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Roma 2014 – Doraemon 3D: Recensione in Anteprima

80 anni dopo la nascita del suo autore, Doraemon arriva al cinema con il primo lungometraggio 3D.

pubblicato 19 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:15

Nato 45 anni fa sotto forma di manga e dalla mente di Fujiko F. Fujio, Doraemon è diventata una celebrità internazionale grazie alle 3 serie anime che hanno cresciuto intere generazioni, realizzate rispettivamente nel 1973, nel 1979 e nel 2005. Arrivato in Italia negli anni ’80 per merito delle tv locali che hanno bombardato i più piccoli con decine di meravigliosi episodi, il Gatto Spaziale ha trovato proprio nel Bel Paese una sorta di ‘seconda casa’.

Al di fuori del Giappone, infatti, è proprio l’Italia che ha dato maggiori soddisfazioni a Doraemon, il prossimo 6 novembre nei cinema nostrani con un lungometraggio 3D, realizzato per festeggiare gli 80 anni della nascita del suo autore, morto nel 1996, ed oggi presentato al Festival Internazionale del Film di Roma.

Campione d’incassi in patria con oltre 60 milioni di dollari d’incasso, il film diretto da Takashi Yamazachi e Ryûichi Yagi ha quindi ridato vita ad un personaggio leggendario, che nel corso degli ultimi decenni è diventato videogioco e merchandising, fino alla definizione di ‘eroe asiatico’ attribuitagli nel 2000. Nato essenzialmente per mostrarsi ai più piccoli e per farsi ricordare dai più grandi, Doraemon – Il Film è tornato alle origini del gatto spaziale, in realtà robot venuto dal futuro per aiutare il pigro Nobita a raggiungere la felicità. I più nostalgici, vuoi o non vuoi, non potranno far altro che storcere il naso dinanzi all’animazione in CG, perché la magia della matita e dei disegni a mano dei primi anime è di fatto impareggiabile. Questo perché la produzione non è stata in grado di dar vita ad un’animazione in computer grafica anche semplicemente accettabile con gli standard qualitativi di oggi. Enormi i problemi legati ai lineamenti degli umani, in evidente difficoltà nel dover interagire con il riuscito Doraemon e con gli sfondi più che accettabili, perché realizzati prima in miniatura e solo dopo ‘animati’. Sulla terza dimensione, purtroppo, nulla da dire a causa della proiezione in 2D che è andata in scena al Festival capitolino.

La trama del film vede un pro-pro-pro nipote di Nobita arrivare dal futuro con il suo gatto spaziale nella cameretta del piccolo Nobita, 10 anni appena. A causa della sua indolente pigrizia il domani del bambino sarà costellato di insuccessi. Ecco perché il Nobita ‘adulto’ affida Doraemon al Nobita delle scuole elementari. Una sorta di soccorso, di fratello maggiore che lo aiuti a difendersi dai bulli Gian e Suneo, a diventare uno studente modello e soprattutto a conquistare il cuore dell’amata Shizuka. Per riuscire nell’impresa, come tutti i fan dell’anime sapranno, Doraemon farà uso dei mitologici ‘chiusky’, che andranno dall’elica Kopter che permette a chiunque la indossi di volare alla Dokodemo porta, passando per il pane memorizzante, il mantello dell’invisibilità, il presasicura, lo spray fissa nuvole, il cova amore, il direttibuco, la borsa cercatutto e il panno del tempo. Proprio il tempo, vuoi o non vuoi, avrà una presenza fondamentale all’interno della storia, con Nobita e il suo Gattone pronti a viaggiare avanti e indietro negli anni, incrociando presente e futuro, in una sorta di cronologica rappresenzazione del loro ‘rapporto di coppia’. Dal primo incontro alla separazione finale, con annesso pianto reciproco e svolta a seguire.

Dalla ricerca dell’amore (con allucinante sogno matrimoniale per un bambino di 10 anni) al valore principe dell’amicizia, veicolando messaggi che vanno dal ‘tutto è possibile basta volerlo‘ (e senza l’aiuto dei chiusky) al ‘fatti sempre rispettare e mai mettere i piedi in testa‘. Concetti immancabili per un cartoon indirizzato ad un pubblico infantile, anche se inevitabilmente legato a generazioni passate che difficilmente potranno essere soddisfatte di questa versione ‘moderna’ del gatto robot. Graficamente troppo difettosa rispetto all’animazione quasi perfetta di questi anni formato Pixar, Dreamworks&Co. per essere con tanta semplicità digerita.

Voto di Federico: 5
Doraemon 3D (animazione, 2014, Giappone) di Takashi Yamazachi, Ryûichi Yagi – uscita giovedì 6 novembre 2014.

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