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Interstellar: Christopher Nolan risponde alle critiche sulla parte scientifica del suo film

Christopher Nolan parla della scienza dietro al suo ‘Interstellar’.

pubblicato 12 Novembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 20:36

Interstellar ha attirato reazioni contrastanti da parte della critica e del pubblico, il film ha causato una certa confusione tra gli spettatori e una delle domande che molte persone si fanno sul film è quanto scienza reale vi sia in esso. Quanto è fatti e quanto è finzione?

Parlando con The Daily Beast, il regista Christopher Nolan ha voluto affrontare alcune delle critiche di stampo scientifico rivolte al suo film.

L’astrofisico Neil deGrasse Tyson ha già discusso la questione a lungo, lodando la scienza presentata nel film e Nolan stesso non sembra infastidito da problemi che chiunque altro si sarebbe trovato di fronte alla necessità richiesta da una narrazione di stampo cinematografico, sottolineando che molto di quello che ha deciso di mostrare è “speculazione”. Ha però aggiunto che ha voluto che la scienza nel film fosse percepita come reale e per questo ha invitato il fisico Kip Thorne a bordo come consulente e produttore esecutivo.

Nolan spiega la sua posizione:

I miei film sono sempre legati a standard stranamente elevati perché sollevano problemi che non sono presenti nei lavori degli altri registi, il che mi va bene. Le persone spesso accusano i miei film di avere buchi di trama e sono molto consapevole di ciò nei miei film e molto consapevole quando la gente li individua, ma su quali sono stati alcuni dei problemi scientifici che la gente aveva con il film? Questo è dominio di Kip.

Nolan ha consigliato per chi volesse approfondire di leggere il libro “The science of interstellar” di Kip Thorne dove il fisico spiega tutte le teorie scientifiche utilizzate nella sceneggiatura.

Dopo l’uscita del film ci sono stati un sacco di tweet istintivi di persone che hanno visto il film solo una volta e che hanno preso per oro colato qualunque ipotesi scientifica vista su schermo, quindi oltre ad una doverosa seconda visione la questione andrebbe approfondita con letture adeguate, ma è anche vero che se c’è stata qualche risibile speculazione scientifica su Avatar che era un fantasy e di scientifico aveva davvero poco, ci sembra naturale che un film di spessore pseudo-scientifico come quello di Nolan abbia attirato qualche inevitabile mal di pancia.

Se volete approfondire vi segnaliamo la recensione del film, la colonna sonora ufficiale e uno speciale sui viaggi interstellari al cinema.