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Ci vediamo domani: il film secondo Enrico Brignano

Il comico romano parla del film che sarà distribuito in tutta Italia a partire dall’11 aprile 2013

pubblicato 4 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:08

Dall’11 aprile sarà distribuito nelle sale Moviemax (in 280 copie) Ci vediamo domani, la black comedy, diretta da Andrea Zaccariello, interpretata da Enrico Brignano, Francesca Inaudi, Ricky Tognazzi e Burt Young, che racconta la storia di Marcello Santilli, il titolare di una agenzia di pompe funebri in un paese della Puglia popolato da anziani che, però, godono di ottima salute. Cerchiamo di capire dalle parole di Enrico Brignano cosa dobbiamo aspettarci dal film.

Il film

Il film è una favola che fa riflettere sui concetti di vecchiaia e di immortalità. (Il messaggero)

E’ un film impegnativo il cui humour e’ legato alle bare e al rapporto con la morte (La Repubblica)

I compagni di set

Sono stato particolarmente contento di aver avuto come partner tanti ottuagenari reclutati sul posto, gente comune che porta sul viso e sul corpo, senza complessi, i segni dell’età. A differenza di tanti anziani che inseguono il ringiovanimento a tutti i costi e magari ricorrono al botox… (Il messaggero)

Ero circondato non da una cordata di comici, ma da vecchietti straordinari di piu’ di ottant’anni con le mani arcuate e i volti segnati dal sole. (La Repubblica)

Il cinema italiano

Per me la commedia all’italiana è questa di “Ci vediamo domani”, un po’ come accade nei “Soliti ignoti” in cui troviamo gente disperata che cerca di guadagnare qualcosa. Il mio personaggio è campione nazionale del “gratta e vinci”, perde il ristorante per un accordo in nero, viene truffato da un direttore di banca (Ricky Tognazzi), perde la famiglia e l’affetto della figlia e decide così di aprire un negozio di pompe funebri (Giornale di Sicilia)

Vedo tanti film, ma pochi mi piacciono. Probabilmente crediamo poco in noi stessi e non siamo capaci di celebrarci a dovere. Dobbiamo fare meglio il nostro lavoro e visto che siamo il paese dei sogni provare a costruire qualcosa. (La Repubblica)

Vado a vedere tutti i film italiani, ma me ne piacciono pochi. Per me la commedia all’italiana è questa, che parte da vite complicate, disperate. Anche qui ci sono scene che pizzicano il cuore, ma il pubblico è bambino e vuole la favola. Qui c’è Marcello che è campione di gratta e vinci, che cerca di fare il furbo con un egiziano e poi prova a rinascere con la morte. (Leggo)