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Spike Lee si scusa per aver difeso Woody Allen

Il regista di “Fa’ la cosa giusta” corre ai ripari su Twitter dopo la controversia scatenata da alcune sue dichiarazioni su Woody Allen.

pubblicato 15 Giugno 2020 aggiornato 20 Novembre 2023 11:10

Con il suo ultimo lavoro, Da 5 Bloods – Come fratelli, che ha recentemente debuttato su Netflix, il regista Spike Lee è incappato in una polemica scaturita da alcune sue dichiarazioni rilasciate durante un’intervista radiofonica che difendevano il regista Woody Allen.

[quote layout=”big”]Vorrei solo dire che Woody Allen è un grande regista e questa cosa del cancellarlo non riguarda solo Woody e penso che quando ci rifletteremo vedremo che – a meno di uccidere qualcuno – non si può semplicemente cancellare qualcuno come se non fosse mai esistito. Woody è un mio amico, un compagno fan dei Knicks, quindi so che sta passando un brutto periodo.[/quote]

Allen è accusato da Mia Farrow di aver molestato sessualmente la figlia adottiva Dylan Farrow dall’età di sette anni, ma il regista si è sempre difeso accusando Farrow di aver manipolato la figlia per vendetta. Farrow ha reiterato l’accusa di molestie in più occasioni, nel gennaio 2018 l’attrice lo ha fatto in un’intervista televisiva a cui Allen ha risposto con un comunicato ufficiale: “Anche se la famiglia Farrow sta cinicamente sfruttando l’opportunità offerta dal movimento Time’s Up per ripetere questa accusa screditata, ciò non lo rende oggi più vero di quanto non fosse in passato. Non ho mai molestato mia figlia, poiché tutte le indagini si sono concluse un quarto di secolo fa.”

Le parole a difesa di Allen hanno scatenato un tale putiferio che Lee è dovuto ricorrere ai social media per scusarsi pubblicamente.

[quote layout=”big”]Mi scuso profondamente. Le mie parole erano sbagliate. Non tollero e non tollererò molestie, aggressioni o violenze sessuali. Tale trattamento provoca danni reali che non possono essere minimizzati. Sinceramente, Spike Lee.[/quote]

 

Nel corso degli anni sono state molte le celebrità che si sono schierate contro Allen tra loro Rosie O’Donnell, Lena Dunham, Sarah Silverman, Susan Sarandon e a seguito movimenti #MeToo e Time’s Up si sono aggiunti Ellen Page, Evan Rachel Wood, David Krumholtz, Mira Sorvino, Rebecca Hall, Timothée Chalamet, Natalie Portman, Colin Firth, Hayley Atwell e Freida Pinto. Newman, Hall, Chalamet ed Elle Fanning hanno dichiarato che avrebbero donato i compensi ricevuti per il film Un giorno di pioggia a New York (2018) di Allen ad enti di beneficenza.

 

 

Fonte: THR

 

 

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