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Zootropolis: Recensione in Anteprima del nuovo cartoon Disney

Animali antropomorfi splendidi protagonisti nel delizioso Zootropolis, 55esimo classico Disney dal 18 febbraio in sala.

pubblicato 13 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 09:03

Vinti due Oscar nel corso degli ultimi 3 anni grazie a Frozen e Big Hero 6, l’animazione Disney torna al cinema con Zootropolis, cartoon diretto a sei mani da Jared Bush, Byron Howard (Rapunzel – L’Intreccio della Torre, Bolt) e Rich Moore (Ralph Spaccatutto, I Simpson – Il Film). 55esimo classico Disney, Zootropolis è il 3° titolo dell’infinita lista animata della casa di Topolino ad avere animali antropomorfi come protagonisti e senza alcun tipo di umano al suo interno, dopo Robin Hood (1973) e Chicken Little (2005).

Animali come persone, in sostanza, all’interno di un mondo che è esattamente come quello in cui viviamo, se non fosse per la ‘natura di chi abita Zootropolis, gigantesca città composta da quartieri che celebrano culture differenti. L’elegante Piazza Sahara è abitata dagli animali del deserto; Tundratown ospita gli orsi polari e gli alci; il caldo e umido Distretto di Foresta Pluviale è simile a una foresta pluviale; a Little Rodentia vivono i roditori più piccoli, mentre Tana dei conigli è abitata da milioni di tenerissimi coniglietti. C’è poi la Savana Centrale, vero e proprio crocevia nel quale i mammiferi provenienti da qualsiasi ambiente naturale vivono insieme, magico luogo in cui non importa cosa sei, se gigantesco predatore o piccolissima preda, perché qui puoi diventare qualsiasi cosa tu voglia. O almeno questo è quel che hanno sempre raccontato alla coniglietta Judy Hopps, riuscita a realizzare il sogno di una vita: quello di diventare la prima storica coniglietta poliziotta, evento mai verificatosi prima, essendo il corpo di polizia storicamente composto da animali grandi e grossi come elefanti, rinoceronti, bisonti ed ippopotami.

Vero e proprio poliziesco animato, il 3° della Disney dopo Basil l’investigatopo e Bianca e Bernie nella terra dei canguri, Zootropolis conferma la ritrovata creatività che ha riportato la Disney a sfornare piccoli gioielli. Come se l’acquisizione della Pixar avesse ‘contagiato’ anche gli animatori e i produttori della ‘casa madre’, in questo caso riusciti a realizzare un lungometraggio animato pregno di trovate e dalla sottotrama tutt’altro che casuale. Perché il rimando al nostro mondo, ancora oggi razzista e violento, è lampante, con quella divisione tra predatori e prede che ovviamente riporta alla mai archiviata divisione tra bianchi e neri, tra ‘noi’ e gli ‘altri’, tra ‘maggioranza’ e ‘minoranze’.

Tele-cinecitazionista per gli spettatori più grandi (da Il Padrino a Breaking Bad), Zootropolis gode di un’animazione di fatto perfetta, qui impreziosita da idee geniali (vedi l’iPhone con la carota morsicata al posto della mela) e sketch straordinariamente esilaranti (il bradipo Flash è già cult), per poi concedere ai più piccoli una chiave di lettura tipicamente Disney: perché ‘i sogni son desideri’, cantava Cenerentola, compresi quelli più apparentemente assurdi e ‘fisicamente’ impossibili, qui resi concreti dalla forza di volontà di una coniglietta tutto pepe che prende a sportellate gli stereotipi, tramutando proprio quei desideri in realtà. Dopo Robin Hood torna anche la volpe negli abiti del (co)protagonista Nick, in questo caso geneticamente furba, truffaldina e bugiarda ma dal cuore d’oro, a cui affiancare Lionheart, sindaco di Zootropolis doppiato da Massimo Lopez; Yax, il bovino illuminato e pacifico doppiato da Paolo Ruffini; il già nominato Flash, il bradipo più “veloce” all’interno del Dipartimento dei veicoli mammiferi doppiato da Nicola Savino; Finnick, la volpe fennec complice di Nick Wilde doppiata da Diego Abatantuono; Fru Fru, la figlia di Mr. Big, il più pericoloso boss criminale di Tundratown doppiato da Leo Gullotta, interpretata da Teresa Mannino, e tanti altri spassosi animali dai comportamenti umani e dalla passione per una gazella popstar, doppiata da Shakira, voce della canzone originale “Try Everything”.

Alle musiche Michael Giacchino, premio Oscar per la colonna sonora di Up e da tempo ‘compositore Pixar’, per un film solo apparentemente di intrattenimento ‘adolescenziale’. Perché in Zootropolis è la nostra società tutta a specchiarsi, nel suo essere dannatamente giungla moderna, tanto animale nella divisione dei ruoli per razza, sesso e religione quanto umana nell’abbattimento di quelle stesse barriere, una volta scovate e finalmente illuminate in tutta la loro pericolosità.

[rating title=”Voto di Federico” value=”7.5″ layout=”left”]

Zootropolis (Usa, animazione, 2016) di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush; con Massimo Lopez, Paolo Ruffini, Nicola Savino, Frank Matano, Diego Abatantuono, Teresa Mannino, Leo Gullotta – Jason Bateman, Ginnifer Goodwin, Shakira, Alan Tudyk, Katie Lowes, Idris Elba, J. K. Simmons, Nate Torrence, Jenny Slate, Bonnie Hunt, Tommy ‘Tiny’ Lister, Octavia Spencer, John Di Maggio, Tommy Chong, Raymond S. Persi, Jesse Corti, Don Lake, Peter Mansbridge – uscita giovedì 18 febbraio 2016.

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