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Benvenuto a Bordo: Recensione in Anteprima

Girato sulla Costa Atlantica di Costa Crociere, Benvenuto a Bordo sbarca nei cinema italiani. Ecco la nostra recensione

pubblicato 12 Giugno 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:32

Uscito lo scorso anno in Francia, e riuscito ad incassare poco più di 12 milioni di dollari, Benvenuto a Bordo sbarca ora nei cinema italiani. Con un tempismo preoccupante. La ‘vera’ protagonista del film è infatti la Costa Atlantica, nave da crociera della compagnia Costa Crociere. Pochi mesi dopo l’affondamento della Costa Concordia, la sua ‘gemella’ arriva quindi nei cinema tricolori grazie ad una commedia romantica dai toni spesso demenziali, e complessivamente tristemente banali. Ma non è finita qui, perché Francesco Schettino, Capitan Codardo della nave affondata di fronte all’Isola del Giglio, fece da consulente alle riprese del film, diretto da Eric Lavaine.

D’altronde nulla di nuovo sotto il sole, visto che i tanto vituperati Neri Parenti ed Aurelio DeLaurentiis già nel 2007 ebbero un’idea ‘simile’, ovvero ambientare un intero film su una nave da crociera, per provare a scandagliare le tante storie che per forza di cose si incrociano al largo della terra ferma.

Da Natale in crociera siamo così passati a Benvenuto a Bordo, con differenze sicuramente evidenti ma senza eccedere negli entusiasmi, a causa di una sceneggiatura che prova a giocare con cliché triti e ritriti, zavorrati da una regia tutt’altro che frizzante e da una serie di dialoghi più adatti al piccolo schermo che al buio della sala.


Isabelle è la responsabile delle risorse umane di una nota compagnia di crociere. Al fianco del suo ufficio siede il capo, con cui da anni ha una relazione clandestina. Prima di intraprendere una crociera inaugurale della nave ammiraglia della compagnia, lui decide di troncare la relazione, licenziando in tronco Isabelle. Ferita e desiderosa di vendetta, la donna assume un vero e proprio ‘idiota’, ovvero Rémy, disoccupato esuberante e dalle rotelle fuori posto, trasformandolo nel nuovo animatore della nave. Se non fosse che Rémy riesca con il passare dei giorni a conquistare quasi tutti i dipendenti della crociera, incrociando persino l’amore del comandante. Che incredibile ma vero, non ha la barba, non fuma sigari e non ha la pancia, ma il seno e due tacchi.

Anche in Francia, tra un The Artist, un La Guerra è Dichiarata e un Quasi Amici, producono titoli sinceramente evitabili, qualitativamente scadenti, e tutt’altro che esportabili all’estero. Questo Benvenuto a Bordo ne è un chiaro esempio. Scritto e diretto da Eric Lavaine, il film affonda quasi immediatamente a colpa di battute mai realmente frizzanti, anche se dall’ambizione sfacciata, da una trama che definire platealmente scontata è dire poco, e da una regia che non riesce quasi mai ad andare oltre il pacchetto ‘televisivo’, calda ed avvolgente fotografia permettendo.

Tralasciando i momenti forzatamente demenziali, con uno sketch che fa il verso a Titanic di James Cameron talmente gratuito e fuori luogo da creare imbarazzo, il titolo di Lavaine finisce per tramutarsi in un semplice, chiaro ed enorme spottone alla Costa Crociere, mai come in questi ultimi mesi in difficoltà dopo l’affondamento della Costa Concordia. L’idea di costruire un’opera corale, cavalcata esplicitamente dal regista, perde infatti immediatamente forza, con alcuni personaggi solo marginalmente tratteggiati, perché prima ripresi e subito dopo abbandonati al loro destino. Dalla coppia di ‘precisini’ al malato di slot machine, dal finto gay che ci prova con le donne ai vari cornuti di turno, l’opera di Eric Lavaine non si avvicina mai alla costa della ‘credibilità’, apparendo perennemente sopra le righe, e conseguentemente fastidiosa.

Se la nostra Luisa Ranieri, nei panni del ‘Capitano’ della nave, non eccelle, si fa sicuramente apprezzare Franck Dubosc, voce francese del pixariano Nemo e qui facile macchietta comica, su cui il film poggia completamente. Noioso, poco divertente e forzatamente ‘commovente’ nel finale, Benvenuto a Bordo dimostra semplicemente che anche il cinema francese può sbagliare un colpo. Fortunatamente.

Voto di Federico: 4

Benvenuto a Bordo (Bienvenue a Bord, Francia, commedia) di Eric Lavaine; con Franck Dubosc, Valérie Lemercier, Gérard Darmon, Elisa Servier, Luisa Ranieri, Lionnel Astier, Guilaine Londez, Shirley Bousquet, Philippe Lellouche – uscita venerdì 15 giugno 2012qui il trailer italiano