Home Curiosità Torna Pupi Avati con Il Figlio più Piccolo, ecco il trailer e la locandina

Torna Pupi Avati con Il Figlio più Piccolo, ecco il trailer e la locandina

Uscirà nei cinema nostrani il prossimo 19 febbraio Il Figlio più Piccolo, atteso ritorno in sala di Pupi Avati, con un Christian De Sica finalmente pronto ad abbandonare i cinepanettoni per abbracciare un ruolo drammatico. Al suo fianco Laura Morante, Luca Zingaretti, Gisella Marengo e Sydne Rome, per una pellicola che ci regala oggi il

pubblicato 28 Gennaio 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 05:16

Uscirà nei cinema nostrani il prossimo 19 febbraio Il Figlio più Piccolo, atteso ritorno in sala di Pupi Avati, con un Christian De Sica finalmente pronto ad abbandonare i cinepanettoni per abbracciare un ruolo drammatico. Al suo fianco Laura Morante, Luca Zingaretti, Gisella Marengo e Sydne Rome, per una pellicola che ci regala oggi il poster di stampo leghista e il primo trailer, da vedere e commentare insieme a noi dopo aver cliccato su continua.

E’ un giorno d’estate del 1992 a Bologna. Il matrimonio di Luciano Baietti e Fiamma, già genitori di due bambini di pochi anni, si consuma affrettatamente. Appena il tempo di un brindisi nei bicchieri di carta e lo sposo parte in compagnia di uno strano personaggio e con un mazzo di documenti con i quali la sposa gli intesta i suoi beni immobili. Anni dopo, ai giorni nostri, i due bambini sono cresciuti: il maggiore, Paolo Baietti, lavora in un locale del centro e odia quel padre scomparso nel nulla; il figlio più piccolo, Baldo Baietti, buono e generoso, studia cinema e vive modestamente con la mamma e con Sheyla, accompagnando le due donne nei loro patetici tentativi di carriera musicale e assistendo Fiamma nelle sue frequenti crisi esistenziali. Nel frattempo, nella campagna laziale, Luciano fa la bella vita nella sua lussuosissima villa: con i soldi della ex moglie e i consigli di Sergio Bollino, vera eminenza grigia della Baietti Enterprise, è presidente e uomo immagine di una holding che vive di loschi traffici e spudorate raccomandazioni e connivenze. Ma i tempi si fanno difficili e gli appoggi iniziano a vacillare pericolosamente: la grande idea è trovare un prestanome sufficentemente ingenuo e fiducioso su cui scaricare la responsabilità delle situazioni più compromesse. Qualcuno che non sappia e non possa dire di no, qualcuno facile da raggirare, magari facendo appello a improbabili ragioni del cuore: Baldo…

Pupi Avati chiude così la trilogia dedicata ai padri, dopo La cena per farli conoscere e Il Papà di Giovanna, affidandosi alla vena drammatica di De Sica, da troppo tempo assente in sala con personaggi simili. Voi che ne dite… scelta avventata o ben ponderata?



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