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Stasera in tv: Tonya su Rai 3

Rai 3 stasera propone Tonya, film biografico del 2017 diretto da Craig Gillespie e interpretato da Margot Robbie, Sebastian Stan e Bobby Cannavale.

22 Ottobre 2020 10:24

Cast e personaggi

Margot Robbie: Tonya Harding
Sebastian Stan: Jeff Gillooly
Allison Janney: LaVona Harding
Julianne Nicholson: Diane Rawlinson
Paul Walter Hauser: Shawn Eckhardt
Bobby Cannavale: Martin Maddox
Caitlin Carver: Nancy Kerrigan
Bojana Novaković: Dody Teachman
Mckenna Grace: Tonya Harding bambina

Doppiatori italiani

Domitilla D’Amico: Tonya Harding
Andrea Mete: Jeff Gillooly
Laura Romano: LaVona Harding
Chiara Colizzi: Diane Rawlinson
Simone Crisari: Shawn Eckhardt
Riccardo Rossi: Martin Maddox
Ilaria Latini: Dody Teachman
Anita Ferraro: Tonya Harding bambina

La trama

Tonya è la storia vera della pattinatrice di fama mondiale Tonya Harding (Margot Robbie). Conosciuta per il temperamento focoso, Tonya fu protagonista di una carriera eccezionale e di uno degli scandali più grandi della storia degli Stati Uniti. Anche se la Harding è la prima donna americana ad aver completato un triplo axel consecutivo, la sua eredità di atleta è stata indelebilmente macchiata dal suo coinvolgimento in una brutale aggressione alla sua concorrente olimpica Nancy Kerrigan.

Il nostro commento

Dopo il ruolo di Harley Quinn, una delle cose migliori del cinecomic Suicide Squad, e di Jane nel Tarzan di David Yates, Margot Robbie in Tonya tira fuori le unghie e un talento tangibile per un ruolo “scomodo” che le ha fruttato la sua prima candidatura all’Oscar.

Margot Robbie in “Tonya” interpreta Tonya Harding, la “famigerata” pattinatrice su ghiaccio americana divenuta famosa per un’aggressione alla sua connazionale e concorrente olimpica Nancy Kerrigan, ordita dall’ex marito della Harding, Jeff Gillooly (Sebastian Stan noto per il ruolo del Soldato d’Inverno nei cinecomic Marvel) in combutta con Shawn Eckhardt, amico di Gillooly e guardia del corpo di Tonya. Il film è basato su alcune interviste rilasciate ai diretti interessati che hanno incluso anche la madre della Harding, LaVona Fay Golden, interpretata da una Allison Janney premiata con un Oscar alla Migliore attrice non protagonista.

Il regista Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua) si cimenta con un’altra storia vera dopo L’ultima tempesta e stavolta risulta meno “formale” rispetto al film Disney, confezionando con “Tonya” una vera e propria capsula del tempo, sfruttando la colonna sonora per scandire gli eventi del film attraverso alcune hit rigorosamente d’epoca e una fotografia cromaticamente satura ad opera di Nicolas Karakatsanis. Gillespie riesce a dare personalità alla sua regia, cosa non semplice quando si affronta un biopic e si cimenta anche in qualche “ardito” movimento di macchina tra cui un notevole piano sequenza a ritroso.

Nel comparto attori spiccano le donne: una Margot Robbie “mascolina” incarna alla perfezione i limiti della Harding, atleta potente ma dal carattere riottoso e priva di femminilità e leggiadria, mentre magistrale risulta la caratterizzazione della madre della Harding, Alisson Janney trasmette alla perfezione la durezza estrema di una donna piena di livore e insoddisfazione che cresce la figlia a botte e insulti e ne sfrutta il talento senza condividerne mai la passione.

Il biopic di Gillespie è spietato nel tratteggiare una galleria di perdenti senza speranza, e anche se raccontare l’ambiente emotivamente malsano in cui è cresciuta la protagonista crea un minimo sindacale di empatia, il film di Gillespie non è in cerca di una qualche assoluzione, ma ha solo l’intento di tratteggiare l’enorme talento sprecato di una donna in perenne conflitto con se stessa e il mondo che la circonda, un mondo percepito quasi sempre come un nemico da abbattere.

La storia vera dietro il film

Lo scandalo che travolse Tonya Harding risale al 1994 ed essendo Margot Robbie all’epoca solo una bambina non aveva familiarità con la storia. Così quando ha letto la sceneggiatura l’attrice ha creduto fosse un lavoro di fiction. La storia è così bizzarra che non è difficile credere che sia frutto di fantasia anche se nel corso degli anni è già stata raccontata in un paio di film televisivi e diversi docudrama. Il 6 gennaio 1994 Nancy Kerrigan è stata aggredita da Shane Stant dopo una sessione di allenamento al Campionato di pattinaggio di figura su ghiaccio di Detroit. L’ex marito della Harding, Jeff Gillooly e la sua guardia del corpo, Shawn Eckhardt, avevano assunto Stant per rompere la gamba destra della Kerrigan in modo che non sarebbe stata in grado di competere nelle Olimpiadi invernali del 1994. La Harding più tardi si è dichiarata colpevole per aver cospirato per impedire la persecuzione degli aggressori e gli sono stati comminati 3 anni di libertà vigilata, 500 ore di servizi sociali, 160.000$ di ammenda ed è stata bandita a vita dal pattinaggio statunitense. Margot Robbie ha commentato così la sua prima lettura della sceneggiatura di I, Tonya.

Non sapevo che fosse una storia vera, pensavo che fosse interamente fiction, solo una storia stravagante, e poi ho scoperto che era tutto vero e mi ha affascinato ancora di più.

Alla fine i criminali non sono riusciti a rompere la gamba della Kerrigan, lasciando la pattinatrice con una grossa contusione. La Kerrigan ha così potuto partecipare alle Olimpiadi invernali del 1994 vincendo una medaglia d’argento. Anche la Harding è stata in grado di partecipare piazzandosi al 6° posto.

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Curiosità

  • Il film è stato candidato a 3 Premi Oscar (Migliore attrice non protagonista a Allison Janney, Migliore attrice protagonista a Margot Robbie e Miglior montaggio a John Axelrad e Lee Haugen&nbsp) con una statuetta vinta da Allison Janey che si è aggiudicata anche un Golden Globe.
  • Allison Janney si era seriamente allenata per diventare una pattinatrice durante tutta la sua infanzia e adolescenza. Tuttavia quando aveva 17 anni entrò accidentalmente in una porta scorrevole di vetro e si ferì gravemente la gamba destra.
  • Nel 2014 durante un’intervista la Janney ha raccontato di aver quasi perso la gamba: “Ho perso qualcosa come tre quarti del mio sangue, ho reciso un’arteria e tagliato i tendini…Sono stata in ospedale per sette o otto settimane e ho perso il mio primo anno di college.”
  • Anche se è stata membro di una lega di hockey su ghiaccio amatoriale, Margot Robbie non aveva molta esperienza di pattinaggio prima di assumere il ruolo di Tonya Harding.
  • Tonya Harding è stata la seconda donna, dopo la giapponese Midori Itō, ad eseguire un triplo axel in una competizione ufficiale.
  • Sebbene Margot Robbie si sia allenata per il ruolo, non sarebbe stata in grado di eseguire il triplo axel di Tonya, dato che pochissime persone al mondo sono in grado di farlo e almeno due di loro si stavano allenando per le Olimpiadi. La coreografia e le scene in questione sono state completate con l’aiuto di effetti visivi e CG.
  • Per evitare di danneggiarle i capelli Margot Robbie ha indossato parrucche nei panni di Tonya Harding. La squadra di parrucchieri ha usato della birra per ottenere l’aspetto “croccante” della permanente dell’attrice quando i normali prodotti per capelli non hanno dato il risultato desiderato.
  • Margot Robbie si è allenata con la coreografa Sarah Kawahara per il ruolo in I, Tonya. La Kawahara ha curato le coreografie di Nancy Kerrigan, la pattinatrice su ghiaccio aggredita dall’ex marito di Tonya Harding.
  • La pattinatrice Nancy Kerrigan in un’intervista ha dichiarato di non voler vedere il film affermando: “Non ho davvero nulla da dire in proposito. Non ho visto niente. In questo momento sono solo occupata a vivere la mia vita…a questo punto è molto più facile ed è meglio semplicemente pensare a me stessa…non è mai stato davvero parte della mia vita. Io ero la vittima e questo è il mio ruolo in tutta questa faccenda.”
  • Lo scrittore Steven Rogers, un amico di lunga data di Allison Janney, ha scritto il ruolo di LaVona Golden con la Janney in mente. Aveva scritto diversi ruoli per la Janney in passato, ma altre attrici hanno finito per ottenere quelle parti. Successivamente l’attrice ha ringraziato Rogers nel suo discorso di accettazione per il premio come miglior attrice non protagonista ai Golden Globes 2017 per averla convinta a prendere la parte.
  • Margot Robbie è 12 centimetri più alta rispetto alla vera Tonya Harding.
  • Il film costato 11 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 54.

La colonna sonora

  • Le musiche originali di Tonya sono di Peter Nashel (Freakonomics, Un voce nella notte, Matrimonio per sbaglio).
  • La colonna sonora include brani di Cliff Richard, Dire Straits, Supertramp, Laura Branigan, Fleetwood Mac e Siouxsie And The Banshees.

TRACK LISTINGS:

1. Fair to Love Me – Mark Batson
2. Devil Woman – Cliff Richard
3. Shooting Star – Bad Company
4. Romeo And Juliet – Dire Straits
5. A Fair Shot – Peter Nashel
6. Free Your Mind – En Vogue
7. Goodbye Stranger – Supertramp
8. How Can You Mend a Broken Heart – Chris Stills
9. The Chain – Fleetwood Mac
10. The Incident – Peter Nashel
11. Barracuda – Heart
12. Gloria – Laura Branigan
13. Gone Daddy Gone – Violent Femmes
14. Dream a Little Dream of Me (with Paul Weston & His Music from Hollywood) – Doris Day
15. The Passenger – Siouxsie And The Banshees
16. Tonya Suite – Peter Nashel

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