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Miao, si gira!: il cinema festeggia la Festa del Gatto

Il cinema ama tutti i gatti che passeggiano sul grande schermo, e venerdì 17 febbraio 2014 li festeggia con tanti film. Miao, si gira!

di cuttv
pubblicato 17 Febbraio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 04:11

Tirate fuori i croccantini degli eventi speciali perché oggi la Festa del Gatto contagia anche il cinema, dal vostro schermo agli spazi espositivi di Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico (Via Gluck, 45) di Milano, dove va in scena Miao, si gira!

Mentre le sale fanno le fusa al micio di A proposito dei Davis dei fratelli Coen, una mostra in collaborazione con Urban Pet promette catofili cinefili, tanti poster, fotobuste, foto di scena, soggettoni e locandine ad alto tasso di fusa, miagolii suadenti e astuzie feline.

Titoli che miagolano con super protagonisti come Il gatto venuto dallo spazio (1977), il Siamese Gigì assoldato per FBI Operazione Gatto (1965), la famigliola de Gli Aristogatti, quel gran micio di Garfield, Silvestro Gatto Maldestro, il Tom di Gerry.

Stessa cosa da Il Gatto con gli Stivali, dal film giapponese d’animazione del 1969, che vanta il grande Hayao Miyazaki tra gli animatori, a quello che nel 2011 arriva dal successo della saga di Shrek con una pellicola tutta sua, o il manifesto del musical a cartoni animati Musetta alla conquista di Parigi (1961) con la gatta protagonista doppiata da Judi Garland! 

Gli Aristogatti
Il gatto venuto dalla spazio - poster
Felix
Catwoman con Halle Berry
FBI Gatto
Sigourney Weaver in Alien979)
Miao, si gira! - poster

I coprotagonisti come i veri Persiani bianchi animati al computer per Stuart Little – Un topolino in gamba (1999) e Come cani e gatti (2001), affiancano lo Stregatto, che compare (e scompare) in Alice nel Paese delle Meraviglie (1951) e in Alice in Wonderland di Tim Burton (2010), dallo spelacchiato Sergente Tibs de La Carica dei 101 (1961), Lucifero che fa i dispetti a Cenerentola (1950), i due bisbetici Si&Am che rendono la vita impossibile alla povera cagnetta protagonista di Lilli e il Vagabondo (1955).

Compagni di scena come Ulisse, il roscetto di Colazione da Tiffany che finisce a letto con la bella Holly e svolge un ruolo decisivo nel romantico l’abbraccio con bacio sotto la pioggia dei protagonisti, restano negli annali insieme a Jonesy, il gatto che aiuta Sigourney Weaver a mettere fuori uso Alien (1979), il micio Pyewacket (in italiano cagliostro) a fianco di Una strega in paradiso (1958) come l’incantevole Kim Novak, Sfigatto di Ti presento i miei (2000), che è finito per diventare una vera e propria star su facebook.

In mostra anche i preziosissimi rodovetri originali di Allegro non troppo (1976) di Bruno Bozzetto (episodio col micio grigio sulle note del Valzer Triste di Sibelius con esposti in mostra preziosi rodovetri originali prestati da Bruno Bozzetto) e di La Gabbianella e il Gatto (1998) di Vincenzo d’Alò tratto dalla celebre novella di Luis Sepulveda (in mostra anche preziosi disegni originali gentilmente messi a disposizione da Lanterna Magica).

Si passa dalla sensuale Catwoman che passeggia sui tetti di Gotham City con Michelle Pfeiffer, Anne Hathaway e Halle Berry, al Il Gatto (1977) condominiale della commedia italiana di Luigi Comencini, mentre l’alone sinistro che accompagna i gatti è degnamente rappresentato da quelli dei film tratti dai romanzi di Stephen King come nell’inquietante L’occhio del gatto.

Anche l’horror alla Lucio Fulci ama i felini de La tomba di Ligeia (1964), Black Cat – Gatto nero (1981), e I delitti del gatto nero (1990), in buona compagnia de Il gatto a nove code (1971) di Dario Argento, e Artigli (1977) di Denis Heroux.

C’è anche la satira politico-sociale anni settanta censurata del graffiante Fritz il Gatto (1972) con i Gatti che passeggiano solo nei cartelloni di film come Caccia al ladro (1955) di Hitchcock, o si prestano a metafore conturbanti come La gatta sul tetto che scotta (19589 di Tennessee Williams.

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Una mostra che passa alla locandina a trailer, documenti e piccoli spezzoni del film, attraverso il QR Code con un semplice clic di telefonino collegato alla rete wi-fi gratuita del museo. Una passeggiata digitale che parte dal saggio-catalogo MIAO, Si Gira! di Giuseppe Colangelo, edito da Book Time con aneddoti e curiosità sotto i riflettori.

La mostra al Museo del Manifesto Cinematografico, è organizzata in collaborazione con Radio Bau e Youpet tv, a sostegno dell’Associazione Mondo Gatto e si avvale del patrocinio di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinai Italiani) e ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). Miak!

Via | Fermo Immagine – Museo del manifesto Cinematografico a MilanoFacebook