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Source Code – La recensione in anteprima

Source Code (id) Regia di Duncan Jones. Con Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright, Brent Skagford, Cas Anvar, Michael Arden, Clarice Byrne, Kyle Allatt, Joe Cobden, Gordon Masten, Neil Napier, Craig Thomas, Susan Bain, Nick Ferrin, Russell Peters.Un padre famoso (molto famoso) può aprire parecchie porte che altrimenti sarebbero chiuse. Allo stesso tempo

pubblicato 29 Aprile 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 13:17

Source Code (id) Regia di Duncan Jones. Con Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright, Brent Skagford, Cas Anvar, Michael Arden, Clarice Byrne, Kyle Allatt, Joe Cobden, Gordon Masten, Neil Napier, Craig Thomas, Susan Bain, Nick Ferrin, Russell Peters.

Un padre famoso (molto famoso) può aprire parecchie porte che altrimenti sarebbero chiuse. Allo stesso tempo è dura convivere con la consapevolezza di essere conosciuto come il figlio di David Bowie piuttosto che con il proprio nome. Si tratta di un trauma che potrebbe generare una serie di problemi che necessiterebbero l’intervento massiccio di un esercito di psicanalisti. Per fortuna però Duncan Jones sembra avere le carte in regola per imprimere il suo nome a chiare lettere nella mente degli spettatori dei suoi film.

Dopo l’exploit dello splendido e cerebrale Moon, Duncan Jones torna al cinema con un thriller ipercalibrato. Una sceneggiatura studiata a tavolino secondo per secondo, che ha la fondamentale caratteristica di non apparire come un freddo esercizio di stile. Il presupposto alla base di tutto è la consapevolezza della propria fallibilità, della percezione di quanto sia necessario ricominciare dopo un errore che segna. Temi questi che all’apparenza non risultano totalmente innovativi soprattutto all’interno di un thriller dai toni fantascientifici, ma che nel complesso meccanismo a orologeria di questo Source Code sembra assurgere a vita nuova.

Ma veniamo alla storia: Colter Stevens è un veterano dell’Afghanistan, dove pilotava elicotteri. Risvegliatosi improvvisamente su un treno di pendolari senza avere alcuna idea del perché si trova lì, incontra Christina, una giovane e bella ragazza che afferma di conoscerlo ma nella sua mente non ci sono ricordi che la riguardano. Il treno poi esplode ma Colter sopravvive e sarà costretto a ritornare sul luogo dell’incidente per identificare l’attentatore, ma sarà anche coinvolto nel tentativo di fermare un secondo e ancora più micidiale attacco, tornando indietro nel tempo per 8 minuti.

Jake Gillenhall ben si giostra con le multiple identità indossate dal suo personaggio, scrollandosi definitivamente di dosso l’aura da adolescente difficile che si era cucito con Donnie Darko. Duncan Jones costruisce attorno al suo protagonista un film dove gli espedienti più tipici del genere sono rigorosamente presenti, azione frenetica, adrenalinica velocità, esplosioni e conti alla rovescia, ma che vengono condizionati dallo scorrere del tempo, in questo caso riavvolgibile. E’ l’essenza del cinema dopotutto, ma con una strizzata d’occhi alla narrazione in stile Inception di Cristopher Nolan.

Source Code gioca con estrema serietà a manipolare le teorie sui multiversi e alle dimensioni parallele, trasformando un thriller di impianto classico in un film fantascientifico, spingendosi oltre al precedente Moon che invece affrontava il genere con filosofia esistenzialista.


Source Code
uscirà venerdì 29 aprile 2011. Qui potete vedere il trailer.

Voto Carlo: 7
Voto Carla: 5,5
Voto Gabriele: 7
Voto Simona: 8