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Roma 2010: chi vince?

E arrivò anche il tempo dei pronostici. Il V° Festival Internazionale del Film di Roma si avvia alla conclusione, dopo 10 giorni di proiezioni, più o meno apprezzate, in un Auditorium che anche quest’anno ha comunque superato la prova d’esame, resistendo a vari disastri organizzativi che hanno visto proiezioni doppiate (The Social Network), e clamorosamente

pubblicato 4 Novembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 18:39



E arrivò anche il tempo dei pronostici. Il V° Festival Internazionale del Film di Roma si avvia alla conclusione, dopo 10 giorni di proiezioni, più o meno apprezzate, in un Auditorium che anche quest’anno ha comunque superato la prova d’esame, resistendo a vari disastri organizzativi che hanno visto proiezioni doppiate (The Social Network), e clamorosamente saltate e solo dopo recuperate (Carlos). Ma chi riuscirà a far suo il Marc’Aurelio d’Oro, lo scorso anno finito tra le mani del danese Brotherhood? Il Concorso, e questo è innegabile, ha regalato pochi titoli davvero apprezzabili. Se le altre sezioni hanno proiettato film che hanno conquistato applausi e consensi, basti pensare a The Social Network, Animal Kingdom, Let Me In, Gasland e Waiting for Superman, le 16 pellicole in Concorso hanno suscitato pochi apprezzamenti, tranne rare eccezioni.

A correre per il titolo più ambito sarebbero rimasti in quattro: Heaven (In a Better World) di Susanne Bier, candidato danese all’Oscar 2011 e in sala stampa considerato da molti come favorito numero uno, il drammatico Rabbit Hole di John Cameron Mitchell, il convincente Oranges and Sunshine e la sorpresa belga, Kill Me Please, per il sottoscritto autentico vincitore di un Festival che ha osato poco, se non con quest’ultimo titolo, low budget, girato in poco più di due settimane, grottesco e divertente, con una morte in bianco e nero da deridere e rappresentare. Possibile sorpresa, tra i 4 in volata, l’australiano Little Sparrows di Yu-Hsiu Camille Chen, da molti amato e al tempo stesso odiato, dividendo la critica. Difficile pensare ad una vittoria ‘italiana’, con Una Vita Tranquilla a cui probabilmente andrà il Premio per il Migliore Attore, a Toni Servillo, che sarebbe meritatissimo.

Più complessa la corsa al riconoscimento per la Miglior Attrice, con Nicola Bartlett di Little Sparrows e Nicole Kidman di Rabbit Hole in lotta con la straordinaria Emily Watson di Oranges and Sunshine, mia personalissima vincitrice. In base a chi farà suo il Marc’Aurelio d’Oro, avremo di conseguenza il Gran Premio della Giuria, che potrebbe andare a premiare uno dei quattro delusi rimasti a bocca asciutta. Ma sarà davvero così? Dopo il saltino, aspettando la cerimonia di premiazione di domani pomeriggio, i miei pronostici per i premi maggiori:

Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film
Chi vorrei che vincesse: Kill Me Please
Chi credo vincerà: Heaven (In a Better World)

Premio Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice
Chi vorrei che vincesse: Emily Watson
Chi credo vincerà: Emily Watson

Premio Marc’Aurelio della Giuria al migliore attore
Chi vorrei che vincesse: Toni Servillo
Chi credo vincerà: Toni Servillo

Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio
Chi vorrei che vincesse: Heaven (In a Better World)
Chi credo vincerà: Kill Me Please

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