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Attack the Block – Invasione aliena – locandina italiana, immagini, cast e note di regia

Aspettando i teppistelli di Attack the Block – Invasione aliena, oggi su Cineblog diamo un’occhiata a locandina italiana, immagini, cast e note di regia

di cuttv
pubblicato 18 Aprile 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 02:13


In un quartiere popolare di Londra la gang di teppistelli incappucciati Moses (John Boyega), Pest (Alex Esmail), Denis (Franz Drameh), Jerome (Leeon Jones) e Biggz (Simon Howard) sta derubando l’infermiera Sam (Jodie Whittaker), quando un meteorite si schianta su un’automobile. La piccola creatura che ne emerge viene subito eliminata dalla gang, ma l’invasione dei grossi alieni che ne consegue per vendicare il loro piccolo compagno ucciso trasforma ben presto la zona in un campo di battaglia…

Attack the Block – Invasione aliena, pluripremiata opera prima di Joe Cornish, amata dalla critica e già un cult tra gli appassionati, uscirà nelle sale distribuita da Filmauro il 30 maggio 2012, ma oggi diamo un’occhiata alla locandina italiana, ad alcune immagini, le note di regia, il cast artistico e tecnico.

E se li avete persi:
– La nostra recensione in anteprima da Torino 2011
– Il trailer e la locandina

Attack the Block – Invasione aliena
Attack the Block - Invasione aliena
Attack the Block - Invasione aliena
Attack the Block - Invasione aliena

Note di Produzione

Attack the Block – il cui titolo è un omaggio ad un film sud coreano poco conosciuto dal titolo Attack The Gas Station – è stato ispirato al regista e sceneggiatore Joe Cornish da un evento di cui è stato protagonista in prima persona. “Nel 2001, una gang di ragazzini mi rubò il portafoglio e il cellulare approfittando semplicemente della propria superiorità numerica – racconta –. Erano molto giovani, cosa che mi colpì molto, ma sono un codardo e così gli lasciai prendere tutto”. Determinante è stata, dopo qualche mese, la visione di Signs, l’horror fantascientifico di M. Night Shyamalan. “L’idea della Terra messa sotto assedio da un attacco alieno mi ha sempre affascinato, così cominciai a pensare: cosa succederebbe se tutto questo accadesse nel quartiere dove sono cresciuto, South London? E cosa sarebbe successo se una cosa del genere si fosse verificata mentre mi stavano rapinavano? Da qui l’idea di un gruppo di ragazzini, emarginati dalla società e temuti da tutti, che improvvisamente si trasformano in eroi”. Cornish aveva un’idea precisa del film che voleva realizzare, “una sorta di action-movie stile anni ‘80, fortemente ispirato al lavoro di John Carpenter, con dei mostri a basso costo”.

Sebbene Attack the Block abbia radici ben piantate nel genere fantascientifico, Cornish voleva fin da subito realizzare un film che fosse anche il più realistico possibile, con dialoghi e personaggi presi direttamente dalle strade del quartiere in cui era cresciuto. “Il linguaggio era molto importante per me – spiega il regista – Adoro Arancia meccanica e ricordo romanzi che ho letto, come Il colore viola e Il garzone del macellaio, scritti in dialetto. All’inizio sono impenetrabili ma poi accade qualcosa di magico e capisci tutto, quasi per osmosi. Così ho pensato che sarebbe stato bello avere la possibilità di realizzare qualcosa di simile”. Per più di un anno Cornish ha frequentato i locali per giovani di South London, intervistando i ragazzi e cercando di entrare nella psiche dei suoi futuri personaggi e di rubare il loro linguaggio. “Abbiamo fatto molto lavoro di ricerca – racconta ancora -. Prima ho scritto la storia in stile cartoon, una bozza di ciò che volevo accadesse, e poi ho chiesto ad un amico di fare delle illustrazione per avere un’idea su come fossero fatte le creature. Le abbiamo ingrandite per bene su delle schede e le abbiamo mostrate a gruppi di ragazzi ai quali abbiamo narrato la storia, registrando tutto ciò che dicevano. Gli chiedevamo ‘Cosa avresti fatto?’ e loro: ‘Se mi fosse saltato addosso, lo avrei preso a calci!’. Approvavano la storia e spesso andavano nella direzione che speravamo”.

Tra i punti di forza di Attack the Block vi è sicuramente il quintetto di protagonisti. “Mi ha colpito il fatto che mi fosse stata data la possibilità di fare un film di genere con dei ragazzini che sembravano venuti fuori direttamente da un film ninja o western – racconta Cornish -. Guidano scooter e biciclette ma hanno anche un armamentario fatto di spade samurai, mazze da baseball e fuochi d’artificio”. Cornish ha voluto lasciare molta libertà di interpretazione ai cinque giovani attori, soprattutto per quanto riguarda il look della gang, che insieme allo slang utilizzato dalla banda, era “un aspetto molto importante e da non sottovalutare – spiega Cornish -. C’è una serie precisa di codici e di segnali nell’abbigliamento delle giovani gang”. I cinque attori hanno avuto la possibilità di scegliere personalmente le scarpe, le bandane e gli abiti da indossare tra quelli messi loro a disposizione dalla costumista. “Abbiamo imparato da loro e li abbiamo usati davvero come una risorsa per il film – ammette Cornish -. Per esempio abbiamo imparato come un paio di jeans con sopra una tuta possano servire per nascondere la droga se vieni beccato dalla polizia o quanto sia importante indossare dei vestiti scuri se sei in giro per delle rapine e come i colori delle bandana indichino i vari territori”.

Le riprese di Attack the Block sono iniziate nel marzo del 2010 e sono andate avanti per undici settimane di cui sei di riprese notturne. “Abbiamo deciso di girare tutto di notte perché pensavamo che si sarebbe subito differenziato da altri film inglesi con la stessa ambientazione. Abbiamo bagnato le strade per dargli l’effetto che avevano ne I Guerrieri della Notte e Strade di fuoco, raddoppiando l’effetto con le luci. Abbiamo cercato di usare le stesse lenti usate ne I Guerrieri della Notte per ottenere la stessa fotografia, in modo tale che le luci sullo sfondo sembrassero dei gioielli scintillanti nell’ombra”. Chiunque conosca i lavori di Cornish come parodista dei film di Hollywood nella trasmissione The Adam & Joe Show, sa che è molto colto cinematograficamente. “Abbiamo guardato I ragazzi della 56ª strada, Rusty il selvaggio, 1997 Fuga da New York ed ET” ammette Cornish. “Diva per gli inseguimenti in scooter, Subway per quelli a piedi. I miei film preferiti sono quelli dove ci si dimentica dello stile del regista e si viene assorbiti dall’azione”. Per la musica si è ispirato a John Carpenter e alla musica elettronica e minimalista usata dal regista per i suoi film. “La cosa più incredibile delle sue composizioni – dice Cornish – è che ti colpiscono ma non ti distolgono dallo svolgimento della storia”.

Alien, Gremlins, La Cosa, tutti grandi film di mostri ma anche di grandi effetti speciali che Cornish era desideroso di emulare con le sue creature. “La tecnica che abbiamo usato è della vecchia scuola – ammette -. Non volevo fare degli alieni creati al computer poiché non potevamo permetterceli e volevo fossero qualcosa che stesse realmente davanti alla telecamera”. Cornish desiderava inoltre che i suoi giovani attori potessero avere realmente un incontro faccia a faccia con le creature, che in questo caso voleva dire con uomini in costume. Fondamentale è stata la collaborazione con l’animatore Terry Notary, che ha collaborato con Tim Burton per il Pianeta delle scimmie, Steven Spielberg per Tintin e James Cameron per Avatar. “Averlo qui voleva dire poter mettere una creatura in una stanza con i ragazzi. Se un alieno saltava fuori da una finestra rompendola, lo doveva fare davvero. Se doveva atterrare su di loro, doveva farlo davvero. Se dovevano affettarlo con una spada samurai, potevano farlo”.

Sin dall’inizio, Cornish aveva deciso che i suoi alieni dovevano essere diversi dagli alieni visti fino ad oggi al cinema. Nel film, la gang li descrive come “mezzi gorilla e mezzi lupo” ed è piuttosto esatta come definizione. Sono grosse, orribili, selvagge bestie pelose determinate a eliminare quasi tutto ciò che trovano sulla loro strada con i loro artigli affilati e i loro denti che brillano nell’oscurità. E’ quasi impossibile proporre un nuovo tipo di alieno nel cinema d’oggi, ma Cornish e la sua squadra, compreso il genio premio Oscar Mike Elizalde, della US company Spectral Motion, ci sono riusciti. “Le creature sono come pupazzi d’ombra – spiega Cornish – un po’ come i lupi all’inizio di 300 o i Cavalieri Oscuri nel film di animazione Il Signore degli Anelli di Ralph Bakshi. Usiamo una tecnica tipo il rotoscopio per crearle”. Era importante, inoltre, che fossero veramente spaventosi, il che voleva dire che dovevano dilaniare, strappare, lacerare e uccidere personaggi minori e principali con i loro denti e gli artigli, per creare un senso di pericolo. “Lo scopo – spiega il regista – era quello di tirar fuori tutta l’umanità e il carattere dei ragazzi facendoli scontrare con qualcosa che è puro male”.

Cast Artistico

MOSES – La banda è capeggiata dallo stoico, forte e silenzioso Moses, un giovane diviso tra una forte morale e la volontà di fuggire in ogni modo alla faticosa vita del quartiere. Moses può essere paragonato ad uno degli emblematici eroi di John Carpenter. “Vedevo Moses come Snake Plissken – racconta il regista – il Kurt Russell guercio di Fuga da New York. Non ha una benda sull’occhio, però ha tre cicatrici sulla guancia e una giacca da combattimento che gli dà un non so che di ribelle in stile agit-prop”. Prima di Attack the Block John Boyega aveva lavorato con Joe Cornish in alcuni spettacoli teatrali. “Moses è un tipo silenzioso e coraggioso – racconta il giovane attore, qui al suo debutto nel cinema -. E’ un bravo ragazzo che si trova in una brutta situazione, non lo si può biasimare, purtroppo non ha scelta. E’ silenzioso perché non è solito aprirsi troppo, non ama che la gente gli faccia troppe domande e si fida difficilmente di qualcuno”.
John Boyega (Moses) – Boyega sta attualmente studiando alla Identity Drama School. Nel suo curriculum ci sono Six Parties di scena al National Theatre e Category B al Tricycle Theatre. Attack the Block ha segnato il suo debutto al cinema. Dalla fine delle riprese John ha poi recitato in Junkhearts insieme a Eddie Marsden e Romala Garai. Ha anche avuto una parte in Law & Order: UK ed è apparso in Becoming Human della BBC.

PEST – è un chiacchierone dalla lingua tagliente e ha un arsenale di fuochi d’artificio sempre pronto a sua disposizione. “E’ un tossico, è pazzo ed è capace di qualsiasi follia” lo definisce Alex Esmail, la cui unica esperienza recitativa prima di Attack the Blockè stata un laboratorio teatrale a scuola. “Il personaggio di Pest è quello che ha il maggior numero di battute nel film, era importante che, nonostante tutto, risultasse dolce, adorabile e tenero” spiega Cornish.
Alex Esmail (Pest) – questo film segna il debutto di Esmail nella recitazione. Alex fu scelto durante un laboratorio di recitazione alla Acland Burghley School a Tufnell Park. Ama moltissimo gli sport ed è specializzato in arti marziali, skateboard e free running. Le sue naturali abilità di equilibrista e di atleta l’hanno sicuramente aiutato a sviluppare le sue doti di attore.

DENNIS – è il braccio destro di Moses e possiede una spada da samurai. “E’ un tipo arrogante, bello e furbo, un tipo alla Han Solo – spiega Cornish -. Con questo personaggio siamo stati particolarmente fortunati perché abbiamo trovato in Franz Drameh un interprete perfetto”. Dennis “è la testa calda del gruppo, ama le bici, le moto, gli scooter e le BMX” spiega il giovane attore, già visto in Hereafter di Clint Eastwood. “Quando ho letto il copione ero felice per il modo in cui veniva descritta la gang. Più il film entra nel vivo e più il pubblico si rende conto che la banda è molto di più di un gruppo di ragazzi che vanno in giro a derubare la gente, si tratta di persone normali”.
Franz Drameh (Dennis) – ha studiato allo Young Actors Theatre, ha recitato in Hereafter di Clint Eastwood, Right Side of God di Justin Donaldson, Be Good di Barney Cokelis e There for Me di Sally Aprahamian. Per la televisione ha lavorato ad alcune produzioni della BBC come Parents of the Band di Dominic Brigstocke e alcuni episodi di Casualty e Living It, oltre a Break Kids della Disney, Byker Grove della Zenith e a Space di Discovery Channel. Per il teatro ha partecipato a Peter Pan per lo Young Actors Theatre.

JEROME – Con i suoi occhiali e con l’uniforme scolastica che si intravede sotto i vestiti, Jerome sembra fuori luogo nella gang. “Sostanzialmente è un bravo ragazzo – dice Cornish – è il tipo timido e sensibile che non ti aspetteresti certo di vedere coinvolto nella rapina all’inizio del film”. Per il suo ruolo è stato scelto Leeon Jones. “La gang di Attack the Block è molto credibile – dice il giovane attore – c’è sempre un leader come Moses, c’è sempre una testa calda, qualcuno che è su di giri così come quello che si butta sempre nella mischia e non manca mai nemmeno il tizio che vorrebbe essere già adulto”.
Leeon Jones (Jerome) – al suo debutto nella recitazione, stava partecipando ad un progetto estivo con il Mayhem Theatre nel South Bank Centre quando la sua insegnante lo spinse a partecipare alle audizioni. Così come per la recitazione, ha un vivo interesse per il basket, per la cucina orientale, per i manga e per i supereroi.

BIGGZ
– è il più giovane membro del gruppo “ed è il più spaventato anche se non lo dà a vedere perché vuole sentirsi grande davanti agli altri” spiega l’attore Simon Howard alla sua prima esperienza cinematografica. “La sceneggiatura mi è arrivata alla vigilia di Natale, è stato un regalo bellissimo. Di film di gang ce ne sono, ma uno in cui ci si trova ad affrontare un fantasma o un alieno? Ora un film di questo tipo esiste!”.
Simona Howard (Biggz) – anche lui al debutto nella recitazione, è stato scoperto durante un laboratorio di recitazione al John Ruskin College a Croydon. Simon è anche un aspirante rapper ed ha recitato in teatro in Much Ado About Nothing.

E poi ancora :

Jodie Whittaker (Sam) – si è fatta conoscere dal grande pubblico come Jessie in Venus di Roger Michell per il quale è stata premiata con il Critic’s Circle Award e il Satellite Award come migliore attrice e ottenuto anche una nomination ai British Independent Film Award. Nella sua filmografia figurano anche One Day di Lone Scherfig, St. Trinians di Barnaby Thompson e Oliver Parker, Veil of Maya di Dana Lustig, The Kid di Nick Moran, Perrier’s Bounty di Ian Fitzgibbon, Occo vs the World di Conor Mcdermottroe, White Wedding di Jann Turner, Good di Vicente Amorim e A Thousand Kisses Deep di Dana Lustig. Per la televisione, Jodie Whittaker è apparsa in alcune produzioni della BBC come Nightwatch, The Oaks, The Accused, Royal Wedding, Cranford, Tess of the D’Urbervilles, This Life +10, Dalziel & Pascoe, Billy Two-Sheds per le quali è stata premiata ai Royal Television Society Midlands Award come migliore attrice e in Doctors, produzione ITV di Wired, Tom Hurndall produzione di Channel 4. La Whittaker ha anche recitato in teatro diretta da Michael Attenborough in Awake and Sing! e Enemies grazie ai quali è stata nominata per un Ian Charleson Award. E’ stata poi tra gli interpreti di Bash diretta da Tamara Hervey e The Storm diretta da Tim Carroll.

Luke Treadaway (Brewis) – Dopo essersi diplomato al LAMDA nel 2006, Luke Treadaway ha recitato in Killing Bono di Nick Hamm, The Whistleblower e Viko di Larysa Kondracki, Clash of the Titans di Louis Leterrier, Heartless Philip Ridley, Public Sex di Simon Ellis, God’s Wounds di Wayne Holloway e Brothers of the Head di Lou Pepe e Keith Fulton, per il quale ha ricevuto una nomination ai British Independent Film Award come migliore giovane attore e con il quale ha vinto il Michael Powell Award per il miglior film inglese al Edinburgh Film Festival. La sua carriera televisiva include Mist: Sheepdog Tales di David Kennard, Clapham Junction di Adrian Shergold e The Innocence Project di Bill Anderson. A teatro, Treadaway è apparso in The Cure at Troy, una produzione di Ed Dick per il National Theatre Workshop, Through a Glass Darkly di Michael Attenborough al Stockholm Ingmar Bergman Festival, Over There di Ramin Gray al Royal Court Theatre, Cradle Me di Duncan MacMillan, Piranha Heights di Lisa Goldman, una produzione del National Theatre, War Horse di Marianne Elliott e Tom Morris e infine Saint Joan di Marianne Elliott.

Nick Frost (Ron) – La prima importante apparizione di Frost è nei panni dell’eccentrico Mike Watt in Spaced una produzione di Channel 4. Da allora, è diventato uno dei più richiesti attori inglesi. Si è guadagnato una nomination come miglior giovane attore ai British Independent Film Awards per il suo ruolo nel film cult L’alba dei morti dementi, recitando insieme a Simon Pegg. Con quest’ultimo ha recitato anche nella commedia di grande successo Hot Fuzz e di recente in Paul, da loro stessi sceneggiato. Le altre interpretazioni di Frost includono Kinky Boots, Penelope, Wild Child e The Boat That Rocked. Frost sarà anche protagonista con Simon Pegg di The Adventures of Tintin: The Secret of the Unicorn di Steven Spielberg. In televisione ha mostrato le sue doti recitative nell’adattamento targato BBC del best seller di Martin Amis, Money. E’ anche apparso nella sitcom Black Books di Channel 4, con Dylan Moran e Bill Bailey, e ha partecipato alle due serie di Channel 5, Danger! 50,000 Zombies! e Danger! Incoming Attack! Frost è stato anche protagonista di Hyperdrive, una serie comica fantascientifica della BBC Two e ha recitato in due stagioni di Man Stroke Woman.

Jumayn Hunter (Hi-Hatz) – Hunter ha recitato in Eden Lake e Little Terrors di James Watkins. In televisione ha lavorato a film quali Fallout di Ian Rickson e Kings of London di Sean Conway. E’ anche apparso in serie televisive come Casualty della BBC, The Bill di Thames Television e Torn per la ITV. A teatro ha recitato in Macbeth di Max Stafford Clark, Afterbirth di Deborah Paige e nelle produzioni della West Yorkshire Playhouse, Safe, e della Westminster Kingsway,The Tempest.

Cast Tecnico

Joe Cornish (Scrittore/Regista)
Joe Cornish è meglio conosciuto come uno dei componenti del duo comico Adam and Joe. Attack the Block, di cui è anche sceneggiatore, segna il debutto nella regia cinematografica. La sua carriera comincia in televisione dove è apparso per la prima volta nel 1997 come attore e creatore, insieme ad Adam Buxter, del The Adam and Joe Show, uno programma molto famoso in Gran Bretagna per i suoi sketch, le sue canzoni e le sue animazioni satiriche. Lo show ha riscosso fin da subito un grande consenso non solo di pubblico ma anche di critica, fino ad aggiudicarsi il Television Society’s Award nel 1998 come migliore novità. Il successo del The Adam and Joe Show ha portato ad altre serie televisive sia su Channel 4 che sulla BBC, come Adam & Joe’s Formative Years, Adam and Joe’s American Animation Adventure e Adam and Joe Go Tokyo. Cornish è stato anche regista di alcuni show comici di Channel 4 come Modern Toss e Blunder e sceneggiatore di Big Train della BBC2. Ha lavorato come presentatore per la BBC2 e la BBC Radio 4. Prima di passare dietro alla macchina da presa, al cinema ha lavorato come sceneggiatore. Insieme a Edgar Wright ha scritto The Astonishing Ant Man per la Marvel Studios ed è anche tra gli sceneggiatori di The Adventures of Tintin: The Secret of the Unicorn di Steven Spielberg. Cornish porta avanti anche una carriera radiofonica di grande successo insieme ad Adam. Il duo ha sostituito Ricky Gervais nella stazione radio XFM nel 2003, producendo una popolare serie di podcast. Si sono poi trasferiti alla BBC 6music nel 2007, dove il loro show del sabato mattina è stato premiato ai 2008 Broadcasting Press Guild Award come programma radiofonico dell’anno e ha ricevuto anche tre Silver Sony Awards nel 2009 e un Sony Gold come miglior commedia radiofonica nel 2010.

Nira Park (Produttore)
Nira Park ha fondato, nel 1995, la Big Talk Productions con la quale ha prodotto la premiata serie comica di Simon Pegg e Jessica Hynes, Spaced, diretta da Edgar Wright, le tre serie pluripremiate della sitcom Black Books e la serie comica Free Agents, che ha ricevuto la nomination alla Rose D’Or. Dopo il successo di Spaced, Nira ha prodotto il film campione di incassi L’alba dei morti dementi per il quale ha ricevuto una nomination al Carl Foreman Award ai 2005 BAFTA Awards. Nel 2006 ha prodotto il primo film di Ringan Ledwidge, Gone for Working e ha collaborato ancora con Simon Pegg e Edgar Wright nel sequel Hot Fuzz. Nel 2007, Nira ha espanso la Big Talk Productions e creato la Big Talk Pictures e oggi è CEO di entrambe le compagnie. Nira ha recentemente prodotto Scott Pilgrim Vs The World di Edgar Wright, con Michael Cera, ed è stata anche produttore esecutivo per la BBC nella sitcom di successo Him & Her di Three, di cui si sta preparando la seconda serie, e Friday Night Dinner di Channel 4, scritto e prodotto da Robert Popper. La più recente produzione di Nira è Paul, scritto e interpretato da Simon Pegg e Nick Frost e diretto da Greg Mottola. Nel dicembre del 2010 ha ricevuto il premio “Producer of the Year” ai UK Women in Film and TV Awards.

James Wilson (Produttore)
Prima di diventare un produttore indipendente, James Wilson era produttore esecutivo della Fox Searchlight Pictures e della Film4. Per oltre otto anni ha lavorato sullo sviluppo, sulla produzione e sull’acquisizione di film come Sexy Beast, Dancer In The Dark, The Filth and The Fury, The Low Down, The Last King of Scotland, Nil By Mouth, The Ice Storm, L’alba dei morti dementi e The Full Monty. E’ anche produttore di Under The Skin di Jonathan Glazer, con Nick Wechsler. Wilson è anche uno dei direttori della Big Talk Pictures.

Tom Townend (Direttore della Fotografia)
Townend ha lavorato come direttore della fotografia per The Unloved di Samantha Morton e anche come vice direttore della fotografia per 28 Days Later di Danny Boyle, Harry Brown di Daniel Barber e Ratcatcher di Lynne Ramsey. Noto anche nel mondo pubblicitario, Townend ha recentemente vinto il Gold Award for Cinematography ai London International Awards per il suo lavoro sulla campagna della Virgin Media. Tra le sue innumerevoli pubblicità ci sono le campagne per Samsung, Sony Playstation, Sky HD, Bacardi, McDonalds, Bailey’s e Vodafone. Ha lavorato anche a molti video musicali come Empire dei Kasabian, vincitore ai CADS del 2007, ha avuto una nomination sempre ai CADS per The Horrors e una nomination agli UK MVA Award per i Take That. Altri video musicali li ha realizzati per Florence & the Machine, Will Young, Craig David, The Verve, Duffy, Snow Patrol and Arctic Monkeys.

Mike Elizalde (Creazione alieni)
Mike Elizalde si è imposto fin da subito come uno dei migliori makeup designer, scultori e animatronic engineers nel suo campo. Ha lavorato ad oltre 60 film tra i quali Hellboy, Men In Black, A.I. Artificial Intelligence, Fantastic Four, X-Men: The Last Stand e Hellboy II: The Golden Army. Elizalde e sua moglie Mary hanno creato la Spectral Motion Incorporated nel 1994 come mezzo per produrre e poi distribuire i modelli scolpiti da Elizalde. Oggi la Spectral Motion è considerata una delle principali aziende di preparazione trucco ed effetti speciali per creature. Elizalde ha ricevuto una nomination come dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences per il suo lavoro in Hellboy II: The Golden Army e vinto un Saturn Award dalla Academy of Science Fiction, Fantasy and Horror Films nel 2004 per il suo design di Hellboy. La Spectral Motion ha creato anche creature per Paul, Your Highness, Land of the Lost e X Men: First Class.