorellina minore e cresciuta dalla zia insieme alle sue due figlie. Ma la vita di Jerrica, questo il suo nome, cambia improvvisamente quando un suo video diventa virale su Youtube, tramutamndo il suo alter-ego, Jem, in una star planetaria. Al fianco delle sorelle aspiranti musiciste inizia così un viaggio alla ricerca di se stessa, tra passato paterno e presente sentimentale, scoprendo che alcuni talenti sono davvero troppo speciali per essere tenuti nascosti.

5 anni fa regista di Justin Bieber: Never Say Never, docu-concerto incentrato sull’unico vero fenomeno web riuscito a diventare popstar internazionale, Jon M. Chu ha provato a riformulare quell’incredibile boom attraverso la parrucca rosa e il trucco punk-rock anni ’80 di Jem, la cui storia televisiva è stata semplicemente dimenticata. Nel suo film Chu ha infatti inserito tutti o quasi i personaggi presenti nella serie tv, dal computer Sinergy al bel Rio, rivoltando però pedine e situazioni.

A capo della Starlight Music troviamo Erica Raymond, ovvero una diabolica Juliette Lewis, con Jerrica protagonista di una ‘caccia al tesoro’ per scoprire il segreto lasciatole dal padre morente all’interno di Sinergy, realizzato dal regista sulle sembianze di Wall-E. Tra amori da coltivare, carriere da prendere di petto e indirizzare con le proprie forze, isterie media, affetti da non dimenticare e famigliari da non tradire mai, la Jem cinematografica si è lasciata alle spalle le follie kitsch della serie anni ’80 per abbracciare le sue versioni più moderne ed edulcorate, vedi Hannah Montana e Violetta, andando così incontro ad un’effettiva inutilità. Incorporati i social all’interno del film stesso, con schermate Twitter e Instagram che si alternano a video Youtube che fanno letteralmente da colonna sonora alla pellicola nei momenti di maggiore ‘tensione’, Chu si è poi limitato a pennellare una patinatura videoludica sull’intera struttura, tanto digeribile quanto onestamente imperdonabile nell’aver volutamente e clamorosamente tradito la serie originale da cui è tratta.

D’altronde perché farne un film per poi rivoluzionarne completamente la trama? Domanda a cui i fan hanno palesemente risposto snobbandolo, troncando così sul nascere qualsiasi ipotesi di sequel. A lungo attese, infatti, nel finale fanno la loro comparsa Phyllis “Pizzazz” Gabor (interpretata dalla cantante Kesha), Roxanne “Roxy” Pellegrini e Mary “Stormer” Phillips, ovvero le Misfits, gruppo rivale delle Holograms a cui Blum e Chu avrebbero probabilmente affidato le sorti di Jem 2. Di fatto ammazzato sul nascere da questo dinamico ma melassoso, e giustamente criticato, primo capitolo.

[rating title=”Voto di Federico” value=”4″ layout=”left”]

Jem e le Holograms (Usa, musicale, 2015) di Jon Chu; con Aubrey Peeples, Stefanie Scott, Aurora Perrineau, Hayley Kiyoko, Ryan Guzman, Juliette Lewis, Molly Ringwald, Nicholas Braun – uscita giovedì 23 giugno 2016.