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Chronicle: Recensione in Anteprima

Tre liceali diventano ‘supereroi’ dal giorno alla notte, scoprendo un mondo. E’ Chronicle, e Cineblog l’ha recensito per voi!

pubblicato 4 Maggio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:53

Da un grande potere, derivano grandi responsabilità“. Quante volte negli ultimi anni siamo andati incontro a questa presunta verità, resa celebre da Spiderman e riproposta da qualsiasi supereroe piombato sul grande schermo? Avendo perso il conto evitiamo l’immancabile elenco, anche se dovremmo aggiornarlo con una new entry ‘curiosa’ e decisamente atipica. Perché cosa succederebbe se tre ‘normali’ adolescenti diventassero ‘supereroi’ dal giorno alla notte?

A porsi questa domanda l’esordiente Josh Trank, autore del soggetto e regista di Chronicle, autentica sorpresa della stagione cinematografica americana. Costato appena 12 milioni di dollari, il film della Fox ne ha incassati oltre 60 solo negli Usa, per poi arrivare ai 123 worldwide. Un boom inatteso, e assolutamente meritato, che stupisce per la qualità ‘visiva’ che contraddistingue l’intera opera, maledettamente low budget eppure straordinariamente spettacolare.

Grazie ad un uso sorprendente degli effetti speciali, Trank è riuscito nell’impresa di far evolvere l’ormai abusato genere del found footage/mockumentary, trasformandolo in un riuscito cinecomic dai risvolti cupi ed (im?)prevedibili.

Chronicle: Recensione in Anteprima

Uno schiocco di dita per distruggere un auto, un minimo di concentrazione per spiccare il volo e far decollare oggetti, una forza mostruosa, e un numero di imprecisati poteri capitati accidentalmente nelle mani sbagliate. Trovato l’incipit giusto, Josh Trank e Max Landis (un cognome una garanzia) hanno spinto sull’acceleratore dell’assurdo per pennellare i tre protagonisti del loro film, colpendo per lo stile registico, asciutto, originale, spesso essenziale, coraggioso nell’osare e in grado di spremere i ‘pochi’ soldi a disposizione per riuscire in una apparentemente folle impresa. Ovvero dar vita ad un cinecomic low budget, ma senza mettere freno al ‘potere’ degli effetti speciali. Che in Chronicle stupiscono.

Grazie ad una manciata di videocamere, che ‘fluttuano’ tra un protagonista e l’altro, seguendo passo passo l’incredibile storia dei tre, Trank da’ vita ad un mock-supereoistico che cambia più volte maschera. Perché mano a mano che i tre immaturi adolescenti imparano a controllare le loro abilità, acquisite misteriosamente e per puro caso nell’incontro/scontro con una ‘grotta radioattiva’, le loro vite cominciano a sfuggire al controllo, facendo prendere il sopravvento a quel lato oscuro che nel profondo contraddistingue ognuno di noi. Ed è qui che Chronicle ‘conquista’, perché il ‘vero’ protagonista del film si tramuta in ‘altro’ con il passare dei minuti.

Sfottuto a scuola, deriso dai vicini di casa, umiliato dal padre ubriacone e violento, coccolato dalla madre morente e senza uno straccio di amico, Andrew Detmer ‘muta’ dinanzi ai poteri capitatigli tra capo e collo, mandando platealmente a quel paese il celebre motto dell’Uomo Ragno. “Da un grande potere, derivano grandi responsabilità?“. Ma anche no, sostiene Andrew. Perché sono i ‘superpredatori’, da sempre, a dominare il mondo, uccidendo il prossimo, più debole ed inferiore, con estrema facilità e senza rimorso alcuno. Convinto di essersi trasformato in un ‘superpredatore’, in quanto superiore a qualsiasi essere umano, Andrew sceglie il lato oscuro ‘della forza’, mettendo così in serio pericolo l’intera umanità.

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Se dal punto di vista visivo e prettamente registico Chronicle ammalia, tenendo ovviamente conto dei limitati mezzi a disposizione, è sullo script che il film spesso deraglia. A non convincere i dialoghi, così come alcuni tratti che caratterizzano i tre adolescenti, con uno di questi ‘gratuitamente’ filosofo nel citare Platone e Schopenhauer, tra una ‘bravata’ supereroistica e l’altra. Intuendo le potenzialità dell’opera, e le evidenti probabilità di sequel (già annunciato), Trank finisce spesso per seminare per poi non raccogliere, lasciando così decine di quesiti irrisolti all’ovvio capitolo due. Mossa ‘scontata’ quanto poco fastidiosa, perché in parte mitigata dal genere ‘documentaristico’, che lega l’intera opera ad un paio di videocamere amatoriali, e al montaggio cronologicamente dilatato e spezzettato.

Se con Paranormal Activity Oren Peli ha avuto il ‘merito’ di ridare fiato al filone del ‘finto documentario’ in salsa horror, Josh Trank ha straordinariamente inaugurato quello del found footage in ambito cinefumettaro, dimostrando che anche con ‘limitati budget, si possono fare enormi effetti speciali‘.

Voto di Federico: 7+
Voto di Carlo: 6,5
Voto di Carla: 7,5
Voto di Gabriele: 7

Chronicle (Usa, 2012, Fantascienza, Azione) di Josh Trank; con Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B. Jordan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Anna Wood, Joe Vaz, Matthew Dylan Roberts, Luke Tyler – uscita mercoledì 9 maggio 2012qui il trailer italiano.