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Il cortometraggio Ice Scream – foto e trailer: Cineblog intervista il regista Roberto De Feo

A volte i lettori di Cineblog ci segnalano i loro cortometraggi da recensire e/o da mostrare online. Quando Roberto De Feo, nostro affezionato fan, mi ha mandato il suo Ice Scream ero piuttosto scettica, lo ammetto senza riserve. Poi ho inserito il dvd nel mac e… sorpresa. Il corto mi è piaciuto tantissimo, è originale,

di carla
pubblicato 26 Febbraio 2010 aggiornato 28 Agosto 2020 22:28

A volte i lettori di Cineblog ci segnalano i loro cortometraggi da recensire e/o da mostrare online. Quando Roberto De Feo, nostro affezionato fan, mi ha mandato il suo Ice Scream ero piuttosto scettica, lo ammetto senza riserve. Poi ho inserito il dvd nel mac e… sorpresa. Il corto mi è piaciuto tantissimo, è originale, violento, con una buona sceneggiatura, un’ottima idea e una attenta cura nei dettagli.

Ecco la trama: Micky è un ragazzo di 20 anni, è un tipo pulito, un poco timido. Un giorno entra in un bar per comperare un cono gelato ma ha la sfortuna di incontrare due bulli psicopatici, Alex e Brando…

Ho chiesto a Roberto una piccola intervista ed eccoci qua:

Roberto, ciao. Presentati ai lettori di Cineblog.
In realtà molti dei vostri lettori già li conosco, grazie allo spazio commenti di Cineblog sul quale passo molto tempo. Comunque ciao a tutti! Mi chiamo Roberto De Feo, sono un giovane filmaker pugliese di 28 anni, faccio parte di quel piccolo gruppo di pazzi che cercano di proporre nuovi generi in un paese dove il cinema offre sempre la stessa minestra. Per questo ho deciso di realizzare un cortometraggio fuori di testa come Ice Scream.

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Il cortometraggio Ice Scream - foto e trailer: Cineblog intervista il regista Roberto De FeoIl cortometraggio Ice Scream - foto e trailer: Cineblog intervista il regista Roberto De Feo
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Il corto è tratto da una storia vera: vuoi spiegarci brevemente cosa ti ha colpito di quell’episodio di cronaca nera?
Nel 2008, in provincia di Catanzaro, un ragazzo di buona famiglia cadde con il motorino finendo sulla fiancata dell’auto di un delinquente del posto. Costui decise di vendicarsi del danno subito e con l’aiuto di una coppia di amici, rapì il ragazzo, lo portò in campagna, e dopo averlo legato ad un albero e torturato, lo bruciò vivo. La cosa che mi sconvolse fu che facendo delle ricerche scoprii che storie di questo tipo oramai sono all’ordine del giorno. Volevo raccontare una storia che fosse un ritratto di quello che stiamo diventando, ovvero un mondo di merda.

Quanto tempo avete impiegato a realizzare Ice Scream? A chi è venuta l’idea del titolo?
Scrissi il soggetto durante un workshop dell’Apulia Film Commission, nel settembre del 2009, il primo produttore a leggerlo fu un certo Domenico Procacci, durante una sessione di Pitching in quello stesso mese. La sua risposta fu: “Tu sei pazzo, e lo sai, non dire che non lo sai”. La sceneggiatura l’ho scritta qualche mese dopo assieme ad un altro psicopatico, Dario Sardelli, giovanissimo sceneggiatore in grado di inventarsi ambientazioni come “Il bar delle coccinelle” luogo da cui parte la storia in Ice Scream, ovvero un locale di periferia malfrequentato, gestito da una quarantenne lesbica e senza un braccio, tale “Coccinella 2”, sempre triste perchè abbandonata dalla sua compagna, appunto “Coccinella 1” (interpretata da Tracy Fraddosio, nel cast della prossima edizione dell’Isola dei Famosi). La ricerca di finanziamenti è durata circa quattro mesi, fortunatamente gli importanti premi vinti dal mio corto precedente, H5N1, hanno facilitato questa fase, che solitamente nel cinema indipendente può durare anche anni. Le riprese invece sono durate sette giorni, dal 27 luglio al 2 agosto 2009. La post produzione ha richiesto due mesi e mezzo di duro lavoro, a causa di alcuni interventi abbastanza complessi di computer grafica, come l’eliminazione del braccio della barista, che nella storia doveva avere un braccio monco, e la creazione e animazione di uno scarafaggio presente in una scena del corto. Quanto al titolo, io e l’altro regista, Vito Palumbo, ne abbiamo discusso a lungo, i motivi che han portato a quella scelta sono diversi, per me era importante che il titolo fosse inglese e possibilmente non traducibile, come per H5N1, il mio corto precedente. Ovviamente era importante far emergere l’elemento del “gelato”, e chi ha visto il corto sa il perchè, così abbiamo optato per un gioco di parole, utilizzando la traduzione inglese di “Gelato”, appunto “Ice Cream”, combinandola con un altro elemento, ovvero le urla sempre presenti dei protagonisti. Così abbiamo fuso “Gelato – Ice Cream” e “Io urlo – I Scream”. La pronuncia inglese è identica e crea il gioco di parole che volevamo.

Il corto è firmato da te e da Vito Palumbo. Come vi siete divisi i compiti?
Vito è stato aiuto regia nei miei lavori precedenti, mi fido molto di lui, per me averlo sul set è fondamentale, così in Ice Scream abbiamo deciso di provare con la co-regia, e ne siamo soddisfatti. In fase di scrittura e realizzazione storyboard la pensavamo allo stesso modo nel 90% dei casi, e quando avevamo idee diverse non c’è mai stato nessuno scontro, anzi, nasceva uno scambio di opinioni che si è sempre concluso con uno dei due che convinceva l’altro della sua versione. Sul set invece Vito si occupava degli attori, lui è un ottimo actor coatch, così ci ha pensato lui a gestire quella mandria di matti, tu hai visto il corto, quindi sai che non ci sono altre espressioni che potrei utilizzare. Io ho seguito più la parte tecnica, gestendo il piano delle riprese che nel cinema indipendente a causa dei mille imprevisti può trasformarsi in un incubo..

I tre ragazzi protagonisti mi hanno veramente colpito: come li avete scelti?
Per il ruolo di Micky, il protagonista, ho subito pensato a Damiano Russo, che avevo visto nel film di Sergio Rubini Tutto l’amore che c’è, e nella serie tv I liceali. Micky era lui, e a conti fatti, cavolo se avevo ragione. Non spiego il motivo per cui l’ho scelto perchè svelerei troppo della storia. Quanto a Davide Paganini e Alessandro Bardani, li notai nel film Ti stramo di Pino Insegno, il primo interpretava un bulletto, il secondo era uno studente idiota e sempre strafatto di erba. Erano perfetti per le parti di Brando e Alex, due bulli di periferia psicopatici e depravati. Una curiosità che li riguarda: quando li conoscemmo durante i provini, io e Vito ci rendemmo subito conto che loro due caratterialmente erano esattamente come i due personaggi che stavamo cercando, gestirli sul set è stato un vero delirio, se andate sul canale youtube di Ice Scream potete farvi un’idea. Scherzi a parte, Damiano, Davide e Alessandro sono tre grandi promesse del nostro cinema.

Il corto mi è piaciuto molto ma ho trovato un pochino fuori luogo i tre personaggi borderline-freaks della barista e dei figli dell’ispettore. Come mai questa scelta?
Volevamo che “Ice Scream” fosse una storia in cui si muovessero solo personaggi negativi, in un mondo dove il buono non esiste. Infatti nel corto la “giustizia” è rappresentata da un ispettore menefreghista, superficiale e rozzo, e dai suoi due figli, un nano necrofilo, e sua sorella, una ladra schizzata. Ma l’idea di metter su un piccolo circo di freaks è nata anche perchè volevamo raccontare questa storia come fosse un Fumettone prendendo figure normalissime, come può essere una barista, e inventandocene una versione “tarantiniana”. A primo impatto tutti i personaggi del corto appaiono improbabili, ma lentamente, mentre la storia si sviluppa, ci si rende conto del contrario. Ognuno di loro potrebbe sul serio essere uscito da uno dei tanti fatti di cronaca nera di cui si parla nel nostro paese.

Sai cosa mi ha colpito davvero tanto? Lo scarafaggio che affonda nel gelato: credo che lì ci sia tutto il senso del corto. Mi sbaglio?
Non ti sbagli affatto. Lo “scarafaggio” affonda in quella che all’apparenza è una squisita vaschetta di gelato alla vaniglia, solo che quando l’inquadratura si allarga, mostra a pochi centimetri dal gelato, chili di carne putrefatta, insetti e mosche… No, nel mondo di “Ice Scream” non c’è davvero spazio per qualcosa di buono.

Nei titoli di coda ringrazi Il tenente Aldo Raine e i Bastardi…
Tarantino…Oh Quentin Tarantino…E’ il mio regista preferito, il mio idolo, i suoi film per me sono libri di storia. Non a caso Ice Scream comincia con un’intro che mostra Tarantino che ammazza Nanni Moretti seduto sulla panchina di Caos Calmo, potete vederlo a questo link. Nei titoli di coda ci sono diversi ringraziamenti “inventati”, oltre a quello che fa riferimento a Bastardi Senza Gloria, uno dei miei film preferiti, c’è anche un ringraziamento alla Dharma Initiative, e da grandi fan di Lost, io e Vito non potevamo non farlo.

Vuoi parlarci anche di H5N1?
H5N1 è un corto che ho scritto nel 2006 nel periodo in cui l’influenza aviaria spaventava il mondo.Ho tentato di girarlo il prima possibile sperando di sfruttare la spinta dei media per far conoscere il lavoro, ma purtroppo non feci in tempo, la paura e l’attenzione di tutti verso l’influenza H5N1 svanì in pochi mesi. Il corto però mi ha regalato tantissime soddisfazioni. E’ stato il primo corto apocalittico realizzato in Italia, tra i tanti premi il più importante è il primo premio al Rhode Island International film festival, manifestazione del circuito degli Oscar. “H5N1” è poi risultato il corto italiano più premiato negli Stati Uniti nel 2008, e in Italia è stato distribuito da MTV ITALIA. Il sito ufficiale è questo.

Domanda di rito: prossima idea?
Di idee ce ne sono tante, in realtà prima di metterci a scrivere aspettiamo e speriamo che qualcuno si renda conto che se con pochi soldi e con le nostre forze siamo stati in grado di realizzare un corto interessante e diverso come Ice Scream, con una buona produzione alle spalle potremmo fare qualcosa di veramente importante. Approfitto per dirvi che il corto è appena stato selezionato a ben 4 festival del circuito Academy Awards (Oscar), ovvero al “Cleveland International Film Festival”, dove rappresenterà l’italia insieme a Vincere di Bellocchio e a Io sono l’amore di Luca Guadagnino; al “Beverly Hills film festival” manifestazione organizzata da molte star Hollywoodiane, al “Nashville film festival” e all'”Atlanta film festival” promosso dalla Fox e dalla CNN e gemellato con il Sundance. Sul sito di Ice Scream presto ci saranno tutte le info, nel frattempo sulla fan page di facebook ci sono già molte news! Per finire verrà distribuito in autunno da una delle più grosse case di distribuzione italiane, e per un corto indipendente italiano è una cosa pazzesca! A noi non rimane che sperare, sperare, sperare… Se mi permettete, segnalo anche il mio sito personale.