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Stasera in tv su Rete 4: Shutter Island

Rete 4 stasera propone “Shutter Island”, thriller psicologico del 2010 basato sul romanzo “L’isola della paura” di Dennis Lehane, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Michelle Williams, Ben Kingsley e Max von Sydow.

pubblicato 10 Dicembre 2017 aggiornato 31 Luglio 2020 16:19

 

Cast e personaggi

Leonardo DiCaprio: Edward “Teddy” Daniels / Andrew Laeddis
Mark Ruffalo: Chuck Aule / Dr. Sheehan
Ben Kingsley: dott. John Cawley
Michelle Williams: Dolores Chanal
Emily Mortimer: Rachel Solando
Patricia Clarkson: dottoressa Rachel Solando
Max von Sydow: dott. Jeremiah Naehring
Jackie Earle Haley: George Noyce
Ted Levine: Warden
John Carroll Lynch: agente Warden McPherson
Elias Koteas: falso Andrew Laeddis
Robin Bartlett: Bridget Kearns
Christopher Denham: Peter Breene
Nellie Sciutto: infermiera
Joseph Sikora: Glen Miga
Curtiss Cook: Trey Washington
Joseph McKenna: Billings

Doppiatori italiani

Francesco Pezzulli: Edward “Teddy” Daniels / Andrew Laeddis
Fabio Boccanera: Chuck Aule / Dr. Sheehan
Dario Penne: dott. John Cawley
Chiara Colizzi: Dolores Chanal
Francesca Fiorentini Rachel Solando
Laura Romano: dottoressa Rachel Solando
Gianni Musy: dott. Jeremiah Naehring
Gaetano Varcasia: George Noyce
Angelo Maggi: Warden
Paolo Marchese: Agente Warden McPherson
Rodolfo Bianchi: falso Andrew Laeddis
Francesca Guadagno: Bridget Kearns
Nanni Baldini: Peter Breene
Laura Boccanera: infermiera
Alessandro Quarta: Glen Miga
Christian Iansante: Trey Washington
Franco Mannella: Billings

 

La trama

 

Siamo nel 1954, all’apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio, candidato a tre premi Oscar) e il suo  nuovo partner Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono convocati a Shutter Island per  indagare sull?inverosimile scomparsa di una pluriomicida che sarebbe riuscita a fuggire da una cella blindata dell’impenetrabile ospedale di Ashecliffe. Circondati da psichiatri inquisitori e da pazienti psicopatici e pericolosi confinati sull’isola remota e  battuta dal vento, i due poliziotti si trovano immersi in un?atmosfera imprevedibile dove nulla è come appare. Con un uragano in arrivo, le indagini procedono velocemente: man mano che la tempesta si avvicina, i sospetti ed i misteri si moltiplicano e diventano sempre più terrorizzanti e terrificanti con l’emergere di oscuri complotti, sordidi esperimenti medici, lavaggi del cervello, reparti segreti, e un accenno a eventi soprannaturali. Muovendosi tra le ombre dell?ospedale e perseguitato dalle nefande imprese commesse dai suoi sfuggenti inquilini e dai programmi oscuri dei geniali medici,  Teddy comincia a rendersi conto che più andrà a fondo nell’indagine e più sarà costretto a confrontarsi con alcune delle sue paure più profonde e devastanti. E capirà anche che rischia di non uscire vivo dall’isola.

 

Il nostro commento

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Martin Scorsese torna dietro la macchina da presa a quattro anni di distanza dal thriller poliziesco The Departed, e lo fa trasponendo su grande schermo il romanzo di Dennis Lehane “L’isola della paura”, un cupo thriller psicologico che il regista adatta non senza qualche difficoltà.

Scorsese non è un regista avvezzo a stupire il pubblico con complesse trame ad incastro, caotici frammenti di verità e inaspettati colpi di scena, il suo è un cinema che punta al realismo, i suoi personaggi ed i suoi film non intraprendono mai un tortuoso percorso immaginifico, anche quando incrociano la follia, vedi Taxi Driver piuttosto che Al di là della vita, non lasciano mai la dimensione del reale per voli pindarici e visionari, è sempre e comunque presente una coerenza di fondo.

In mano ad un altro regista, magari più avvezzo al genere, questo Shutter Island sarebbe diventato senza alcun dubbio una corsa a confondere lo spettatore, con tutto il repertorio del genere, decine di falsi indizi, presunti “colpevoli” e altrettanto presunte verità, magari con un finale shock, insomma un elaborato gioco al rimpiattino con il pubblico in sala.

Scorsese invece sin dai primi minuti svela l’arcano, o almeno lo suggerisce, spiazza lo spettatore fornendogli tutti gli indizi del caso, destruttura volontariamente il genere anche per la necessità di adattarlo al suo stile. Scorsese snocciolando con nonchalance indizi mai veramente fuorvianti lungo il percorso, invita lo spettatore a metabolizzarli uno dopo l’altro senza cervellotici cambi di fronte, trasformandoli in una lenta e inesorabile discesa in una mente allucinata e in un gioco delle parti che, anche se sfacciatamente prevedibile, non manca di un certo fascino.

Il difetto del film, se proprio di difetto vogliamo parlare, e proprio questo voler svelare troppo, questo scardinare, se non ignorare alcuni meccanismi classici del genere, scelta che non sempre paga, così c’è un ridondante e non richiesto surplus di informazioni nella prima parte con suggestivi ma rivelatori flashback / allucinazioni che ci raccontano molto, forse troppo, del protagonista, per poi calarci in un’ottima seconda parte immersa nella follia e nel caos post-uragano che però perde inevitabilmente molta della sua forza proprio perchè ormai c’è ben poco da scoprire e da svelare.

Shutter Island non si può annoverare tra i migliori lavori di Scorsese, ma il film ha il pregio di fornire un surplus di divertimento per lo spettatore meno “scafato” e può contare su un efficace Leonardo DiCaprio e una suggestiva location; inoltre abbiamo ben 138 minuti di film che alla fine scorrono via senza grossi intoppi, il che non ci sembra pregio da sottovalutare.

 

 

Curiosità

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  • Prima di scegliere Mark Ruffalo per il ruolo di Chuck Aule, Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese hanno considerato per la parte anche Robert Downey Jr. e Josh Brolin.
  • Il film è stato originariamente sviluppato con Wolfgang Petersen alla regia che aveva apportato modifiche rilevanti al romanzo di Dennis Lehane, al fine di creare un blockbuster più puntato sull’azione. Anche David Fincher è stato candidato alla regia
  • Da romanzi e racconti dello scrittore Dennis Lehane sono stati tratti anche i film Mystic River di Clint Eastwood, Gone Baby Gone e La legge della notte entrambio diretti da Ben Affleck e Chi è senza colpa (The Drop) ultima interpretazione dell’attore James Gandolfini.
  • Le scenografie del film sono dell’italiano Dante Ferretti.
  • Alcuni film di zombie anni ’40 del produttore Val Lewton sono stati fonte di ispirazione per Martin Scorsese nel creare l’atmosfera del film.
  • Per dare un’idea di come sarebbe stato a livello di stile il suo film, Martin Scorsese ha proiettato per il cast e la troupe Le catene della Colpa e La Donna che Visse volte.Il film ha incassato 40.2 milioni di dollari nel fine settimana di apertura negli Stati Uniti raggiungendo un totale worldwide di oltre 294 milioni, segnando il miglior incasso di sempre per il regista Martin Scorsese.

Il libro

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Il romanzo, intitolato Shutter Island, fondeva tutti gli elementi tipici di un romanzo horror di Edgar Allan Poe, dal mistero gotico, al genere pulp, dalle teorie sui complotti alle storie di fantasmi, dando vita ad una storia avvincente e inquietante che sorprende i lettori ad ogni pagina. Il libro racconta una storia che si svolge in soli quattro giorni all’interno del manicomio criminale di Ashecliffe situato su un’isola, durante un uragano di categoria 5. Al centro della storia un’indagine piuttosto insolita, della quale il mondo esterno non sa nulla e che stringe i due investigatori in una morsa obbligando Teddy Daniels a entrare in un mondo in cui la psiche umana ha perso totalmente il controllo e nel quale vengono alla luce segreti sconvolgenti, ricordi terrificanti e verità sepolte da tempo. Il libro è incentrato sull’enigma dell’inspiegabile e sconcertante scomparsa di una pluriomicida dall’ospedale di massima sicurezza ma nel suo dedalo di misteriosi colpi di scena affronta argomenti quali i traumi lasciati dalla seconda Guerra Mondiale, i supposti complotti che hanno caratterizzato il XX secolo, il dibattito sui trattamenti psichiatrici invasivi, e soprattutto, il potere straordinario della psiche umana, che nonostante gli sforzi scientifici e legali, riesce comunque a eludere qualunque tentativo di controllo. Sul The New York Times, Janet Maslin ha definito il romanzo “sorprendentemente originale” e “immediatamente cinematografico” e non a caso è stato uno dei maggiori best seller del 2003. Il produttore Bradley J. Fischer, socio della Phoenix Pictures che all’epoca era impegnato nella produzione del thriller di David Fincher Zodiac, storia di un assassino seriale realmente esistito, ha compratoil libro nell?edicola di un aeroporto e si è trovato immediatamente trasportato dalle atmosfere cariche di ansia del romanzo e dalla rete di temi che affronta, e ha deciso subito che avrebbe voluto portarlo sul grande schermo. “Ero già un grande estimatore di Dennis Lehane, ma non mi sarei mai  aspettato un romanzo del genere da lui” ,ricorda Fischer. “E’ un thriller ma anche un mistero gotico, con l’aggiunta di tanti altri temi che vengono affrontati in maniera profonda. La trama densa e carica di atmosfere contiene una serie di colpi di scena che ti lasciano di sasso.”

 

La colonna sonora

SHUTTER ISLAND, from left: Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, 2010. ph: Andrew Cooper/©Paramount

La colonna sonora del film che include tutti brani non originali è stata curata ed assemblata da Robbie Robertson, collaboratore di lunga data di Martin Scorsese per il quale ha curato anche le colonne sonore di Mean Streets, Toro Scatenato, Re per una notte, Il colore dei soldi, Casinò, The Departed e Gangs of New York.

 

stasera-in-tv-su-rete-4-shutter-island-5.jpgDisco 1

1. Fog Tropes (Orchestra of St. Lukes, conducted by John Adams)
2. Symphony #3: Passacaglia – Allegro Moderato (National Polish Radio Symphony, conducted by Antonio Wit)
3. Music For Marcel Duchamp (Philipp Vandre, prepared piano)
4. Hommage a John Cage (Nam June Paik)
5. Lontano (Wiener Philharmoniker, conducted by Claudio Abbado)
6. Rothko Chapel 2 (UC Berkeley Chamber Chorus)
7. Cry (Johnny Ray)
8. On The Nature Of Daylight (Max Richter)
9. Uaxuctum: The Legend Of The Mayan City Which They Themselves Destroyed For Religious Reasons – 3rd M (Vienna Radio Symphony Orchestra; Peter Rundel, conductor)
10. Quartet For Strings And Piano In A Minor (Prazak Quartet)

Disco 2

1. Christian Zeal and Activity (John Adams / Edo de Waart & San Francisco Symphony)
2. Suite For Symphonic Strings: Nocturne (The New Professionals Orchestra, conducted by Rebecca Miller)
3. Lizard Point (Brian Eno)
4. Four Hymns, II For Cello And Double Bass (Torleif Thedeen & Entcho Radoukanov)
5. Root Of An Unfocus (John Cage)
6. Prelude – The Bay (Ingram Marshall)
7. Tomorrow Night (Lonnie Johnson)
8. This Bitter Earth / On The Nature Of Daylight (Dinah Washington & Max Richter)