Home Dramma La seconda vita: trailer del film di Vito Palmieri con Marianna Fontana (Al cinema dal 4 aprile)

La seconda vita: trailer del film di Vito Palmieri con Marianna Fontana (Al cinema dal 4 aprile)

Al cinema con Articolture e Lo Scrittoio, il terzo lungometraggio del regista Vito Palmieri sulla vita dopo il carcere e i pregiudizi che ne scaturiscono.

5 Aprile 2024 16:31

Dal 4 aprile 2024 nei cinema con Articolture e Lo Scrittoio La seconda vita, un film di Vito Palmieri con protagonista Marianna Fontana nei panni di una donna ex-detenuta che decide di trasferirsi in una piccola città di provincia per cambiare vita. Ma il suo passato torna inesorabilmente, perché il giudizio degli altri, a differenza delle sentenze, sembra non finire mai.

La seconda vita – Trama e cast

Poco più che trentenne, Anna (Marianna Fontana) ha già pagato per il reato che ha compiuto poco più che adolescente, ma il giudizio vive al di là della sentenza, sia nei suoi occhi, sia in quelli della gente. Non riesce nemmeno a trovare la forza di incontrare di nuovo sua madre, nonostante il percorso di giustizia riparativa che sta portando avanti da anni insieme ai mediatori penali. È così che si trasferisce in una piccola città dove trova lavoro come bibliotecaria. Tuttavia, Marco (Lorenzo Gioielli), il direttore che l’ha assunta, appare da subito fin troppo premuroso nei suoi riguardi: ha intuito il peso del suo passato scomodo e cerca di manipolarla, promettendole di mantenere il suo segreto. Almeno fino a quando Anna non incontra Antonio (Giovanni Anzaldo), un uomo timido e introverso, che riesce a instaurare con lei un rapporto puro, per quanto impacciato. Marco, insofferente alla loro frequentazione, finisce per rivelare tutto ad Antonio e al resto della comunità. In un attimo il passato torna a bussare alla porta di Anna, ma questa volta la donna troverà la forza di affrontarlo e di aprire alla sua seconda vita.

Il cast include anche Nicola Rignanese (Padre di Antonio), Demetra Avincola (Alice, sorella di Anna), Cristiana Raggi Lara (bibliotecaria) e Eliana Lupo (Madre di Anna).

La seconda vita – Il trailer ufficiale

Curiosità sul film

  • Vito Palmieri dirige “La seconda vita” da una sua sceneggiatura scritta con Michele Santeramo.
  • Il cast tecnico: Montaggio di Corrado Iuvara / Fotografia di Michele D’Attanasio / Scenografia di Ilenia Burtoli / Costumi di Francesca e Roberta Vecchi.
  • Prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema con il sostegno di Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Peccioli, Belvedere SPA, e con la collaborazione di Toscana Film Commission. Ivan Olgiati e Chiara Galloni sono i produttori.
  • Le musiche originali del film sono di Lorenzo Esposito Fornasari, incluso il brano originale “La Vela”, scritto e cantato con Cristina Donà.

Note di regia

“La seconda vita” è un film che racconta un percorso interiore alla scoperta di sé e della propria anima, uno scrigno di luci e ombre, di tentativi, di continue inesperienze e di profonda tenerezza. La protagonista, Anna, è ancora una giovane donna, ma il suo tempo si è fermato quando era poco più che adolescente: lei stessa è stata causa di un evento drammatico che le ha stravolto la vita e ora deve affrontare una nuova fase: riconciliarsi con la società, con sua madre e, soprattutto, con se stessa, attraverso un percorso di riparazione.

Mi sono avvicinato al tema della giustizia riparativa con il mio ultimo documentario e per me è diventata una chiave di lettura ben oltre la dimensione criminosa: il concetto di responsabilità e di per-dono possono essere la base della quotidianità di chiunque.

Durante i corsi di cinema che ho tenuto in alcuni istituti penitenziari italiani, in particolare con il progetto CinEvasioni alla Casa Circondariale di Bologna, mi sono spesso domandato come fosse possibile reinserirsi nella società dopo un lungo periodo di detenzione. Con le persone detenute ho lavorato per lo più sul tema dell’amore, su come si possa tornare ad amare e a essere amati dopo aver espiato colpe così logoranti.

Il carcere consiste non solo in un isolamento fisico ma anche, soprattutto, mentale; questa condizione, tanto più se si protrae a lungo, comporta un inevitabile cortocircuito nell’animo di chi la vive, perché oltre ad affrontare se stesso, la persona deve confrontarsi con un mondo che nel frattempo è andato avanti, e con gli altri.

Scoprire che qualcuno è stato in carcere destabilizza, innesca meccanismi di autodifesa, di esclusione e di rifiuto, in particolare all’interno di piccole comunità, dove i comportamenti che sfuggono alla “norma” suscitano tanto diffidenze, quanto morbose curiosità, minando la natura di una relazione, inevitabilmente.

Dall’unione di queste esperienze ha iniziato a prendere forma la protagonista de La Seconda Vita che, non casualmente, ho voluto fosse una donna. Come gli psicanalisti e i criminologi ci hanno aiutato ad approfondire in fase di scrittura, le sfumature emotive dei profili femminili coinvolti in reati passionali sono ancora più articolate, ed è quella complessità che ho cercato di esplorare.

Non ho avuto dubbi nel chiedere a Marianna Fontana di interpretare questo personaggio, per le sue capacità attoriali. Ma è stata la sua umanità a farle accogliere senza remore un percorso di preparazione al film così personale e profondamente intrecciato al vero, a dare ad Anna la profondità che desideravo. Così come tutta la troupe e il cast, che ha visto anche la presenza di persone detenute e mediatori penali tra le figurazioni, è stata accolta con calore nei territori dove abbiamo girato: un’esperienza di rinascita collettiva, che per me dà a La Seconda vita un senso pieno.

[Vito Palmieri]

Vito Palmieri – Note biografiche

La seconda vita: trailer del film di Vito Palmieri con Marianna Fontana (Al cinema dal 4 aprile)
Vito Palmieri (Photo by Ernesto S. Ruscio/Getty Images)

Laureato in Filmologia al DAMS di Bologna viene subito apprezzato da critici e pubblico con il cortometraggio Tana libera tutti (2006), candidato nello stesso anno ai David di Donatello.

Prosegue la produzione di cortometraggi girando Il Valzer dello Zecchino – Viaggio in Italia a tre tempi (2011), Anna bello sguardo (2012), omaggio a Lucio Dalla, e Matilde (2013), selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e vincitore, tra gli altri premi, del Premio per il Miglior Corto al Toronto International Film Festival e del premio del pubblico al Biografilm 2016.

Professore a contratto del Laboratorio Multimediale e Audiovisivo del CITEM di Bologna dal 2014, realizza nello stesso anno il documentario Le pareti di vetro e, a seguire, il lungometraggio See you in Texas (2015), prodotto da Ascent film e RAI Cinema, Gran Prix al Festival di Shanghai.

Nel 2016 dirige la commedia Il giorno più bello. Nel 2018 è autore e regista de Il Mondiale in Piazza, prodotto da Articolture, vincitore del premio MigrArti 2018 e presentato lo stesso anno al Festival del Cinema di Venezia, vincitore di oltre cinquanta premi e selezioni in tutto il mondo, nonché finalista ai Nastri d’Argento e ai Globi d’Oro 2019. Lo stesso anno, realizza il documentario Da teletorre 19 è tutto!, vincitore del progetto ministeriale Cineperiferie, prodotto anch’esso da Articolture.

Nel 2020 dirige il documentario I nove mesi dopo, prodotto da IBC Movie e RAI Cinema, e a seguire il documentario Riparazioni (2021), sulla giustizia riparativa, prodotto dal Social Film Fund e Apulia Film Commission, con la produzione esecutiva di Articolture, in selezione al Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo. La Seconda Vita è la sua opera terza nel lungometraggio.

La seconda vita – Il poster ufficiale

Al cinema dal 4 aprile con Articolture e Lo Scrittoio La seconda volta, il terzo lungometraggio del regista Vito Palmieri con Marianna Fontana, Giovanni Anzaldo e Lorenzo Gioielli.

Foto: Alessandro Galatoli

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