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Hayao Miyazaki si ritira

Dopo undici film e metà della propria esistenza brillantemente spesa a dare vita ai propri sogni a suon di colpi di matita e pennellate, Hayao Miyazaki annuncia il proprio ritiro in occasione della Mostra del Cinema di Venezia. In attesa dell’ufficialità, fissata per settimana prossima mediante apposita conferenza in Giappone

pubblicato 1 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 10:14

E dire che ieri dopo la proiezione di The Wind Rises qualcosa avevamo vagamente intuito. Un’impressione, una voce fastidiosa che veniva dall’interno e che a stento siamo riusciti a reprimere. Fino a pochi minuti fa, quando i nostri tristi presentimenti hanno definitivamente preso corpo: Hayao Miyazaki non dirigerà più alcun film.

Un ritiro, il suo, a dire il vero non del tutto inaspettato. Nemmeno un anno fa su queste pagine offrivamo il nostro modesto ma sentito tributo al maestro, che per l’occasione compiva 72 anni: non tantissimi, ma probabilmente abbastanza per convincerlo a prendere una decisione così importante. Scelta i cui motivi verranno diffusamente illustrati settimana prossima, quando in Giappone si terrà una conferenza ufficiale incentrata sul suo ritiro. Tuttavia il buon Miyazaki-san ha preferito anticipare la notizia proprio qui alla Mostra del Cinema di Venezia, alla quale è tanto legato e che nel 2005 ha insignito il celebre regista giapponese con un Leone d’Oro alla carriera.

Nonostante tutto, però, non riusciamo ad immaginare un epilogo migliore di questo, con il maestro che si congeda dal mondo in cui ha vissuto da protagonista per oltre trent’anni con la sua opera più intima e personale. «Il film di una vita», scrivevamo in nottata nella nostra recensione di The Wind Rises; e se non di una vita, concedeteci almeno dire di una carriera. Che adesso è pronta ad entrare nella leggenda, consegnata a quell’Olimpo che già da tempo ne reclamava le dorate sfoglie. Auguroni e buon proseguimento, maestro Miyazaki: vorrà dire che d’ora in avanti ci stringeremo un po’ più forte a Totoro, Nausicaä, Chihiro e tutti gli altri adorabili personaggi e creature che hai estrapolato dai tuoi sogni, quando ancora avevano a malapena una forma, che tu hai riempito con la tua poetica immaginazione.