Home Premio Oscar Billy Wilder: curiosità e filmografia da “Frutto proibito” a “Buddy”

Billy Wilder: curiosità e filmografia da “Frutto proibito” a “Buddy”

Un ritratto del grande regista che ci ha regalato autentici capolavori

di carla
pubblicato 22 Giugno 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 13:00


Adoro Billy Wilder. Ho visto alcuni suoi film più e più volte: La fiamma del peccato, Quando la moglie è in vacanza, Testimone d’accusa, A qualcuno piace caldo per me sono delle vere opere d’arte. Visto la ricorrenza della sua nascita ecco un omaggio con curiosità e la filmografia, nella galleria invece trovate qualche foto e dei poster dei suoi lavori.

1. Nato il 22 giugno 1906 a Sucha, Galizia, Austria-Ungheria (ora Sucha Beskidzka, Piccola Polonia)
2. Morto il 27 marzo 2002 in California per polmonite
3. Vero nome: Samuel Wilder
4. Altezza: 1,80 m
5. Matrimoni: due. Il primo con Judith Coppicus, dal 22 dicembre 1936 al 1946; hanno divorziato. Hanno avuto 2 gemelli: Victoria e Vincent, il maschio è morto poco dopo la nascita. Il secondo con Audrey Young, dal 30 giugno 1949 al 27 marzo 2002, giorno della morte di lui.
6. La sua ispirazione era diventare avvocato ma si è ritrovato a fare il reporter per un giornale di Vienna.
7. Quando Hitler è salito al potere ha capito che la sua ascendenza ebraica poteva causargli problemi ed è emigrato a Parigi, poi negli Stati Uniti.
7. Ad Hollywood condivideva un appartamento con Peter Lorre.
8. Era un grande appassionato e giocatore di poker.
9. Ha incontrato Audrey Young negli studi di Paramount sul set di Giorni perduti (1945).
10. Collezionava opere d’arte. Ha venduto una parte della collezione nel 1989 per 32 milioni dollari.
11. Ha collaborato a stretto contatto con Steven Spielberg alla sceneggiatura per Schindler’s List (1993), ed è stato uno dei numerosi registi per dirigerlo (tra cui Roman Polanski e Martin Scorsese). Sebbene Wilder ha considerato fortemente il progetto si sentiva un po’ troppo vecchio e il soggetto era troppo personale (la madre, il patrigno e la nonna sono stati uccisi durante l’Olocausto).
12. Sua madre, Gitla Siedlisker, è stata assassinata nel 1943 nel campo di concentramento di Plaszow. Il suo patrigno, Bernard (Berl) Siedlisker, è morto nel 1942 nel campo di concentramento di Belzec, mentre la nonna, Balbina Baldinger, morì nel 1943 nel ghetto di Nowy Targ.
13. Nei primi anni 1950, Wilder aveva programmato di fare un film con Stan Laurel e Oliver Hardy. Il film non fu mai realizzato a causa della salute cagionevole di Hardy.
14. Il suo idolo e mentore fu il regista tedesco Ernst Lubitsch. Wilder teneva un cartello appeso nel suo ufficio che diveva: “Come farebbe Lubitsch?”
15. È stato votato al numero 24 dei più grandi registi di tutti i tempi da Entertainment Weekly.
16. Non parlava mai della morte dei suoi nei campi di concentramento ma durante le riprese di un film, un attore ha espresso simpatia per il suo personaggio nazista e Wilder ruggì: “Quei bastardi hanno ucciso mia madre!”
17. Odiava scrivere da solo, così ha quasi sempre utilizzato un partner, qualcuno doveva essere nella stanza con lui mentre lavorava.
18. Ha diretto e scritto diversi generi: film noir (La fiamma del peccato), drammatici (Giorni perduti), commedie (A qualcuno piace caldo) e film di guerra (Stalag 17).
19. Negli ultimi anni è diventato patrono della “Billy-Wilder-Institute” che si trova in Germania, una scuola di cinema fondata per educare i produttori e sceneggiatori.
20. È stato insignito della National Medal of the Arts nel 1993 dal National Endowment of the Arts di Washington.
21. Nella prima pagina di ogni sceneggiatura era solito scrivere “Cum Deo” (con Dio); ha detto di aver preso l’abitudine da Pauline Kael ed ha spiegato: “Non è dannoso, comunque, e potrebbe corrompere quel ragazzo che dimora lassù”.
22. Il suo film preferito era La corazzata Potemkin (1925).
23. Ha scritto cinque dei 100 film più divertenti del l’American Film Institute: A qualcuno piace caldo (1959) al numero 1, L’appartamento (1960) al numero 20, Quando la moglie è in vacanza (1955) al numero 51, Ninotchka (1939) al numero 52 e Colpo di fulmine (1941) al numero 92.
24. Ha diretto quattro dei 100 più grandi film del l’American Film Institute: Viale del tramonto (1950) al numero 16, A qualcuno piace caldo (1959) al numero 22, La fiamma del peccato (1944) al numero 29 e L’appartamento (1960) al numero 80.
25. Ingmar Bergman ha sostenuto che Wilder era il suo regista preferito di Hollywood.
26. E’ stato onorato su un francobollo degli Stati Uniti nel maggio 2012.
27. Era un fan del film britannico Breve incontro (1945).
28. Premi Oscar:
– Irving G. Thalberg Memorial Award nel 1988.
– 1967: Miglior sceneggiatura, soggetto e sceneggiatura – scritta direttamente per lo schermo per Non per soldi … ma per Denaro (1966). Vinse: Un uomo, una donna.
– 1961: premi Oscar vinti per Miglior Regista per: L’appartamento (1960) come regia, film e sceneggiatura originale.
– 1960: nominations per A qualcuno piace caldo (regia e sceneggiatura). Vinse William Wyler – Ben-Hur (regia) e La strada dei quartieri alti (sceneggiatura).
– 1958: nomination Miglior Regista per Testimone d’accusa. Vinse: David Lean – Il ponte sul fiume Kwai.
– 1955: nominations per Sabrina (regia e sceneggiatura). Vinse: Elia Kazan – Fronte del porto (regia) e La ragazza di campagna (sceneggiatura).
– 1954: nomination Miglior Regista per Stalag 17. Vinse: Fred Zinnemann – Da qui all’eternità.
– 1952 nomination Miglior soggetto e sceneggiatura di L’asso Nella Manica. Vinse: Un americano a Parigi.
– 1951 Oscar vinto come Miglior soggetto e sceneggiatura per Viale del tramonto.
– 1951 nomination Miglior Regista per Viale del tramonto. Vinse: Joseph L. Mankiewicz – Eva contro Eva.
– 1949 nomination Miglior sceneggiatura per Scandalo InternazionaleIl tesoro della Sierra Madre.
– 1946 Oscar Vinto Miglior Regista per Giorni perduti.
– 1946 Oscar vinto Miglior sceneggiatura per Giorni perduti.
– 1945 Nomination Miglior Regista per La fiamma del peccato. Vinse: Leo McCarey – La mia via.
– 1945 nomination Miglior sceneggiatura per La fiamma del peccato. Vinse: La mia via.
– 1942 nomination miglior soggetto per Colpo di fulmine. Vinse L’inafferrabile signor Jordan.
– 1942 nomination Miglior sceneggiatura per La Porta d’Oro. Vinse L’inafferrabile signor Jordan.
– 1940 nomination Miglior sceneggiatura per Ninotchka. Vinse: Via col vento.
29. Premio Onorario al Berlino International Film Festival 1993.
30. Gran Premio del Festival di Cannes nel 1949 per Giorni perduti.
31. Premio David di Donatello nel 1975 come Migliore Regista Straniero per Prima Pagina.
32. Golden Globe vinti:
– 1946 miglior regista per Giorni perduti.
– 1951 miglior regista per Viale del tramonto.
– 1955 migliore sceneggiatura per Sabrina.
33. Festival di Venezia 1972: Leone d’oro alla carriera e Premio Internazionale al Festival di Venezia 1951 per L’asso Nella Manica.
34. Ha detto:

(Dpo aver diretto Marilyn Monroe per la seconda volta in A qualcuno piace caldo) Ho discusso di questo con il mio medico e il mio psichiatra e mi hanno detto che sono troppo vecchio e troppo ricco per farlo di nuovo.

Chi non crede nei miracoli non è realista.

Fare cinema è po’ come camminare in una stanza buia. Alcune persone si imbattono nei mobili, altri si rompono le gambe, ma alcuni di noi vedono meglio al buio di altri. Il trucco finale è quello di convincere, persuadere.

Un regista deve essere un poliziotto, una levatrice, un psicoanalista, un sicofante e un bastardo.

[Su Marilyn Monroe] Seni come il granito ed un cervello come il formaggio svizzero.

Hollywood non ha ucciso Marilyn Monroe: sono le Marilyn che stanno uccidendo Hollywood.

[Su Marlene Dietrich] Madre Teresa con gambe migliori.

[Su Marilyn Monroe] Un enigma senza fine, senza alcuna soluzione.

C’era un’attrice di nome Marilyn Monroe. Era sempre in ritardo. Non ricordava le battute. Era una rompicoglioni. Mia zia Millie è una bella signora. Avrebbe saputo le sue battute. Perché tutti a Hollywood vogliono lavorare con Marilyn Monroe e nessuno vuole lavorare con la mia zia Millie? Perché nessuno andrà al cinema a vedere mia zia Millie.

Se c’è qualcosa che odio più di non essere prese sul serio, è essere preso troppo sul serio.

Il miglior regista è quello che non si vede.

[Su Jack Lemmon] Adoro Jack. Ci capiamo molto bene ed è un piacere lavorare con lui.

Billy Wilder – Filmografia

– Amore che redime (Mauvaise graine), in co-regia con Alexander Esway (1934)
– Frutto proibito (The Major and the Minor) (1942)
– I cinque segreti del deserto (Five Graves to Cairo) (1943)
– La fiamma del peccato (Double Indemnity) (1944)
– Death Mills, cortometraggio documentaristico (1945)
– Giorni perduti (The Lost Weekend) (1945)
– Il valzer dell’imperatore (The Emperor Waltz) (1948)
– Scandalo internazionale (A Foreign Affair) (1948)
– Viale del tramonto (Sunset Boulevard) (1950)
– L’asso nella manica (Ace in the Hole) (1951)
– Stalag 17 – L’inferno dei vivi (Stalag 17) (1953)
– Sabrina (1954)
– Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch) (1955)
– L’aquila solitaria (The Spirit of St. Louis) (1957)
– Arianna (Love in the Afternoon) (1957)
– Testimone d’accusa (Witness for the Prosecution) (1957)
– A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot) (1959)
– L’appartamento (The Apartment) (1960)
– Uno, due, tre! (One, Two, Three) (1961)
– Irma la dolce (Irma La Douce) (1963)
– Baciami, stupido (Kiss Me, Stupid) (1964)
– Non per soldi… ma per denaro (The Fortune Cookie) (1966)
– La vita privata di Sherlock Holmes (The Private Life of Sherlock Holmes) (1970)
– Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (Avanti!) (1972)
– Prima pagina (The Front Page) (1974)
– Fedora (1978)
– Buddy Buddy (1981)

Billy Wilder: curiosit�  e filmografia
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Fonte: IMDB

Premio Oscar