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The Descent – Discesa nelle tenebre

THE DESCENT di Neil Marshall; con MyAnna Buring, Craig Conway, Natalie Jackson Mendoza, Molly Kayll, Stephen Lamb, Shauna Macdonald.Non è quel film bellissimo e imperdibile che si è detto, ma è un onesto film horror che piacerà ai fan del genere. All’inizio ero anche un po’ perplesso, perchè non prometteva moltissimo (in mezz’ora non solo

5 Agosto 2006 17:56


THE DESCENT
di Neil Marshall; con MyAnna Buring, Craig Conway, Natalie Jackson Mendoza, Molly Kayll, Stephen Lamb, Shauna Macdonald.

Non è quel film bellissimo e imperdibile che si è detto, ma è un onesto film horror che piacerà ai fan del genere. All’inizio ero anche un po’ perplesso, perchè non prometteva moltissimo (in mezz’ora non solo non succede nulla, ma ciò che ci viene mostrato è abbastanza inutile) e mi sarei aspettato chissà quale scempiaggine. E invece The Descent è onesto e girato anche molto bene, escludendo quella prima mezz’ora di cui ancora mi chiedo l’utilità (per dare psicologia ai personaggi? Per dare psicologia alla protagonista che ha subìto due gravi perdite? Ma su, che tanto in questo horror i personaggi sono solo delle pedine, ed il bello è soprattutto questo!). Sei amiche, sei donne, sei speleologhe: decidono di inoltrarsi in una profondissima grotta per evocare i bei tempi. Detto e fatto, finiranno molto male, perchè nel profondo delle tenebre non sono sole. Il film dura poco, e da quaranta minuti in poi tutto diventa vertiginoso: tensione altissima, tantissimi sobbalzi sulla sedia (ovviamente anche grazie ad un sonoro da paura in pieno stile horror anni ’80), splatter e gore, e scene e sequenze girate davvero come si deve, alla facciaccia di un’Alta tensione qualunque. Era forse questo l’horror che volevamo in questi tempi, non solo sangue a litri (e qui non c’è solo quello: estremamente raccapricciante la scena in cui una delle ragazze si rompe una gamba e un osso le esce fuori…) ma anche intelligenza e sapienza cinematografica. Certo, nulla di eclatante e per cui urlare al miracolo -forse-, soprattutto perchè quella prima parte non c’azzecca, ma ci si spaventa e volentieri. E tra sangue che sprizza ovunque, cunicoli strettissimi, buio quasi perenne e colori a volte eccessivi (ottima la fotografia) e delle creature disegnate benissimo e che fanno davvero paura la serata si passa senza alcun tipo di problema. Da vedere.