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Wish I Was Here: Zach Braff raccoglie i 2 milioni di budget con Kickstarter

Wish I Was Here: Zach Braff ce l’ha fatta e con Kickstarter ha raccolto i 2 milioni di dollari per la produzione del film. Aveva raccolto un milione in 12 ore: in totale c’ha messo tre giorni per racimolare la cifra complessiva, sui 30 previsti. Ma in rete si scatena il dibattito: è giusto che una star di Hollywood usi una piattaforma di crowdfunding?

pubblicato 27 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:25

Il progetto più discusso e anche controverso dell’anno. Già, perché piaccia o meno il crowdfunding di Zach Braff ha fatto il giro del mondo, con risultati da record, ed ha aperto discussioni tra i cinefili e tra i professionisti del cinema indie. Discussioni e polemiche che continueranno fino alla premiere del film: perché Wish I Was Here si farà, visto che ha raggiunto il suo budget di 2 milioni di dollari, grazie ai suoi circa 29.000 backers su Kickstarter.

28.000 finanziatori in 3 giorni! Non vi deluderò. Andiamo a fare un film che spacca!

In rete si sono scatenate due fazioni ben nette e contrapposte: quelli favorevoli ad un crowdfunding del genere e quelli contrari. Il nocciolo della questione sta tutta qui: Kickstarter, come altre piattaforme simili (penso a Indiegogo), serve a produrre, od iniziare o finire la lavorazione, di progetti indipendenti. Quindi, “effetto collaterale”, a svelare il talento di artisti emergenti che credono nel loro progetto (spesso il loro primo film), ma che non possono permettersi di avere una produzione sicura ed un budget sufficiente alle spalle.

Zach Braff di certo non rientra in questo calderone descritto sopra. E’ un attore che sì ha un film indie alle spalle, il cult La mia vita a Garden State, ma poi come ultimo ruolo in curriculum ha Il grande e potente Oz. Non certo uno che non può permettersi di auto-finanziarsi un film, insomma, mantenendo intatta la sua libertà artistica. I contrari puntano su questo argomento per colpire l’attore, accusato di vanità ed estrema furbizia. Braff, dal canto suo, risponde che dovrà comunque metterci dei soldi di tasca sua.

Il problema, effettivamente, sta nel fatto che i backers (tutti, compresi chi ha offerto dai 20 dollari in su) per avere il dvd del film dovranno comprarlo: e non c’è regista che faccia una campagna su una piattaforma di crowdfunding che non offra tra le “ricompense” il dvd del film. Braff anche in questo caso ha risposto all’accusa: se iniziasse a dare via il dvd del film, magari anche prima che Wish I Was Here sia uscito in sala, non avrebbe nessuno disposto a distribuirgli il film, visto il “pericolo pirateria” assicurato.

Ma è qui che si gioca la differenza con tutti i film finanziati con Kickstarter in precedenza, compreso quel The Canyons che ha fatto tanto parlare di sé: Bret Easton Ellis e Paul Schrader non hanno paura di condividere i profitti del film con i backers, visto che chi ha donato 25 dollari o più riceverà il dvd del film. Una cosa normale, che chi usa una piattaforma di crowdfunding per opere cinematografiche mette subito in preventivo tra i “regali”.

Braff invece, non dando ai suoi “produttori” manco la copia del dvd, è come se dichiarasse che vuole ottenere il massimo dei profitti condividedone coi backer una percentuale irrisoria. E questo, ai filmmaker indie che usano Kickstarter, non è andato giù. I fan, dal canto loro, rispondono che capiscono le motivazioni dell’attore, e sono disposti a passarci sopra per vederlo tornare dietro alla macchina da presa. Braff tra l’altro non sembra fare caso alle accuse di narcisismo dei detrattori e ha mandato finora una decina di ringraziamenti e video ai suoi backer.

Insomma: se non si fosse capito, ci troviamo di fronte forse al primo tassello di un nuovo cambiamento del mercato indie. Perché se una ventina di anni fa le major capirono che potevano fare profitti entrando a gamba tesa nel mondo del cinema indipendente (vedi le sussidiarie d’essai dei grandi studios), oggi Hollywood ha capito che può fare cinema indipendente spendendo pochissimo usando gli stessi mezzi dei registi truly independent.

Sarà interessante vedere come si svilupperà la faccenda, e noi sicuramente torneremo a parlarne a breve.

Zach Braff raccoglie 1 milione di dollari in 12 ore


25 aprile 2013 – Il magico mondo di Kickstarter. Ma, soprattutto in questo caso, il magico mondo dei fan, che sono accorsi in massa per prendere parte alla produzione di Wish I Was Here, secondo film da regista di Zach Braff. Poche ore fa vi annunciavamo che l’attore di Scrubs e regista de La mia vita a Garden State aveva lanciato il suo progetto sulla piattaforma di crowdfunding, e il risultato finora è a dir poco impressionante (continuate a leggere sotto per leggere tutta la storia e capire come funziona Kickstarter).

In meno di 24 ore, circa 12 per l’esattezza, Braff ha già raccolto 1 milione di dollari. Ovvero metà del suo obiettivo, che si ferma a 2 milioni. Se riuscirà a raccogliere il denaro totale attraverso le donazioni delle persone interessate riceverà la somma, altrimenti non riceverà niente e dovrà restituire tutti i soldi ad ogni persona che ha investito nel progetto. Ma, appunto, mancano 29 giorni alla scadenza: è ormai ovvio a tutti che Zach Braff ce l’ha fatta.

Un milione in 12 ore. Sono senza parole. Dal profondo del mio cuore, grazie. Facciamolo.

Tra i risultati più folli di questa campagna di raccolta fondi, segnaliamo che una persona ha donato il massimo possibile (10.000 dollari!) e, tra gli altri “premi”, potrà avere una parte nel film con tanto di dialogo scritto ad hoc.

Qualcuno ha comprato il ruolo in cui si parla. Spero che lui/lei sappia recitare!!!

Continueremo a tenervi aggiornati su questo progetto incredibile, e torneremo presto sul mondo di Kickstarter, del cinema indie americano e del crowdfunding.

Zach Braff produce il suo secondo film da regista con Kickstarter

24 aprile 2013 – Tra qualche anno sarà davvero interessante vedere come Kickstarter ha cambiato il panorama produttivo del cinema indipendente. Soprattutto, sarà importante analizzarne gli effetti sul cinema indie americano, dove Kickstarter non è certo una novità. La cosa oggi interessante, però, è che personaggi dello spettacolo molto noti anche ad Hollywood iniziano ad utilizzarlo per produrre i propri progetti personali. Per la serie: Indiewood sbarca anche nel mondo del crowdfunding?

Troppo presto per iniziare a fare discorsi del genere: aspettiamo un po’ di tempo e potremo vedere i primi effetti di questo nuovo modello produttivo che interpella direttamente il pubblico attraverso la rete, garantendo un primo introito monetario ed un passaparola non da poco. Per chi non lo sapesse, Kickstarter è una piattaforma on line di crowdfunding nata nel 2009. Serve per raccogliere il budget necessario per produrre od iniziare la produzione di qualsiasi progetto indipendente.

Il creatore del progetto definisce i parametri del suo crowdfunding, quindi della sua raccolta fondi: il tetto di denaro da raggiungere e il tempo necessario per raccoglierlo. La gente interessata può donare a proprio piacimento una somma in denaro, investendo così attivamente nella produzione del progetto. In cambio riceve qualcosa dal creatore del progetto. Se quest’ultimo entro la data prefissata non avrà ricevuto l’intera somma di denaro, tutti i fondi di tutti i donatori saranno rimborsati.

Una premessa del genere era necessaria per tutti coloro che non fossero al corrente di cos’è Kickstarter, anche perché si tratta comunque di una novità. Ed ora, passiamo alla grande notizia di oggi: Zach Braff sta utilizzando Kickstarter per dirigere il suo secondo film da regista, Wish I Was Here. Si tratterebbe, come lo descrive lo stesso autore, di un sequel ideale (nel tono, non nella storia) di quel piccolo grande cult che è La mia vita a Garden State.

Era il 2004, e l’attore di Scrubs non è mai più tornato dietro la macchina da presa. Il motivo? Lo dice lui stesso nel video introduttivo del progetto di Kickstarter: il finanziamento e la libertà artistica che non avrebbe se il film venisse prodotto da altre persone. Braff dichiara di aver partecipato al finanziamento di diversi progetti indie con Kickstarter, ma non immaginava che la piattaforma potesse funzionare anche con progetti più grandi.

E Wish I Was Here ha un budget da tipico film indie medio, ma decisamente imponente per un sito di crowdfunding: 2 milioni di dollari. Però il caso del film di Veronica Mars dimostra che Kickstarter può funzionare anche con progetti ben più ambiziosi della media a livello produttivo. Rob Thomas e Kristen Bell, creatore e attrice della serie tv, hanno infatti lanciato il loro progetto per un film tratto dalla serie: il limite da raggiungere era di 2 milioni, ne hanno raccolti quasi 6. Segno dell’amore dei fan di tutto il mondo, che sono accorsi in massa per partecipare anche con una minima donazione ad un progetto simile.

Braff quindi si è chiesto se non fosse l’occasione quindi di provare a tenersi stretta la sua libertà artistica e provare a fare affidamento sui suoi numerosi fan, sia quelli cresciuti con Scrubs che con Garden State. Siamo forse di fronte al primo “film di Indiewood” prodotto da Kickstarter?

Nel momento in cui scrivo i soldi raccolti sono più di 230.000 dollari. E la campagna di crowdfunding è stata lanciata solo un paio di ore fa. Restano 30 giorni: ce la farà? Ce la fa, ce la fa: al contrario di James Franco, che ha tentato di raccogliere in meno di un giorno 30.000 dollari per uno spettacolo teatrale.

Ma di cosa parlerà questo Wish I Was Here? Protagonista è Aidan Bloom, interpretato dallo stesso Zach Braff: un attore in difficoltà, marito e padre di famiglia che, a 35 anni, cerca ancora uno scopo nella vita. Dopotutto è ancora un bambinone che vuole essere Space-Knight, il cavaliere dello spazio che sogna di diventare sin da piccolo. Quando il padre non può più permettersi di pagare la scuola ai figli di Aidan (di 5 e 12 anni), l’uomo decide di farli studiare a casa: decidendo di buttare all’aria la classica istruzione, insegnando loro com’è la vita a modo suo.

Scritto dallo stesso Zach e dal fratello Adam la scorsa estate, Wish I Was Here uscirà a settembre 2014: sempre che il totale del progetto su Kickstarter venga raggiunto e tutto vada per il verso giusto. Se volete partecipare alla produzione del secondo film da regista dell’attore, quindi, dovete fare due cose: 1) mettere mano al portafoglio, donare quel che volete, e 2) sperare che il totale venga raggiunto. Poi incrociate le dita.

Quanto donare? E cosa si riceve?

Si dona come minimo un dollaro. Poi ci sono diverse fasce con diversi “premi”:

– 10 dollari o più: ogni settimana durante le riprese del film riceverai il Production Diary dal set, con tanto di video di Braff. Riceverai anche notizie sul film prima dei giornali di Hollywood, e prima della premiere riceverai la sceneggiatura in pdf.

– 20 dollari o più: colonna sonora del film via streaming; più tutto quello che viene dato nel punto precedente;

– 30 dollari o più: si partecipa a tre proiezioni on line esclusive introdotte dallo stesso Braff; alla fine della proiezione c’è un Q&A col regista; più tutto quello che viene dato nei punti precedenti;

– 40 dollari o più: t-shirt ufficiale; più tutto quello che viene dato nei punti precedenti;

– 60 dollari o più: concept art a scelta; più tutto quello che viene dato nei punti precedenti;

– 100 dollari o più: advance screening (a Los Angeles o New York o Chicago o Londra) con tanto di Q&A; più tutto quello che viene dato nei punti precedenti;

– 125 dollari o più: art print a scelta autografato da Braff; più tutto quello che viene dato nei punti precedenti, meno l’advance screening;

– 150 dollari o più: dvd autografato de La mia vita a Garden State; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 175 dollari o più: poster autografato da Braff e dagli attori del film; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 200 dollari o più: ogni mattina il protagonista s’imbatte in un muro pieno di graffiti, e il proprio nome sarà scritto lì; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 250 dollari o più: si ottiene una frase a piacere pronunciata da Braff in formato mp3; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 500 dollari o più: si ottiene un video di venti secondi in cui Braff è “a propria disposizione” (nei limiti); più diverse cose date nei punti precedenti;

– 750 dollari o più: 2 biglietti per la premiere a Los Angeles; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 1000 dollari o più: 2 biglietti per la premiere più 2 ingressi all’after-party; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 1500 dollari o più: visita sul set per due persone; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 2500 dollari o più: visita sul set e comparsa nel film; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 5000 dollari o più: si sta tutto il tempo della premiere assieme a Braff; più diverse cose date nei punti precedenti. Follia delle follie: mentre scrivo sono già quattro le persone che hanno donato questa cifra;

– 7000 dollari o più: si dà il nome ad uno dei personaggi principali del film; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 8000 dollari o più: proiezione speciale a New York con Braff; si parlerà con lui del montaggio del film e dopo si potrà assistere ad una lezione privata di cinema col cast tecnico; più ringraziamento speciale nei titoli di coda; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 9000 dollari o più: si appare nei titoli “Visual effects made possible by”; vista la quantità di soldi donata, andranno proprio nell’investimento per gli effetti speciali; più diverse cose date nei punti precedenti;

– 10000 dollari o più: si ottiene una piccola parte del film con tanto di dialogo scritto apposta; più diverse cose date nei punti precedenti.