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Roma 2010: La Scuola è Finita – Recensione in Anteprima

La Scuola è Finita (Ita, 2010) di Valerio Jalongo; con Valeria Golino, Vincenzo Amato, Fulvio Forti, Antonella Ponziani, Marcello Mazzarella,Alfio Sorbello, Gianluca Belardi, Paola Pace, Silli Togni, Gea Martire, Marina Biondi, Vittoria Piancastelli, Erika Urban, Sergio Meogrossi, Paolo Giovannucci, Marco Zangardi, Anna Pititto, Cecilia Broggini, Roberta Fossile, Luciano de LucaPrimo film italiano in Concorso, La

pubblicato 29 Ottobre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 18:52

La Scuola è Finita (Ita, 2010) di Valerio Jalongo; con Valeria Golino, Vincenzo Amato, Fulvio Forti, Antonella Ponziani, Marcello Mazzarella,Alfio Sorbello, Gianluca Belardi, Paola Pace, Silli Togni, Gea Martire, Marina Biondi, Vittoria Piancastelli, Erika Urban, Sergio Meogrossi, Paolo Giovannucci, Marco Zangardi, Anna Pititto, Cecilia Broggini, Roberta Fossile, Luciano de Luca

Primo film italiano in Concorso, La Scuola è Finita si è finalmente fatto vedere alla folta platea di giornalisti del Festival Internazionale del Film di Roma, o almeno a quelli riusciti in qualche modo a trovare la Sala Alitalia, tra le decine di poliziotti schierati e i tantissimi manifestanti che ieri sera hanno pacificamente occupato l’Auditorium tirato su da Renzo Piano.

Diretto da Valerio Jalongo, docente nella vita di tutti i giorni e da 7 anni assente dal grande schermo, La Scuola è Finita alterna pregi a difetti, mostrandosi come un film indubbiamente attuale, impegnato e sulla carta interessante, ma imperfetto. In un’Italia che quotidianamente scende in strada per difendere ciò che ne rimane della scuola pubblica, la pellicola di Jalongo ne da’ un quadro avvilente e sconfortante, in una periferia romana da brividi…

Istituto Pestalozzi, Roma. Una scuola pubblica come tante, dove alunni e professori condividono la stessa noia e lo stesso sfinimento. Alex Donadei li distribuisce a pagamento in pasticche colorate, durante la ricreazione. Daria Quarenghi, grazie al suo Centro d’ascolto, lo fa impegnandosi in prima persona, provando con forza a salvare il ragazzo, con l’inusuale professor Talarico che tenta di far nascere in lui la passione per la musica. Peccato che anche loro stiano vivendo un particolare momento, infelice e conflittuale, che influenzerà il rapporto con Alex, attraverso una stupida quanto nociva competizione per far propria la sua attenzione, tanto da uscire dai binari della normalità, ed entrare in quelli pericolosi dei media di oggi, assetati di scandali…

Diviso in capitoli, perennemente musicato e diretto con una freschezza e una vitalità che conquista, perché inattesa, La Scuola è Finita riesce comunque a non convincere del tutto per via di uno script che esagera nel mettere troppa carne al fuoco, descrivendo storie e costruendo personaggi forzatamente eccessivi. La scuola portata in sala da Jalongo non è fantascienza, ma pura realtà. E’ uno dei tanti istituti che popolano le periferie romane. Fatiscente, con aule sporche, porte sfasciate, muri imbrattati, studenti che spacciano e che si drogano in bagno e con i narcotici che periodicamente passano tra i banchi per i controlli di turno, con tanto di cane lupo al guinzaglio. Una scuola che cade a pezzi, metafora di un’istruzione sempre più attaccata dagli ultimi Governi, colpevoli di tagliare anno dopo anno fondi su fondi, ammazzando così indirettamente il futuro dell’intero paese, ora malamente educato.

Se Valeria Golino e il giovanissimo Fulvio Forti convincono, Vincenzo Amato arranca dinanzi ad un professore ‘esagerato’, che occupa insieme ai suoi alunni, suona la chitarra in classe e pippa MDMA con uno studente. Forzatamente attuale, il finale prova a dare mazzate anche al mondo dei media di oggi, pronti a criminalizzare chiunque pur di cavalcare la notizia acchiappa audience, finendo così per diventare ancora meno credibile, visto l’evolversi degli eventi.

A Valerio Jalongo va dato il merito di essere riuscito a rappresentare uno spaccato di oggi, che vede tanti studenti, annoiati, abbandonati dallo Stato, drogati dalla tv e dalla Playstation e privi di qualsiasi stimolo, affiancati da docenti che hanno perso per strada la propria ‘vocazione’, insegnando con fatica e ‘noia’, perché privati dei mezzi elementari, e necessari, per riuscire a farlo. Un tentativo apprezzabile, ma non eccelso, tra inutili divisioni in capitoli e ragazzi che si buttano dal 5° piano senza farsi un graffio, solo perché sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Uscita in Sala: 12 novembre
Qui il trailer italiano
Voto Federico: 6

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