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Nymphomaniac: le prime recensioni dagli Usa del film scandalo di Lars von Trier

Diamo un’occhiata alle prime critiche Americane di “Nymphomaniac” diretto da Lars Von Trier

di carla
pubblicato 17 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 06:03

Ed eccoci qui, a curiosare fra le prime recensioni di Nymphomaniac, nell’attesa che arrivi anche in Italia. Vedrò di non fare spoiler. Nymphomaniac è diretto e scritto da Lars von Trier e vede nel cast Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Christian Slater, Jamie Bell, Uma Thurman, Willem Dafoe, Jens Albinus, Connie Nielsen.

Peter Debruge – Variety: l’enfant terrible del cinema mondiale Lars von Trier offre un lavoro di carriera che comprende il progetto di scioccare, provocare e infine illuminare il pubblico. Il film offre uno sguardo spesso con riferimenti all’arte, la musica, la religione e la letteratura, anche se spinge con riprese di atti precedentemente relegati alla sfera della pornografia. Anche così, in questo taglio di “Nymphomaniac”, l’unica intenzione di von Trier è di tipo intellettuale, rendendo l’immagine filosoficamente rigorosa. (…) Il regista intende ancora scandalizzare ma le persone possono trovare immagini molto più esplicite con una semplice ricerca su Google. E quando si parla di potenza delle idee, la sua sceneggiatura non scopre tutto ciò che non è stato precedentemente affrontato da Anais Nin, Henry Miller o dal Marchese de Sade. (…) La protagonista Jo è in definitiva un personaggio tragico: nonostante tutto il contatto fisico con gli estranei, Jo soffre di una profonda solitudine.

Boyd Van Hoeij – IndieWire: Nymphomaniac è davvero un lavoro importante che cerca e, in larga misura, riesce a sintetizzare organicamente il mondo e le idee di von Trier in una tentacolare e ambiziosa favola cinematografica. Un po’ scioccante dato l’argomento, il materiale più stimolante nel film non è il sesso esplicito, ma come la sessualità è discussa e capita. Trattandosi di un film di von Trier, c’è una buona dose di umorismo, troppo. (…) È interessante notare che, almeno in questa versione, la maggior parte del sesso è relativamente addomesticato, con quasi nessuna penetrazione sullo schermo. Anche così, “Nymphomaniac”, certamente contiene più peni, in vari stati di eccitazione, di qualsiasi film narrativo recente al di fuori della pornografia. (…) Certo, la dicotomia amore e sesso è un territorio fertile per qualsiasi film. (…) Charlotte Gainsbourg riesce a trasformare Joe in più di una semplice portavoce delle idee di von Trier. Voto: B+

Todd McCarthy – Hollywood Reporter: Un disclaimer all’inizio afferma che il regista non approva questa versione “ridotta e censurata” predisposta dal produttore, anche se le note stampa fornite spiegano che il regista ha “approvato questa versione” al fine di “creare coesione tra ogni strategie di distribuzione del paese”. (…) Non vi è alcun senso di materiale mancante, e lo stile di taglio e l’utilizzo della musica sono inequivocabilmente quelli del regista. (…) Gli scambi tra Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgård rimangono per lo più sul lato oscuro, ma entrambi gli attori mantengono il discorso interessante. Anche se curato dallo stesso direttore della fotografia, Manuel Alberto Claro, Nymphomaniac non possiede la stessa lussureggiante bellezza oscura dell’ultimo film di von Trier, Melancholia, ma ha ancora momenti di fisicità impressionante. Le scelte musicali sono eclettiche.

Cineuropa: Un lavoro affascinante nonostante il suo lato un po’ caotico, con una moltitudine di occulte sub-letture e un paio di provocazioni inutili. Nymphomaniac è una prova aggiunta del virtuosismo di un regista diviso tra la carne e lo spirito, un grande artista disturbato nel lavorare sul confine caotico tra le nozioni di bene e male.

Time Out London: Nymphomaniac è un’orgia tra il sublime e il ridicolo… caotica e non particolarmente bella, il film ha spirito più punk che radicale di Idioti o di Dogville che la brillantezza del dramma Melancholia o Antichrist.