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Alabama Monroe – Una storia d’amore: Recensione in Anteprima

Candidato agli Oscar come miglior film straniero ed unico reale concorrente de La Grande Bellezza, arriva finalmente nei cinema d’Italia il belga Alabama Monroe – Una storia d’amore

pubblicato 23 Aprile 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:22

E’ stato l’unico film a contendere ‘seriamente’ il Premio Oscar straniero al nostro Paolo Sorrentino. In Belgio ci credevano a tal punto dall’aver investito un paio di milioni di dollari solo sulla ‘promozione’ dell’opera tra i membri dell’Academy. D’altronde The Broken Circle Breakdown, in arrivo in Italia con lo spoileroso titolo Alabama Monroe – Una storia d’amore, ha vinto un Cesar, battendo proprio La Grande Bellezza, un Satellite Award e un European Film Award, andato alla meravigliosa attrice Veerle Baetens, oltre a due riconoscimenti al Tribeca Film Festival e al Festival di Berlino.

Una pellicola nata da un’opera teatrale dello stesso mostruoso protagonista Johan Heldenbergh, qui giustamente mattatore di un titolo diretto con maestria dal talentuoso e sorprendente Felix Van Groeningen, 37enne regista che ha con coraggio trattato temi solo all’apparenza tanto differenti. Walk the line che incrocia La guerra è dichiarata, potremmo dire, nel pennellare la storia d’amore di Elise e Didier, coppia travolte dalla passione che esplode al ritmo della musica bluegrass. Tatuatrice lei, innamorato dell’America e del ‘country’ lui, Elise e Didier sono diversi eppure indivisibili, fino a quando la malattia dell’unica figlia Maybelle stravolgerà la vita di entrambi. Una dura verità che li porterà a reagire in maniera opposta, abbracciando scienza e religione, scetticismo e superstizione.

Una chitarra acustica, il banjo, il mandolino, il violino e il contrabbasso. 5 strumenti a corda per musicare i sentimenti di una coppia nell’arco di un decennio. Dal primo folgorante incontro alla dolorosa evoluzione legata ad un beffardo destino, attraversando momenti di gioia e confusione emotiva, di musica e passione, di speranza e frustrazione. Alternando in cabina di montaggio momenti diversi, che oscillano tra presente e passato, tra fine ed inizio, Van Groeningen e il montatore Nico Leunen hanno avuto la capacità di incuriosire ed affamare il vorace e colpito spettatore, cullato da una meravigliosa colonna sonora country e dall’incredibile voce dei suoi due protagonisti, Veerle Baetens e Johan Heldenbergh, talmente bravi ed emotivamente travolgenti da lasciare basiti.

Vita, morte, nascita, paternità, maternità, perdono. Tutto è straordinariamente soppesato in Alabama Monroe, che punta il dito contro quei Paesi che negli ultimi anni hanno ‘frenato’ la scienza per motivi puramente religiosi. L’America tanto amata dal protagonista, perché Terra in cui poter risorgere e dar vita ai propri sogni, è l’America colpita a morte dell’11 settembre, l’America tranquillizzata dal Presidente George W. Bush la notte stessa degli attentati, quello stesso Presidente che nel 2006 pose un macigno sulla legge per rendere piu’ semplice la ricerca sulle cellule staminali embrionali.

La malattia che si fa strada in una vita apparentemente pregna di gioia e soddisfazioni, e in un Belgio in cui tutto ciò viene visto con occhi diversi e distanti, tanto da sposare con serenità persino l’eutanasia. Un Belgio ‘country’ che Van Groeningen e il direttore della fotografia Ruben Impens hanno disegnato con colori caldi e ammalianti, dando vita ad un melodramma struggente ed incredibilmente umano, segnato dalla spaventosa bravura dei due strabordanti protagonisti, capaci di trasmettere amore, passione, rabbia e dolore con un solo sguardo.

Un film ‘piccolo’ ma dalla potenza roboante, segnato da un finale straordinario nella sua festosa crudeltà e praticamente privo di difetti perché tecnicamente ineccepibile, ambientato in Belgio eppure figlio del ‘mondo’, in quanto universale nel raccontare una storia d’amore travolgente e all’apparenza atipica, ma in realtà comune ai quattro angoli del Globo nel suo essere drammaticamente ‘quotidiana’. Un amore che si sgretola dinanzi all’accettazione del dolore, tra accuse reciproche e gratuite cattiverie, ovvie figlie di un passato che non potrà mai tornare, perché segnato da un maledetto presente a cui nessuno può porre rimedio. Commovente ma a tratti persino divertente, musicale e spiazzante, perché mai timoroso di andare fino in fondo, The Broken Circle Breakdown solca la pelle dello spettatore come se fosse uno dei tanti tattoo della bellissima Elise, per poi pizzicare l’epidermide e tramutarsi in trascinante melodia, in grado di arrivare con forza e merito dritta al cuore.

Voto di Federico: 8.5

Alabama Monroe – Una storia d’amore (The Broken Circle Breakdown, 2013, Belgio) di Felix Van Groeningen; con Veerle Baetens, Johan Heldenbergh, Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Nils De Caster, Robbie Cleiren, Bert Huysentruyt, Jan Bijvoet, Blanka Heirman – uscita giovedì 8 maggio 2014.