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Ouija: recensione in anteprima

La famigerata tavola Oiuja ancora al centro di un horror che purtroppo non funziona come dovrebbe.

pubblicato 2 Gennaio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 19:29

 

Chi non ha mai armeggiato almeno una volta con una tavola Ouija alzi la mano…

Da quando Parker Brothers prima e Hasbro poi l’hanno commercializzata come gioco da tavolo, questa famigerata tavoletta è stata spesso usata come gioco di società e per improvvisate sedute spiritiche da occultisti della domenica. Proprio questo utilizzo, spesso a scopo puramente ludico, ha creato un’aura di mistero attorno alle conseguenze di un uso leggero di quello che si presenta come “tramite” per comunicare con i defunti e che in molti film horror diventa un vero e proprio portale, che permette ad entità malefiche spesso ingannevoli di raggiungere la nostra dimensione con conseguenze terrificanti.

Ouija vede debuttare alla regia lo specialista in effetti visivi Stiles White che ha collaborato con lo “Stan Winston Studio” a diversi classici a sfondo sovrannaturale come Il sesto senso, Relic e Intervista con il vampiro, purtroppo il suo apporto in questo film manca di una vera impronta che possa dare allo scontato plot una marcia in più giocando con cliché e classici di riferimento come accaduto con recenti “gioiellini” vedi L’evocazione, Sinister e l’ancora inedito The Babadook.

Da cultori e appassionati di horror conosciamo bene l’iter narrativo di parecchi film che si sviluppano su stereotipi ben consolidati per poi, a seconda del caso e di chi troviamo dietro la macchina da presa, prendere direzioni opposte trasformandosi di volta in volta da godibili divertissement capaci di regalare genuini brividi, a”compitini” svolti con un eccesso di formalità, ma in entrambi i casi sempre in grado di mettere in luce la capacità o meno dei vari registi di destreggiarsi con un genere troppo spesso sottovalutato e criticato.

La trama del film racconta di un gruppo di ragazzi che cercano di metabolizzare il tragico suicidio che ha visto coinvolta una loro amica e nel processo hanno la pessima idea di provare a contattarla tramite una tavola Ouija, ma dall’altra parte a rispondere non sarà l’amica, ma un’anima tormentata che oltrepasserà il confine per portare morte e terrore nel mondo dei viventi.

Come abbiamo detto in precedenza un plot banale non è una scusante accettabile per confezionare un horror altrettanto scontato come purtroppo è Ouija, che nella sua sonnolenta e fugace evoluzione ci ha ricordato un terzetto di horror del “calibro” di Stay Alive, The Apparition e il remake 1303 3D, tutti film da prendere ad esempio quando si vuol parlare del modo meno efficace e più superficiale di approcciare la tematica sovrannaturale.

Ouija recensione in anteprima (4)

A onor del vero il trailer del film ci aveva insospettito non poco, ma con l’horror bisogna andarci con i piedi di piombo perché dietro ad un trailer poco coinvolgente potrebbe nascondersi un buon film capace di intrattenere, ma nel caso di Ouija quel che il trailer promette purtroppo mantiene e non ci sono sorprese o guizzi che riescano a sollevare un film da una piattezza disarmante in cui si sfrutta malamente una talentuosa protagonista come Olivia Cooke, la cui volenterosa performance si perde inesorabilmente al’interno di una trama annacquata e prolissa incapace di creare la giusta tensione e soprattutto di mantenerla per più di due secondi.

Ouija purtroppo non riesce, come invece fece a suo tempo lo spin-off Annabelle, a risollevarsi con una seconda parte in crescendo da un incipit senza nerbo, in questo caso dall’incipit ai titoli di coda si ha la netta sensazione che il film sia stato interamente costruito su una parte visiva incapace di supportare un filo di trama, insomma se l’horror per voi è un mero passatempo e cercate brividi in saldo il film potrebbe rivelarsi gradevole, ma se invece cercate qualcosa di più di un teen-horror confezionato senza troppa convinzione potreste andare incontro ad una cocente delusione.

Voto di Pietro: 4
Voto di Carla: 3,5

Ouija (horror / USA 2015). Un film di Stiles White con Olivia Cooke, Daren Kagasoff, Douglas Smith, Bianca A. Santos, Ana Coto, Shelley Hennig, Matthew Settle, Vivis Colombetti, Robyn Lively, Lin Shaye, Bill Watterson, Claudia Katz, Morgan Peter Brown, Afra Sophia Tully, Sierra Heuermann. Uscita 8 gennaio 2015