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Torino Film festival 2009: Non ma fille, tu n’iras pas danser – The Blind

Continuano le proiezioni al Torino Film Festival 2009, che si avvia verso la sua ultimissima parte. Per ora abbiamo un concorso decisamente altalenante, qualche sorpresina qua e là e conferme dagli autori importanti. Seguiteci soprattutto domani, perché arriva la nostra recensione di Segreti di famiglia, ovvero Tetro, il nuovo film di Francis Ford Coppola: semplicemente

pubblicato 19 Novembre 2009 aggiornato 2 Agosto 2020 08:04

Continuano le proiezioni al Torino Film Festival 2009, che si avvia verso la sua ultimissima parte. Per ora abbiamo un concorso decisamente altalenante, qualche sorpresina qua e là e conferme dagli autori importanti. Seguiteci soprattutto domani, perché arriva la nostra recensione di Segreti di famiglia, ovvero Tetro, il nuovo film di Francis Ford Coppola: semplicemente bellissimo. Qui potete vedere il trailer italiano.

Non ma fille, tu n’iras pas danser – di Christophe Honoré (Festa Mobile – Figure nel paesaggio)
Lena ha due figli piccoli, ma col suo marito ormai la situazione è in pessime condizioni. Quasi in depressione, piena di dubbi ed ansie, la donna tenta di trovare rifugio nella famiglia, ma ne riceve solo oppressione. Nella sua vita, intanto, ritorna Simon, una vecchia fiamma…

Convince il nuovo film di Honoré, checché se ne dica in giro. E’ un film più complesso di quello che possa apparire, troppo parlato per chi mal sopporta il cinema francese più dialogato (leggi: si astegano ad esempio quelli che a Venezia avevano odiato il bellissimo Persécution), ma pieno di sfumature e umanità.

Honoré è bravo nel saper descrivere l’aria nella famiglia, e ovviamente s’incentra sulla figura di Lena e sui rapporti che ha con le singole persone. Ne esce fuori un bel ritratto sottile e convincente di una donna ansiosa, insicura, problematica. Bravissima Chiara Mastroianni nella parte della protagonista.

the blind film

The Blind – di Nathan Silver (Festa Mobile – Figure nel paesaggio)
Marcus e Kate sono marito e moglie; sono giovanissimi e si sono appena trasferiti in un ridente quartiere residenziale del New England. Architetto lui, casalinga lei, la vita va avanti secondo lo stesso, alienante meccanismo: lavoro, spesa, cena, poche parole.

Come ammazzare l’amore, i sogni e le speranze con una vita ordinaria e noiosa. Vi ricorda qualcosa, anche leggendo la trama? Se con À l’ouest de Pluton vi dicevamo che a Van Sant staranno fischiando le orecchie, in questo caso fischieranno a Sam Mendes. Ma se alla fine il film di Bernadet e Verreault si lasciava seguire, dopotutto, il film di Silver è qualcosa di irritante in modo incredibile.

Pulitissimo e raggelato nello stile, The Blind è cinema programmatico e freddo. Non ci sarebbe nulla di male, se stimolasse pensieri e idee, anzi. Ma seguire la noia di due personaggi che vengono volontariamente fatti muovere dal regista come lenti automi, è la prova che si è davanti ad un cinemino a tesi morto sin dalla sceneggiatura. Senza contare che il film, diviso in tre capitoli (Kate, Marcus, Kate e Marcus), sembra durare un’eternità, e quando inizia il terzo capitolo non ci si può credere. E dura un’oretta e dieci minuti, eh!

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