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Le prime recensioni di Harry Potter e l’Ordine della Fenice

Francy ES ginny dell’Esercito di Silente di Cineblog ci ricorda che alcune testate hanno già pubblicato le loro recensioni su Harry Potter e l’Ordine della Fenice. La ringraziamo e ve le riportiamo:Hollywood Reporter: Le cose stanno diventando davvero più oscure nel mondo di Potter. In Harry Potter e l’Ordine della fenice, l’umore e i colori,

di carla
5 Luglio 2007 08:50

Francy ES ginny dell’Esercito di Silente di Cineblog ci ricorda che alcune testate hanno già pubblicato le loro recensioni su Harry Potter e l’Ordine della Fenice. La ringraziamo e ve le riportiamo:

Hollywood Reporter: Le cose stanno diventando davvero più oscure nel mondo di Potter. In Harry Potter e l’Ordine della fenice, l’umore e i colori, sono cupi, grigi e neri. C’è del rosa, come dato di fatto, ma è del primo malvagio femminile della serie letteraria e cinematografica. Il film è tratto dal romanzo più lungo della serie. Di conseguenza, questo è una pellicola che dà la sensazione di una riunione in una stazione ferroviaria, dove vengono presentati più personaggi e si ritrovano vecchi amici, presentando una serie sconcertante di character che servono a portare avanti il filo della trama, per coloro che prestano attenzione alla cosa. Questo film/libro è uno spartiacque, un insieme di flashback, rivelazioni e chiarimenti di trama che prelude al tuffo nei due capitoli rimanenti: necessario, ma il meno divertente fra quelli già visti. Ci sono molti momenti che catturano l’occhio, creature fantastiche, mortali duelli magici, cavalcate attraverso cieli notturni di Londra. Ma la magia — quella cinematografica — si sta perdendo con quest’ultimo episodio.

Variety: Notevolmente più cupo e crudo dei precedenti film della fenomenale serie. Le nuove sensazioni questa volta sono portate da ‘sangue nuovo’ arruolato per dare alla serie un domani più oscuro. Concentrare il focus; dà luogo a scene drammatiche di insolita intensità. Ma condensare il libro più lungo nel film più corto ha un prezzo. Non sfuggirà agli osservatori che questo è il primo film senza Quidditch, né elfi o fantasmi.. Ma più seria è la riduzione degli innumerevoli intrighi fra individui e fazioni che compongono molta della trama deliziosamente complicata della storia. Le scene dedicate alla scuola sono limitate e danno la sensazione che un anno scolastico passi in un minuto.

Scifi.com: L’Ordine della fenice è ancora cupo, ma non lascia volare l’immaginazione dello spettatore come avevano fatto i precedenti due film.
Le scene d’azione sono spesso goffe e le scenografie e gli effetti speciali monotoni e piatti. I talenti di Yates sarebbero andati meglio per una produzione di minor budget. Parte del problema è il tempo ridotto, si aggiunge l’inesperienza di Yates, che aveva comunque l’arduo compito di indossare le scarpe di Alfonso Cuarón (il cui film è ancora il migliore della serie).

Times: Il film in sè è solido, occasionalmente spettacolare e chiassoso, inutilmente cerca di darci le emozioni e il divertimento che non abbiamo ancora avuto dai precedenti. E’ molto più crudele dei suoi predecessori e comincia a presentare correttamente l’idea che non siamo più su un terreno di gioco magicamente divertente, ma si sposta verso un confronto epico con vittime reali… Il regista, David Yates, ha inserito alcuni tocchi grandiosi, incluso il trasferimento esplosivo dei Gemelli Weasley dal mondo dell’accademia al mondo della vendita al dettaglio. Ma principalmente c’è la mancanza di quei piccoli sguardi gioiosi della mobilia del mondo magico che ha caratterizzato e rallegrato i precedenti film.

In effetti il libro è molto lungo e complesso, i colpi di scena sono parecchi ma soprattutto sono gli intrighi e le varie relazioni tra i personaggi che devono essere ben analizzati e mettere tutto in un film diventa decisamente arduo. Noi aspettiamo.

Nel frattempo i fans giapponesi e londinesi hanno già visto il film e il delirio è stato immenso. Presenti J. K. Rowling, Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson.