Home Curiosità John Malkovich protagonista di “Educazione Siberiana”, nuovo film di Gabriele Salvatores

John Malkovich protagonista di “Educazione Siberiana”, nuovo film di Gabriele Salvatores

Gabriele Salvatores torna al cinema di stampo europeo con Educazione Siberiana, titolo tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, con un protagonista d’eccezione… John Malkovich

pubblicato 4 Luglio 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 10:34

Archiviato Happy Family, riuscito ad incassare 4.685.000 euro sul suolo nazionale, Gabriele Salvatores tornerà in sala nel 2012 con Educazione Siberiana. Inizieranno infatti a fine agosto le riprese del nuovo film del regista Premio Oscar con Mediterraneo, tratto dal primo e omonimo romanzo di Nicolai Lilin pubblicato da Giulio Einaudi editore.

Educazione Siberiana, prodotto da Cattleya e scritto da Stefano Rulli, Sandro Petraglia e Gabriele Salvatores, sarà girato quasi interamente in Lituania – oltre che in Italia – in due diversi momenti: la stagione estiva e quella invernale. Una produzione di respiro internazionale che vede tra i suoi protagonisti John Malkovich, nel ruolo del nonno Kuzja che impartirà al giovane nipote Kolyma (interpretato dal lituano Arnas Fedaravičius) i principi etici dei “Criminali Onesti”. La storia si svolge in una regione del sud della Russia e abbraccia un arco di tempo che va dal 1985 al 1995. Questa la trama ufficiale: La vita di un ragazzo siberiano educato da un’intera comunità criminale a diventare una contraddizione vivente, e cioè un «criminale onesto». Le avventure di strada, le giornate al fiume, gli scontri tra adolescenti guerrieri. E soprattutto il sapere dei vecchi, che portano l’esistenza tatuata sulla pelle e trasmettono con pazienza e rigore il loro modo di capire il mondo. La Transnistria, terra di tutti e di nessuno, crocevia di traffici internazionali e di storie d’uomini.Una grande epopea criminale raccontata da chi l’ha vissuta, con una forza che ti agguanta e non ti lascia più.

Il film ha le cadenze e l’epicità di un Western tanto che, essendo ambientato nell’Est europeo, al regista piace definirlo un “Eastern”.