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Ni no Kuni, annunciato l’anime tratto dal videogioco

In maniera se vogliamo insolita, l’anime tratto da un videogioco a cui ha lavorato anche Studio Ghibli non sarà prodotto da quest’ultimo. Warner Bros. Japan e Level-5 annunciano la lavorazione e l’uscita del film di Ni no Kuni

pubblicato 9 Febbraio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 21:16

Pressoché dal nulla, almeno per noi, viene fuori quella che è più di una semplice indiscrezione: in estate uscirà infatti in Giappone il film d’animazione tratto da Ni no Kuni, saga che fino a questo momento consta di due capitoli, alla quale ha contribuito pure lo Studio Ghibli.

A confermare il tutto sono stati Warner Bros. Japan e Level-5, quest’ultimo sviluppatore del gioco, che si avvarranno dello studio OLM per portare sul grande schermo un titolo nato da principio per essere trasposto, a tal punto i due mondi, quello dell’animazione e quello dei videogiochi, si toccavano giù in premessa.

È peraltro interessante apprendere chi c’è dietro nello specifico. Anzitutto Yoshiyuki Momose in qualità di regista; Momose è un collaboratore storico tanto di Hayao Miyazaki che di Isao Takahata, finora attivo per lo più in ambito seriale. Di Akihiro Hino, storico game designer nonché fondatore e CEO di Level-5, la direzione generale del progetto, oltre che soggetto e sceneggiatura. Per chiudere, Joe Hisaishi a curare le musiche (qui basta il nome).

Di seguito trovate la sinossi, mentre a questo indirizzo numerose immagini e dettagli sui protagonisti.

A seguito di che ha coinvolto una sua cara amica d’infanzia (Kotona), Yuu ed il suo miglior amico Haru si trovano a viaggiare avanti e indietro tra due dimensioni, diverse ma parallele al mondo reale. In ciascuno mondo la vita di Kotona è contemporaneamente messa a repentaglio, al che i tre amici saranno chiamati a prendere una «decisione definitiva».

Sebbene alcuni potrebbero dirsi almeno un po’ contrariati dal fatto che non sia Studio Ghibli in persona ad occuparsi del progetto, si tratta comunque di qualcosa di decisamente interessante, che peraltro matura a fronte di una collaborazione piuttosto stretta tra la software house e la storica casa di produzione fondata da Miyazaki e Takahata. Noi vogliamo crederci.