Star Trek: Section 31, recensione – uno spinoff che gioca sul filo della parodia nobilitato da una carismatica protagonista (disponibile su Paramount+)
Recensione e tutto quello che c’è da sapere su “Section 31”, il nuovo film di “Star Trek” diretto da Olatunde Osunsanmi e interpretato dal premio Oscar Michelle Yeoh e dal premio Emmy Sam Richardson.

E’ disponibile in streaming su Paramount+ Star Trek: Section 31, uno spinoff della serie Star Trek: Discovery ambientato nell'”era perduta” del franchise tra i film di Star Trek: The Original Series e la serie Star Trek: The Next Generation. “Section 31” fa parte dell’universo espanso di Star Trek del produttore esecutivo Alex Kurtzman e vede protagonista la Philippa Georgiou del premio Oscar Michelle Yeoh.
Nel film, la vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh riprende il ruolo dell’Imperatrice Philippa Georgiou, un personaggio che ha interpretato nella prima stagione di Star Trek: Discovery, che si unisce a una divisione segreta della Flotta Stellare. Incaricata di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti, Philippa deve anche affrontare i peccati del suo passato.
“Star Trek: Section 31” vede anche la partecipazione di Omari Hardwick (Power), Kacey Rohl (Hannibal), il vincitore dell’Emmy Sam Richardson (Ted Lasso), Sven Ruygrok (One Piece), Robert Kazinsky (Pacific Rim), Humberly Gonzalez (Ginny & Georgia) e James Hiroyuki Liao (Barry). Miku Martineau (Kate) interpreta una giovane Philippa Georgiou.
Star Trek Section 31 – La recensione del film
Finalmente disponibile su Paramount+ l’atteso spinoff sulla famigerata “Sezione 31” con il ritorno della spietata, ambigua, letale e carismatica Philippa Georgiou del premio Oscar Michelle Yeoh. Personaggio che l’attrice e artista marziale ha interpretato nella serie tv “Star Trek: Discovery” e che ha subito conquistato i fan con il suo cinico pragmatismo e i suoi metodi poco ortodossi sempre in conflitto con l’etica della Flotta Stellare.
Come c’era da aspettarsi il film si discosta volutamente dalla recente serie tv poiché il concept nasce come potenziale pilota di una serie tv ex novo interamente incentrata sulle missioni segrete della “Sezione 31. Ma se da un parte il volersi discostare dal franchise in cerca di qualcosa di alternativo ha creato uno sfasamento nel fandom che si è trovato di fronte ad una sorta di Mission: Impossible incontra Guardiani della Galassia con centellineti riferimenti al franchise creato da Gene Roddenberry, che sembra sempre più in difficoltà quando si cerca di portarlo oltre il formato televisivo. In questo caso trattasi di un vero e proprio lungometraggio per la TV girato dal regista Olatunde Osunsanmi, qui al suo secondo lungometraggio dopo Il quarto tipo, un mediocre falso documentario sugli UFO uscito nel 2009. Osunsanmi dalla corposa gavetta televisiva dirige “Section 31” con mano sicura e una strizzatina d’occhio al moderno immaginario supereroistico spesso popolato di anti-eroi, vedi il Suicide Squad di DC Studios piuttosto che l’imminente Thunderbolts di Marvel Studios.
Se un film sulla “Sezione 31” deve in qualche modo presentare ai fan un universo altro, un underground criminale in cui si complotta e si traffica nell’illegalità più estrema, in questo caso il trovarsi in un film in cui si potrebbe tranquillamente omettere la denominazione “Star Trek” senza creare alcun scompenso alla narrazione ci è sembrato una scelta azzardata, paragonabile a quella di aver trasformato l’Ordine Jedi nel covo di serpi visto nella deludente serie tv di Star Wars The Acolyte – La seguace.
Diciamo che se alla creatività è bene non imporre limiti, c’è invece un limite ben delineato riguardo al praticabile e al prendere l’idea originale dietro ad un franchise, in questo caso il concept di Roddenberry, e farne “tabula rasa” nonché sovraccaricarlo di humour dopo un prologo a dir poco angosciante e un team sempre sull’orlo di una crisi di nervi: il vulcaniano “infestato” che sghignazza come Joker ne è solo un piccolo, ma esaustivo esempio.
Se poi si prende quell’immaginario di base e lo si cala in uno scenario troppo ibridato per avere una qualsiasi connotazione sia per i fan che per lo spettatore occasionale, a cui sembrerà di guardare un minestrone di riferimenti, il danno è fatto e tutto quello che ci sarà di buono finirà in questo “tritacarne” generalista in cui si finisce per sottoutilizzare anche un talento come quello di Michelle Yeoh.
Yeoh fascinosa e divertente come sempre diventa così la cosa migliore di questa strana operazione più indirizzata ai “non” fan di Star Trek che al consueto zoccolo duro di patiti che come tutti sappiamo è piuttosto restio, aggiungiamo noi a ragione, ad allontanarsi troppo dal materiale originale. Materiale che ha ormai un immaginario ben consolidato che non ha bisogno di pescare altrove per cercare un pubblico “altro”, anche se comprendiamo appieno il bisogno dal punto di vista meramente economico e di ascolti di ampliare il target di riferimento per chi investe.
“Star Trek: Section 31” si lascia guardare come si guarderebbe un episodio di “Xena” o “A-Team”, ma resta qualcosa di non abbastanza riconoscibile per costruire una solida base su cui aprire una nuova via da percorrere poiché se da una parte il suo limite potrebbe essere proprio il suo legame con il franchise di Star Trek, dall’altra il “prodotto” non risulta abbastanza diverso e alternativo da distaccarsene quel tanto che basta per diventare qualcosa di indipendente.
Curiosità sul film
- Scritto da Craig Sweeny e diretto da Olatunde Osunsanmi, “Star Trek: Section 31” è prodotto esecutivamente da Alex Kurtzman, Craig Sweeny, Aaron Baiers, Olatunde Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry, Trevor Roth e Michelle Yeoh e prodotto da CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment.
- Il personaggio di Rachel Garrett, interpretato da Kacey Rohl, è apparso per la prima volta nell’episodio della terza stagione di Star Trek: The Next Generation (TNG) “L’Enterprise del passato” (Yesterday’s Enterprise, 1990) come capitano della USS Enterprise-C.
- L’assistente di Georgiou, Virgil, nella prima scena del bar, proviene dal pianeta Cheron, che è tratto dall’episodio di Star Trek: La Serie Classica (TOS) “Sia la vostra ultima battaglia” (1969). Si può dedurre che appartenesse alla classe dirigente di quel pianeta in quanto è nero sul lato destro, lo stesso del personaggio di Frank Gorshin, il commissario Bele.
- Questo film era stato originariamente pianificato come una serie televisiva, ma dopo che Michelle Yeoh ha vinto un Oscar come migliore attrice, è stato rielaborato in un film per la televisione.
- Quasi è il primo Cameloide ad essere visto dopo Martia di Star Trek VI – Rotta verso l’ignoto (1991).
- Nel film viene menzionato il pianeta Turkana IV, questo pianeta è stato visto per la prima volta nella serie tv Star Trek: The Next Generation (1987) come il mondo natale del membro dell’equipaggio dell’Enterprise-D, il tenente Natasha Yar. Il pianeta si trova nel Quadrante Beta, non lontano da Briar Patch, ed è sede di una colonia terrestre fallita che fu fondata nel 2297 come colonia mineraria, dopo alcuni decenni il governo del pianeta iniziò a crollare e nel 2330 scoppiò una guerra civile. Decine di fazioni si erano sviluppate, ognuna delle quali combatteva per il controllo del pianeta, il governo di Turkanan diede poteri di polizia alle due fazioni più grandi nel tentativo di riguadagnare la legge e l’ordine, ma invece da loro rovesciato. In seguito le fazioni continuarono a combattersi senza sosta, il pianeta sprofondò nell’anarchia e nell’illegalità, con bande che commettevano stupri e omicidi che diventavano comuni. Le due fazioni più grandi dichiararono l’indipendenza del pianeta e tagliarono formalmente i legami con la Federazione nel 2352, nel 2361 la USS Potemkin fu inviata per accertare il destino della colonia, dopo aver chiamato la colonia furono informati che qualsiasi squadra di sbarco che si fosse trasferita sulla superficie sarebbe stata uccisa a vista, in seguito la Flotta Stellare dichiarò la colonia off-limits per i viaggi. Turkana IV è visto nell’episodio della quarta stagione di TNG Legacy (1990), l’Enterprise-D visitò il pianeta nel 2367 in risposta a una chiamata di soccorso da un mercantile della Federazione che si era schiantato sulla superficie del pianeta, una squadra di sbarco fu inviata sulla superficie per salvare l’equipaggio, ne seguì uno scontro con Ishara Yar, la sorella minore di Tasha Yar.
- “Star Trek: Section 31” è il primo film di Star Trek in nove anni, dall’uscita di Star Trek: Beyond (2016).
- A marzo 2024, Michelle Yeoh ha dichiarato di essere disponibile a realizzare un sequel se il primo film venisse ben accolto. A ottobre 2024, il regista Olatunde Osunsanmi ha dichiarato che la porta è spalancata per altre storie della Sezione 31 da raccontare dopo l’uscita del film.
- “Star Trek” non appare sullo schermo come parte del titolo, solo nell’annuncio di apertura e nel credito “creato da” di Gene Roddenberry.
- Titolo completo dell’Imperatrice Georgiou: Sua Maestà Imperiale, Madre della Patria, Sovrana di Vulcano, Dominus di Qo’noS, Regina Andor, Phillipa Georgiou Augustus laponius Centarius. Dominus è latino per “signore” o “padrone”. Augustus può essere tradotto come “maestoso”, “venerabile” o “grande”. Lapidus era un cognome romano derivato dalla parola latina “laponius” che significa “fatto di pietra” o “roccioso” ed era usato per riferirsi a un leader o generale considerato indistruttibile perché imbattuto in combattimento e/o in guerra. Centarius è una versione latinizzata della parola greca “kentauros” che si traduce approssimativamente in “toro che trafigge” o “uccisore di tori”, il termine apparve per la prima volta nella mitologia greca antica in un racconto su un leggendario gruppo di arcieri che salvò una città da una mandria enorme di tori infuriati. Una variante della parola “centarius” è stata usata anche per il Centauro, una creatura della mitologia greca con la parte superiore del corpo di un essere umano e la parte inferiore e le gambe di un cavallo. Sebbene abbia un significato diverso, a volte viene confusa con la parola latina “centurio” che significa “capo di una centuria”, considerando il contesto è probabile che “Centarius” nel titolo di Phillipa si riferisca a quest’ultimo significato e non al significato di uccisore di tori. Sebbene a Roma “secolo” non si riferisse a 100 anni, ma fosse piuttosto il termine per un’unità militare nell’esercito romano composta da 100 uomini, l’ufficiale al comando di una centuria era chiamato centurione; che fu l’ispirazione per il titolo usato dai soldati nell’Impero Romulano. Quindi una traduzione letterale del titolo di Phillipa sarebbe: Sua Maestà Imperiale, Madre della Patria, Sovrana di Vulcano, Maestra di Qo’noS, Regina di Andor, Phillipa Georgiou la Grande indistruttibile Leader del Secolo.
- Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis sono già apparsi insieme in Everything Everywhere All at Once (2022).
Curiosità con “SPOILER” sul finale del film
- Nel film non viene mai detto cosa viene utilizzato per alimentare il Godsend, solo che la sua forza distruttiva era abbastanza potente da colpire un intero quadrante. L’unica cosa vista in precedenza in Star Trek con quel livello di forza distruttiva, che poteva entrare in un dispositivo così piccolo, è la molecola Omega, vista per la prima volta nell’episodio della quarta stagione di Star Trek: Voyager “Direttiva Omega” (1998). Omega è una molecola altamente instabile e la sostanza più potente conosciuta esistente, con ogni molecola che contiene la stessa quantità di energia di un nucleo di curvatura. I cosmologi della Federazione hanno teorizzato che Omega un tempo esisteva in natura per un periodo di tempo infinitesimale all’istante del Big Bang, agendo come fonte primaria di energia per la formazione dell’Universo. Omega è stato sintetizzato per la prima volta da uno scienziato della Federazione che lavorava in un remoto avamposto di ricerca nel settore Lantaru durante la fine del 23° secolo, una singola molecola è stata sintetizzata ma è stata stabile solo per una frazione di secondo prima di esplodere, distruggendo la stazione e uccidendo 126 dei principali scienziati della Federazione. L’esplosione ebbe un inaspettato effetto secondario di rottura del subspazio in tutto il settore, le navi di soccorso che cercavano di raggiungere il settore Lantaru scoprirono di non essere in grado di creare un campo di curvatura stabile e di poter viaggiare solo a impulso. Gli scienziati della Flotta Stellare capirono presto che una reazione a catena anche di una manciata di molecole non solo avrebbe distrutto tutto per decine di anni luce, ma avrebbe distrutto il subspazio in tutto il Quadrante Alfa rendendo impossibile viaggiare a velocità di curvatura, senza la propulsione a curvatura la civiltà spaziale sarebbe sostanzialmente giunta alla fine. Dopo questo, tutta la conoscenza di Omega fu classificata al massimo livello, e solo i capitani e gli ufficiali di bandiera della Flotta Stellare ne furono informati.
- L’unico film della serie Star Trek senza un ufficiale della Flotta Stellare in uniforme.
- Ambientato molto prima della terza stagione di Star Trek: Discovery (2017) nella cronologia generale di Star Trek, ma anche dopo, relativamente alla linea temporale individuale di Philippa Georgiou (che, a questo punto, è passata da un universo parallelo, ha viaggiato 1.000 anni nel futuro, e poi è tornata indietro nel tempo al periodo in cui è ambientato questo film).
- L’unico film della serie Star Trek a non presentare astronavi della Federazione.
- Jamie Lee Curtis fa un cameo come Controllo, intelligenza artificiale e direttore della Sezione 31.
Cos’è la Sezione 31?
Nell’universo di Star Trek, la Sezione 31 è un’organizzazione autonoma di intelligence e difesa che svolge operazioni segrete per la Federazione Unita dei Pianeti. Creata da Ira Steven Behr per l’episodio “Inquisizione” di Star Trek: Deep Space Nine, l’organizzazione aveva lo scopo di fungere da contrappeso pragmatico alla rappresentazione utopica della Federazione. Le ambientazioni e i personaggi della Sezione 31 sono apparsi in dozzine di episodi, romanzi e fumetti e sono culminate nel film per la TV Star Trek: Section 31.
Il produttore e autore televisivo Ira Steven Behr è stato ispirato da una battuta dell’episodio “La ribellione”(“The Maquis”) di Deep Space Nine pronunciata dal comandante Benjamin Sisko: “È facile essere un santo in paradiso”. Behr al riguardo ha dichiarato: “Perché la Terra è un paradiso nel ventiquattresimo secolo? Beh, forse è perché c’è qualcuno che la sorveglia e fa le cose brutte a cui nessuno vuole pensare”. Behr ha spiegato di voler esplorare come fosse realmente la vita per coloro che vivevano nel fittizio 24° secolo: “È questo il paradiso, o ci sono, come ha detto Harold Pinter, ‘Donnole sotto il mobile bar'”.
Il nome, Sezione 31, è spiegato nella storia come tratto dalla fittizia Carta della Flotta Stellare: Articolo 14, Sezione 31. L’articolo, secondo gli agenti, consentiva di adottare misure straordinarie in tempi di minaccia estrema. Tali misure includevano sabotaggi maliziosi di installazioni e tecnologie nemiche, guerra biologica e assassinii preventivi.
Secondo il produttore e autore televisivo Ronald D. Moore, la mente dietro il reboot di Battlestar Galactica) ci fu un notevole dibattito sull’origine dell’organizzazione, in particolare su come si fosse formata e quanto tempo fa.
Il costumista Bob Blackman ha scelto costumi in pelle nera indossati dagli agenti della Sezione 31 per rievocare suggestione fasciste. Behr aveva chiesto costumi neri scuri, severi e dall’aspetto ostile. Nel libro Star Trek: The Human Frontier, Michèle e Duncan Barrett spiegano che gli agenti della Sezione 31 che non indossavano uniformi della Flotta Stellare o non si vestivano come cittadini della Federazione rafforzavano ulteriormente il loro ruolo di organizzazione che non è vincolata dall’etica.
l’autore David Weddle ha detto che molti fan hanno ritenuto che la Sezione 31 tradisse il sistema di valori creato da Gene Roddenberry, mentre altri erano indifferenti o incuriositi. “I fan si sarebbero lanciati in queste lunghe discussioni etiche e politiche, lottando davvero con questioni come queste, il che è stato fantastico da vedere.” Moore ha risposto alle critiche sul tradimento spiegando: “L’idea che ci sia un elemento canaglia all’interno della Federazione che compie azioni oscure al di fuori della normale catena di comando è sicuramente provocatoria.”
L’attore Jeffrey Combs, che ha interpretato numerosi personaggi in Star Trek, ha apprezzato le apparizioni della Sezione 31, affermando che le storie “hanno dato a tutto un tocco in più”. La carriera di Combs in Star Trek inizia nel 1994 con la serie televisiva Deep Space Nine, dove interpreta i personaggi ricorrenti di Brunt, l’inquisitore Ferengi, e di Weyoun, clone Vorta al servizio del Dominio. Nel 2000 partecipa a un episodio della serie “Voyager” e nel 2001 indossa i panni dell’Andoriano Shran nella serie “Enterprise”. Colleziona inoltre diverse apparizioni nei panni di personaggi non ricorrenti. Nel 2021 presta la voce al computer malvagio Agimus nell’episodio “Il pianeta delle piacevoli fontane”, della seconda stagione della serie animata “Lower Decks”.
I MEMBRI NOTI DELLA “SEZIONE 31”
- Luther Sloan interpretato da William Sadler nella serie tv Deep Space Nine – Ex agente segreto della Flotta Stellare che si unì alla Sezione 31 qualche tempo prima del 2374.
- Malcom Reed interpretato da Dominic Keating nella serie tv Star Trek: Enterprise – Ufficiale tattico a bordo dell’Enterprise NX–01 reclutato dalla Sezione 31 qualche tempo dopo essersi diplomato all’Accademia della Flotta Stellare.
- Harris interpretato da Eric Pierpoint Harris in Star Trek: Enterprise – Ex agente segreto della Flotta Stellare che ordinò a Malcolm Reed di sabotare le prove di un attacco Klingon.
- Thomas Harewood interpretato da Noel Clarke nel film Star Trek Into Darkness – Ha distrutto una fabbrica di armi segrete nel 2259 dopo che la figlia malata terminale è stata salvata da John Harrison.
- John Harrison interpretato da Benedict Cumberbatch nel film Star Trek Into Darkness – Pseudonimo di Khan Noonien Singh. Reclutato nella Sezione 31 da Alexander Marcus per assistere nella militarizzazione della Flotta Stellare nel 2258.
- Alexander Marcus interpretato da Peter Weller nel film Star Trek Into Darkness – Comandante in carica della Flotta Stellare fino al 2259. Ha reclutato John Harrison per assistere nella militarizzazione della Flotta Stellare.
- Ash Tyler (umano) / Voq (Klingon) interpretato da Shazad Latif nella serie tv Star Trek: Discovery – Come Voq, era il tedoforo del leader spirituale Klingon T’Kuvma. Fu alterato chirurgicamente per apparire umano e infiltrato a bordo della USS Discovery come Ash Tyler, instillato con la coscienza (dominante) di Tyler. Fu brevemente tedoforo dell’Alto Cancelliere L’Rell.
- Philippa Georgiou (alternativa) interpretata da Michelle Yeoh in Star Trek: Discovery – Ex imperatrice autocratica dell’Impero Terrestre dalla realtà alternativa nota come “Universo Specchio”. Trasportata nella realtà primaria da Michael Burnham ed esiliata su Qo’noS.
- Katrina Cornwell interpretata da Jayne Brook in Star Trek: Discovery – Ammiraglio della Flotta Stellare con comando operativo della Sezione 31.
- Leland & Controllo (intelligenza artificiale) interpretato da Alan van Sprang in Star Trek: Discovery – Agente inviato a reclutare l’imperatore esiliato Philippa Georgiou. Comandante della NCIA-93, una nave stellare della Sezione 31 con capacità di occultamento – Intelligenza artificiale canaglia originariamente sviluppata dalla Sezione 31 per conto della Flotta Stellare. Originariamente programmata per condurre analisi delle minacce e ricerche per la Flotta Stellare. Costringeva l’equipaggio della Discovery a consegnarle informazioni sull’intelligenza artificiale avanzata. Occupava il corpo di Leland tramite una sorta di trasferimento di nanotecnologia.
- Patar (vulcaniano) interpretato da Tara Nicodemo in Star Trek: Discovery – Ammiraglio della Flotta Stellare, con comando operativo della Sezione 31 assassinata da Controllo. La sua immagine fu usata da Controllo per comunicare con gli equipaggi della Discovery e della NCIA-93, e con l’ammiraglio Cornwell.
- Gabrielle Burnham / Angelo Rosso (“The Red Angel”) interpretata da Sonja Sohn in in Star Trek: Discovery – Ingegnere responsabile dello sviluppo della tecnologia del viaggio nel tempo commissionata dalla Sezione 31, che dipendeva da un cristallo temporale quantistico rubato dal pianeta Klingon Boreth. Burnham fu spostata nel futuro in seguito a un raid Klingon sulla sua struttura di ricerca circa venti o venticinque anni prima dell’episodio “Il saluto vulcaninao” (“The Vulcan Hello”).
- William Boimler (duplicato del teletrasporto) doppiato da Jack Quaid nella serie animata Star Trek: Lower Decks – Tenente di grado inferiore sotto William Riker che finge la sua morte per unirsi alla Sezione 31. In seguito promosso a capitano della nave di classe Defiant Anaximander, dove esegue missioni per la Sezione 31.
- – La Sezione 31 viene citata anche nella serie tv Star Trek: Picard in due episodi della terza stagione: “Disimpegnare” (Raffi sta lavorando per la Sezione 31) e “Il Bounty” (riferimenti alla Sezione 31).
Star Trek Section 31 – La colonna sonora del film
- Le musiche originali del film sono del vincitore dell’Emmy Award Jeff Russo (Star Trek: Discovery & Picard, Fargo, Ripley, Zero Day, Svaniti nel nulla, The Umbrella Academy).
1. Phillipa Returns (3:16)
2. The Last Task (1:44)
3. Crowning the Emperor (2:58)
4. Star Trek Section 31 Main Title (1:36)
5. The Baraam (3:00)
6. Georgiou and Alok (1:56)
7. The Target (2:39)
8. Luring Dada (2:07)
9. Georgiou Intruder Fight (1:01)
10. Fight at Club (2:12)
11. Emperor Flashback (4:00)
12. The Godsend (2:26)
13. Grilling Dada Noe (2:18)
14. Work Together (1:16)
15. Finding Zeph (2:02)
16. Tunnel Fight (1:52)
17. San (1:33)
18. The Garbage Scow (1:47)
19. Use the Torpedoes (2:43)
20. On the Ship (1:44)
21. Georgiou Fight (2:14)
22. The Doll (1:50)
23. I Believe in You (1:24)
24. The Doll 2.0 (1:24)
25. Goodbye (2:29)
26. Activate (2:13)
27. Back on the Baraam (3:52)
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Fonte: Paramount+ / Wikipedia / IMDb