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Roma 2010: Porco Rosso conquista il Festival del Cinema

Una Sala Alitalia gremita fino all’ultimo posto disponibile, per una prima nazionale di un film del… 1992. Porco Rosso arriva finalmente nei cinema italiani, grazie alla Lucky Red, che lo distrubuirà nelle sale nostrane il prossimo 12 novembre. Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma all’interno di una straordinariamente ricca ‘retrospettiva Ghibli’, il film

pubblicato 30 Ottobre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 18:47

Una Sala Alitalia gremita fino all’ultimo posto disponibile, per una prima nazionale di un film del… 1992. Porco Rosso arriva finalmente nei cinema italiani, grazie alla Lucky Red, che lo distrubuirà nelle sale nostrane il prossimo 12 novembre. Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma all’interno di una straordinariamente ricca ‘retrospettiva Ghibli’, il film si è così fatto vedere ‘doppiato’, ricevendo un fiume di applausi a fine proiezione.

Realizzato quasi subito dopo Totoro e poco prima della Principessa Mononoke, Porco Rosso, che avrà presto un clamoroso sequel, solo apparentemente si differenzia dai classici di Hayao Miyazaki. Non siamo in Asia ma in Italia, e non ci sono creature fantastiche, se non lui, Porco Rosso, ora terrore dei pirati del Mare Adriatico ma una volta autentico eroe dell’aviazione italiana, dalle sembianze umane ma trasformatosi misteriosamente in porco, anarchico, solitario e fiero di essere aviatore perché “un porco che non vola è solo un porco“.

Portandoci a spasso nel tempo, siamo infatti nell’Italia mussoliniana, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, Hayao Miyazaki disegna i tratti di un personaggio straordinario, orgoglioso di essere quello che è, perché “meglio porco che fascista“, partorito inizialmente come protagonista di una pubblicità per una compagnia aerea nipponica ma con l’aumentare delle tavole diventato lungometraggio animato. E per fortuna, potremmo aggiungere, visto che ci troviamo davanti all”ennesimo capolavoro di uno dei padri dell’animazione, non tanto nipponica quanto mondiale, magico come tutti gli altri e impreziosito da un finale ‘misterioso’ che lo rende ancor più unico, tanto da concedersi un clamoroso sequel nei prossimi anni. Ma prima di allora, e per la prima volta, godiamoci pure questo indimenticato e indimenticabile primo capitolo.

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