Home Recensioni To Rome with Love di Woody Allen divide la critica

To Rome with Love di Woody Allen divide la critica

Presentato ieri pomeriggio in anteprima mondiale in una Roma avvolta dalle nubi, To Rome with Love ha diviso la critica italiana

pubblicato 14 Aprile 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 02:11



Presentato ieri pomeriggio in anteprima mondiale in una Roma avvolta dalle nubi, To Rome with Love ha diviso la critica italiana. Da venerdì prossimo nei cinema nostrani in 600 copie, il film Medusa verrà da noi a breve recensito in anteprima. Nell’attesa, la stampa nazionale ha reagito in misura ‘pacata’, per non dire ‘negativa’, nei confronti del titolo capitolino alleniano.

Al grande regista manca l’ispirazione. C’è troppo e troppo poco. Quattro episodi e niente di veramente travolgente, qualche buona battuta, ma non la scintilla della genialità“. Così ha sentenziato Paolo Mereghetti, critico del Corriere della Sera, che ha definito To Rome With Love, rispetto agli altri titoli europei di Allen, la prova di regista ‘più deludente di tutti‘ insieme a Sogni e Delitti.

Grandi aspettative, piccolo film. Piccolo e sbadato, come se Woody Allen oltre a non sapere molto di Roma, dell’Italia e del suo cinema (della sua mitologia), avesse poca voglia di usare al meglio ciò che già sapeva e soprattutto ciò che ha trovato. Peccato, perché Roma aveva molto da offrirgli. In termini di umanità oltre che di bellezza“, ha scritto Fabio Ferzetti, critico de Il Messaggero, mentre tutt’altra musica suona LaRepubblica.

Diciamola tutta: ci piace questo Woody Allen perché rivela la nostra vera natura, che è romantica, e perché amiamo quest’Italia, il nostro pane di casa, la cartolina che è sparita dalle vetrinette delle vecchie zie e ora ci viene restituita sotto forma di un cinema che ci fa sorridere e sognare: aridatece le vecchie zie“, scrive Francesco Merlo, a cui si aggiunge Paolo d’Agostini, molto più critico nei confronti della pellicola ma con promozione piena, avendole dato 3 ‘pallini’ e mezzo su 5, e un esplicito finale: da vedere.

Dove sarà la verità? Probabilmente nel mezzo, anche se il film non ha raccolto consensi unanimi. Al 20 aprile, giorno dell’uscita nazionale, il responso del pubblico.