Miniserie televisiva statunitense presentata in anteprima su Hulu il 19 marzo 2025, Good American Family sta avendo un grande impatto mediatico. Questo nuovo prodotto – oggi disponibile su Disney+ – sta infatti ottenendo un successo incredibile, soprattutto perché racconta – in modo sincero e trasparente – la storia della piccola Natalia Grace, una bambina di sette anni affetta da una rara forma di nanismo e adottata da Kristine e Michael Barnett. Si tratta di un caso di cronaca scoppiato negli USA nel 2019, e di cui non si è parlato – quasi per niente – in Italia. La serie racconta la vita della protagonista, interpretata dalla 27enne Imogine Faith Reid, e ci fa entrare pian piano nel suo mondo fatto di misteri e verità.
La storia (vera) di Natalia Grace
Nel 2010, i Barnett adottano la piccola Natalia, una bambina ucraina di sette anni e affetta da una rara forma di nanismo. Alle sue spalle c’è anche una storia di vita molto difficile, dato che è stata abbandonata dalla mamma e anche da un’altra famiglia che l’ha presa in adozione per un anno. La famiglia Barnett decide però di non farsi abbattere dalle difficoltà, anche perché hanno già vissuto un’esperienza simile: il loro primogenito Jacob è affetto da autismo ad alto funzionamento, un disturbo che ha affrontato in modo molto positivo e che non gli ha vietato l’iscrizione all’Università.
La vera storia di Natalia Grace (foto The Hollywood Reporter) cineblog.it
Con lei vivono per ben due anni, finché alla fine la coppia decide di mandarla lontana dalla loro casa e di prenderle un appartamento in cui farla vivere da sola. Il motivo? Entrambi sono convinti che lei non sia una bambina ma una donna che finge di essere piccola per farsi pagare le spese mediche. I due genitori adottivi si accorgono, ad un certo punto, che la bambina ha già – a sette anni – i peli pubici e le mestruazioni, ed è per questo che iniziano a sospettare che lei non sia chi dice di essere. Iniziano così diverse visite mediche, da cui risulta che la figlia ha il cranio di una persona adulta e molti denti permanenti, ma i dottori non riescono a capire quale età possa avere.
L’accusa di omicidio
La coppia si convince anche che la bambina sia pericolosa e l’accusano di aver provato a far loro del male, avvelenando il caffè di Kristine. Nel 2011 presentano quindi una petizione al tribunale della contea di Marion per cambiare legalmente il certificato di nascita di Natalia, spostando quindi la data di nascita dal 2003 al 1989, e attribuendole 22 anni. I Barnett la spostano in un appartamento in affitto a Westfield e la costringono a vivere da sola, mentre loro si trasferiscono in Canada interrompendo ogni rapporto con lei. Ad un certo punto una donna – Cynthia Mans – la vede da sola e la invita a trasferirsi a casa sua e del marito, insieme ai loro dieci figli adottivi.
Proprio loro riportano – nel 2013 – la sua data di nascita di nuovo al 2003 a seguito di nuovi esami e analisi del DNA. La ragazza resta con loro fino al 2023, anche se alcuni testimoni hanno riferito che i genitori l’avrebbero frustata e schiaffeggiata più volte. Prima del Natale 2023, la ragazza fugge insieme al suo fidanzato e viene aiutata – e adottata – dai DePaul, anche loro nani.
Il processo contro i Barnett e la diagnosi ufficiale
I procuratori della contea di Tippecanoe accusano – nel 2013 – Kristine e Michael Barnett di abbandono di persona non autosufficiente. Nel 2022 lui viene dichiarato non colpevole, mentre le accuse contro Kristine vengono archiviate. Natalia Grace sogna oggi diventare insegnante e ha aperto un conto corrente per essere autonoma anche dal punto di vista economico. Le è stato diagnosticato inoltre un disturbo reattivo dell’attaccamento ma anche ansia, disturbo da deficit di attenzione, iperattività e disturbo da stress post-traumatico.