Home Notizie Quentin Tarantino perde le staffe in tv: ma Django è da record negli Usa

Quentin Tarantino perde le staffe in tv: ma Django è da record negli Usa

Brutte risposte da parte di Quentin Tarantino ad un giornalista britannico

11 Gennaio 2013 21:52

Che la mancata candidatura agli Oscar come regista possa aver influito sull’umore di Quentin Tarantino? Probabile, a giudicare dalla sfuriata tv che lo ha visto protagonista. Intervistato da un giornalista britannico, che continuava a chiedere lumi sul contenuto violento di Django Unchained (qui da noi recensito in anteprima), Quentin ha perso le staffe.

«L’ho già spiegato almeno venti volte in passato e non ho intenzione di ripetermi solo perchè lei lo vuole, per sé, per il suo fottuto programma e per fare audience. Non vi cambia nulla se io parlo o meno di questo. Mi rifiuto di risponderle. Se qualcuno vuole una risposta la cerchi su Google, non ho cambiato di una virgola il mio pensiero in 20 anni. Non sono il suo schiavo e lei non è il mio padrone. Non può farmi ballare sulla musica che decide lei. Non sono una scimmietta addestrata. Non voglio parlare di quello di cui lei vuole che io parli. Non voglio discutere ancora una volta delle implicazioni della violenza, perchè ho già detto tutto quello che avevo da dire a riguardo».

Parole di fuoco, rigettate da Krishnan Guru-Murthy di Channel 4 News, ovviamente ‘pagato’ per fare domande. Anche, se non soprattutto, scomode. «Metto le tue chiappe a sedere e ti faccio stare zitto!», ha minacciato Quentin, in Inghilterra per lanciare Django, in realtà ‘straordinario’ al box office Usa. Candidato a ben 5 Premi Oscar, il film ha infatti raccolto 114,334,122 dollari sul suolo americano, diventando difatti il maggior incasso di sempre firmato Tarantino. Inglourious Basterds, uscito nel 2009, chiuse la propria corsa a quota 120,540,719 dollari. Un muro che dovrebbe cadere nella giornata di domani, tramutando Django nel terzo western dai maggiori incassi d’America. Meglio di lui solo Balla con i Lupi (184 milioni) e Il Grinta dei fratelli Coen (170). E allora perché dare di matto in tv per una banale e scontata domanda sulla violenza, quando fu la stessa Weinstein Company ad annullare la premiere del film dopo la strage del Connecticut?