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Le sabbie mobili non uccidono?

Inizio la settimana con un curioso post su una delle scene, diciamo, cult del cinema horror vecchia maniera: le sabbie mobili. Johnny dal gruppo CiakSiGira mi segnala questo: “Un esperimento dimostra che non si tratta di un evento molto probabile. Secondo i risultati ottenuti da Thomas Zimmie, un esperto di meccanica dei suoli, il corpo

di carla
10 Ottobre 2005 06:57

Inizio la settimana con un curioso post su una delle scene, diciamo, cult del cinema horror vecchia maniera: le sabbie mobili. Johnny dal gruppo CiakSiGira mi segnala questo:
“Un esperimento dimostra che non si tratta di un evento molto probabile. Secondo i risultati ottenuti da Thomas Zimmie, un esperto di meccanica dei suoli, il corpo di una
persona non è denso a sufficienza per essere inghiottito da questa presunta trappola naturale. Le sabbie mobili sono composte da sabbia mescolata con acqua al punto
tale che la frizione tra i granelli della sabbia è annullata, impedendo al composto di sostenere un peso. “La versione di Hollywood delle sabbie mobili è sbagliata”, sostiene Zimmie. (…) Una volta mescolata fra loro sabbia, argilla e acqua nelle corrette proporzioni, Bonn ha posto sulla superficie del composto alcuni grani di alluminio della stessa densità di un corpo umano e ha visto che cosa accadeva. I grani sono stati solo parzialmente sepolti. A quanto pare infatti le sabbie mobili modificano il loro stato in seguito alla pressione che viene esercitata su di loro e attirano verso il basso
l’oggetto. Però non lo sommergono completamente, a meno che non sia denso a sufficienza, per cui una persona parzialmente sepolta deve solo aspettare un po’ fino a che la sabbia non trova un nuovo equilibrio e lo risputa fuori. Il problema maggiore è quando arriva la marea: la persona intrappolata può anche non riuscire a liberarsi in tempo, perché la forza con cui viene attirato verso il basso è tale da rendere molto difficile la liberazione.
Si vabbè, detta così sembra facile! Basta aspettare: e chi non si farebbe prendere dal panico?