Home Festival di Venezia Roma 2010: quando il cinema incontra la televisione con Boardwalk Empire

Roma 2010: quando il cinema incontra la televisione con Boardwalk Empire

18 milioni di dollari per realizzare solo la puntata pilota, 12 episodi dal costo complessivo di 60 milioni di dollari, un cast sontuoso e due produttori di eccezione, ovvero Mark Wahlberg e Martin Scorsese, regista della prima straordinaria puntata. Mattinata inusuale al Festival Internazionale del Film di Roma, con la ‘fiction tv’ che incontra il

pubblicato 3 Novembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 18:41

18 milioni di dollari per realizzare solo la puntata pilota, 12 episodi dal costo complessivo di 60 milioni di dollari, un cast sontuoso e due produttori di eccezione, ovvero Mark Wahlberg e Martin Scorsese, regista della prima straordinaria puntata. Mattinata inusuale al Festival Internazionale del Film di Roma, con la ‘fiction tv’ che incontra il cinema grazie a Boardwalk Empire , serie tv targata HBO ideata da Terence Winter, vincitore di 4 Emmy per I Soprano. Ambientata negli anni 20, ad Atlantic City, la serie trae ispirazione dal romanzo Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, portandoci nel pieno del Proibizionismo, in un’America violenta e maledettamente corrotta.

Pane quotidiano per Martin Scorsese, non solo produttore ma anche regista della puntata pilota, proiettata in anteprima nazionale al Festival romano, aspettando l’arrivo televisivo su SkyCinema 1 a partire da Gennaio 2011. Arrivata al 7° episodio negli States, la serie conferma il fantastico momento creativo della tv americana, autrice di gioielli sempre meno ‘televisivi’ e sempre più ‘cinematografici’, per due realtà che si incontrano e si fondano, grazie alla regia di un genio come Scorsese e ai volti di attori dal calibro di Steve Buscemi, politico corrotto e ipocrita, Michael Pitt, giovane spietato veterano della prima guerra mondiale e pronto a tutto pur di arricchirsi nel minor tempo possibile, Michael Shannon, agente dell’Fbi e nemico giurato di Buscemi, e altre facce meno illustri ma straordinariamente in parte, come Stephen Graham, giovane Al Capone, Vincent Piazza, ovvero Lucky Luciano, Frank Crudele e Micahel Stuhlbarg.

Scenograficamente sontuoso, con la spettacolare promenade di Atlantic City praticamente ricostruita, e con un’attenzione maniacale nel ricreare un’epoca attendibile, Scorsese si concede il lusso di una puntata pilota che lo riporta come per magia ai suoi amati ed indimenticati gangster movie, in un paese in cui ‘l’American Dream’ è alla portata di tutti, a qualunque costo. Imperdibile.

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