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Planes 2 – Missione Antincendio: Recensione in Anteprima

Dalle gare ad alta quota alle vite da salvare. Missione Antincendio per il protagonista di Planes 2

pubblicato 17 Luglio 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 23:58

Uscito nei cinema d’America poco meno di un anno fa, Planes venne dal sottoscritto serenamente definito ‘inutile’, in quanto non solo spin-off ma autentico copia-e-incolla di Cars, titolo qualitativamente parlando già poco fortunato della Pixar. E invece la pellicola Disney sbancò i botteghini di mezzo mondo, incassando la bellezza di 219,788,712 dollari dopo esserne costati appena 50. Un prodotto platealmente pensato per l’home-video, poi a sorpresa lanciato in sala e diventato una miniera d’oro, ricco merchandising escluso.

Anche per questo motivo la major si è tappata le orecchie, se n’è fregata delle feroci critiche ricevute ed ha coraggiosamente pianificato l’incredibile sequel, Planes 2 – Missione Antincendio, in uscita oggi nei cinema Usa e a fine agosto in quelli nostrani.

Ebbene le sonore e meritate pernacchie di 12 mesi fa devono aver comunque fatto breccia tra sceneggiatori e produttori Disney, visto il risultato ottenuto. Planes 2 è infatti nettamente superiore al primo scialbo episodio, tanto nei contenuti quanto nei personaggi e nell’azione messa in scena, a tratti spettacolare e dal punto di vista animato convincente. Dusty, un anno fa diventato campione del mondo di velocità dopo aver passato un’intera esistenza a concimare la terra, è ormai celebre ed ammirato, se non fosse per il suo piccolo motore ammaccato e ‘ammalato’, tanto da comprometterne la carriera.

Anche per questo motivo, e soprattutto per aiutare degli amici in difficoltà, Dusty prova a reagire diventando ‘altro’, ovvero un aereo spegni-incendi, andando incontro ad un duro addestramento che lo vedrà conoscere nuovi compagni d’avventura. Vedi il brusco elicottero Blade Ranger, un tempo star tv con la serie ChOps (parodia di CHiPs); lo spiritato super scooper Lil’ Dipper; l’elicottero per il sollevamento di carichi pesanti Windlifter, vero e proprio indiano d’America; l’ex trasporto militare Cabbie, panciuta e ovviamente da lui affascinata; e un vivace gruppo di coraggiosi veicoli da fuoristrada conosciuti come i Smokejumpers. Al loro fianco, sfidando i propri limiti, reagendo agli inconvenienti del destino e rischiando la propria vita per salvare quelle altrui, Dusty diverrà finalmente ‘eroe’ a tutti gli effetti.

Un calciatore che si spezza una gamba, un pilota che perde la vista da un occhio, un nuotatore che si rompe il braccio. La classica storia dello ‘sportivo ferito’ che di punto in bianco deve guardare in faccia alla realtà per decidere cosa fare della propria esistenza. Questo lo spunto di fondo venuto in mente a Roberts Gannaway, regista e sceneggiatore di un sequel che ha il merito di abbandonare i toni eccessivamente infantili del 2013 per ‘maturare’, sotto tutti i punti di vista.

Meno gag e battute idiote, personaggi simpatici e comici ma con accenni demenziali, personaggi secondari più incisivi e un’azione che dal punto di vista registico vola alto, grazie a soggettive spettacolari e sontuose scenografie, che di fatto ‘riproducono’ parchi nazionali americani come Yellowstone e Yosemite. Qui, tra alberi secolari e gigantesche montagne di roccia, il fuoco finirà per dominare l’intera seconda parte, con Gannaway abile a portarci tra le fiamme e le nubi accecanti, tra i detriti e la devastazione della Natura. Tutto questo con un messaggio tipicamente ‘disneyano’ che si fa strada, perché tutti noi possiamo andare incontro ad una seconda chance, ad una nuova possibilità che ci aiuti ad archiviare il passato e a proseguire il nostro cammino. Infortunato e senza un concreto futuro, Dusty avrà infatti la forza di rialzarsi e reinventarsi.

Dimenticare Planes e provare a voltare pagina non era facile, va detto, perché la nomea di ‘robaccia’ si era ormai incollata alle ali di questi velivoli, eppure la Disney è riuscita nell’impresa in meno di un anno, pianificando e progettando un sequel praticamente a tempo di record. Tolta la divisa da ‘divo’, il piccolo Dusty scoprirà sulla propria carrozzeria cosa significhi diventare ‘eroico’, attraverso un voluto omaggio a quelle figure che ancora oggi vengono etichettate come gli ‘angeli dell’11 settembre’. I pompieri che quotidianamente sfidano la forza dirompente del fuoco per salvare perfetti sconosciuti, mettendo giorno dopo giorno in gioco la propria vita.

Tra un inedito ed esilarante personaggio e l’altro, vedi il meraviglioso indiano Vento di Tuono, il dolce vecchietto Mayday, il saltatore urlatore e gli anziani innamorati Harvey e Winnie, Gannaway ha sfruttato appieno le potenzialità della terza dimensione, qui abbinata a scene di travolgente azione aerea ben coreografata. Lo sviluppo degli eventi, neanche a dirlo, si concederà ben poche sorprese, tanto da rientrare in una trama a grandezza di bimbo che finirà per svilupparsi in meno di 80 minuti, ma la crescita rispetto a 12 mesi fa è stata inequivocabile e netta, anche se la sensazione di ‘prodotto nato solo e soltanto per far cassa tra merchandising e box office‘ è sinceramente rimasta. Ma anche questa è la Disney, praticamente da sempre. Quindi perché fingere sorpresa?

Voto di Federico: 6+

Planes 2 – Missione Antincendio (Usa, animazione, 2014, Planes: Fire and Rescue) di Roberts Gannaway; con Julie Bowen, Ed Harris, Stacy Keach, Dane Cook, Wes Studi, Regina King, Gabriel Iglesias, Jerry Stiller, John Michael Higgins, Kari Wahlgren, Fred Willard, Anne Meara, Erik Estrada, Corri English – uscita mercoledì 28 agosto 2014.