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The German Doctor: 3 nuove clip in italiano del film di Lucia Puenzo

The German Doctor: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Lucia Puenzo nei cinema italiani dall’8 maggio 2014.

di cuttv
pubblicato 7 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:57

The German Doctor: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Lucia Puenzo nei cinema italiani dall’8 maggio 2014.

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Disponibili tre nuove clip in italiano tratte da The German Doctor aka Wakolda, il nuovo film di Lucia Puenzo in uscita nei cinema italiani domani 8 maggio.

La trama racconta il misterioso periodo di latitanza in America Latina del criminale nazista Joseph Mengele.

Il film è tratto dal romanzo “Il medico tedesco. Wakolda” scritto dalla stessa Puenzo e in arrivo nelle librerie italiane in concomitanza con l’uscita del film.

La regista e scrittrice argentina è al suo terzo lungometraggio. Il suo primo film XXY ha vinto il Gran Premio della Critica al Festival di Cannes nel 2007 e il Premio Goya come miglior film straniero. La sua opera seconda El Nino Pez è stata presentata all’interno della sezione Panorama al Festival di Berlino nel 2009.

L’attore spagnolo Alex Brendemühl che nel film interpreta il criminale di guerra Josef Mengele ha lavorato per il cinema e la televisione partecipando a più di 60 film. Tra gli ultimi lungometraggi interpretato segnaliamo  “In The City” (2003) diretto da Cesc Gaym “Inconscientes” (2004) di Joaquin Oristrell (Reinas), “El consul de Sodoma” (2009), “The Mosquito net di Agustí Vila” (2010) e “Insensibles” di Juan Carlos Medina (2012).

La crescita:

Il viaggio:

The German Doctor: clip in italiano, foto e disegni del film di Lucia Puenzo

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 8 maggio arriva nei cinema italiani, distribuito da Academy2, The German Doctor (Wakolda) il dramma di Lucia Puenzo che ci narra uno dei periodi più misteriosi e inquietanti della latitanza in America Latina del medico e membro delle SS Josef Mengele, uno dei più efferati criminali nazisti.

Oggi vi proponiamo una clip in italiano con una scena tratta dal film, un set di foto di scena e alcuni disegni del diario di Mengele realizzati in esclusiva per il film dall’artista Any Rivedra.

La trama ufficiale:

Patagonia, 1960. Uno medico tedesco incontra una famiglia argentina e la segue nel loro lungo viaggio attraverso il deserto verso Bariloche dove Eva, Enzo e i loro tre figli hanno intenzione di aprire una casa vacanze vicino il lago di Nahuel Huapi. Questa famiglia modello risveglia la sua ossessione per la purezza e la perfezione. La sua attenzione si focalizza in particolare su una delle figlie, Lilith, una ragazzina di 12 anni molto minuta per la sua età.

All’oscuro della sua vera identità, il medico tedesco viene accolto con entusiasmo come primo gradito ospite e affitta una stanza nella loro casa. Giorno dopo giorno, tutti vengono sedotti da questo uomo carismatico, dalle sue maniere eleganti, dalle sue conoscenze scientifiche e dalla sua ricchezza, fino al momento in cui scopriranno di vivere con uno dei più grossi criminali della storia.

Lucía Puenzo ripropone i temi e le atmosfere dei suoi film precedenti, la costruzione della propria identità sessuale e sociale. Una perfetta combinazione tra la Storia, che coinvolge l’umanità e la storia privata di una famiglia.

Il libro di Lucia Puenzo

Il romanzo di Lucia Puenzo “Il medico tedesco. Wakolda” esce in Italia in contemporanea al film di cui l’autrice è regista.

Il romanzo inizia con l’incontro nel 1960 di un medico tedesco con una famiglia argentina in una desolata regione della Patagonia. Questa famiglia ha tratti somatici particolari, in special modo Lilith, una ragazzina quasi adolescente, con un lieve ritardo nella crescita. Il medico tedesco, personaggio inquietante e misterioso, specialista di eugenetica, che nel frattempo si unisce a loro nel viaggio, ne è fortemente attratto, e instaura con lei un rapporto speciale e morboso.

Ma presto la realtà viene a galla: il medico dai modi distinti e gentili è Josef Mengele, “L’angelo della morte”, l’efferato nazista che si è macchiato di crimini orrendi come medico nei campi di sterminio.

Il romanzo di Lucìa Puenzo mette a nudo i meccanismi della perversione e della fascinazione del male, spesso travestita da normalità. Le crudeltà perpetrate da Mengele sono solo accennate, mentre vengono rivelate le sue fobie, ossessioni, paure, che invitano il lettore ad “entrare” nella mente malata del medico.

Un romanzo sul “male”, sul suo potere di fascinazione, sul particolare rapporto spietato e morboso che spesso si instaura tra vittima e carnefice.

The German Doctor: foto e disegni del film di Lucia Puenzo The German Doctor: foto e disegni del film di Lucia Puenzo The German Doctor: foto e disegni del film di Lucia Puenzo The German Doctor: foto e disegni del film di Lucia Puenzo The German Doctor: foto e disegni del film di Lucia Puenzo

The German Doctor – Wakolda: il nazismo più mostruoso torna al cinema

Aspettando “The German Doctor” di Lucía Puenzo, in libreria e sul grande schermo, con il ritorno del nazismo nella sua forma più mostruosa.

Dopo l’alterazione genetica dell’adolescente argentina ermafrodita di XXY, (Gran Premio della Critica al 60ª edizione del Festival di Cannes e Premio Goya come miglior film straniero), la storia di un amore che si tuffa nell’abisso dell’identità con El niño pez – Il bambino pesce, (vincitore del Festival di LGBT di Torino), parole e immagini di Lucía Puenzo continuano ad attraversare frontiere, misteri fitti e risvegli estremi con The German Doctor – Wakolda (Argentina 2013).

Il dottore tedesco, scritto e diretto dalla sempre più interessante Puenzo, partendo ancora una volta da un suo racconto omonimo, edito da Guanda in contemporanea all’arrivo del film in sala, distribuito da Academy2 a partire dal prossimo 8 Maggio 2014.

The German Doctor -Alex Brendemuhl

Un successo di critica e di pubblico al Festival di Cannes, con dieci premi Sur assegnati dall’Accademia delle Arti e delle Scienze cinematografiche argentina, Premio della Giuria al Noir in Festival di Courmayeur, tra i candidati dell’Argentina all’Oscar 2014 come miglior film straniero (vinto dall’Italia con La Grande Bellezza di Sorrentino), che torna nella desolante Patagonia degli anni sessanta, con alcuni dei misteri e degli orrori mai chiariti sui crimini e criminali nazisti.

Un romanzo e un thriller che iniziano con la storia di un incontro casuale tra un carismatico specialista di eugenetica, e una famiglia dai tratti somatici particolari, che risveglia l’ossessione della perfezione genetica, nell’Argentina che ha accolto e permesso a tanti criminali nazisti, di trasformare l’orrore in normalità.

The German Doctor - Brendemühl con Florencia Bado

La storia del dottore tedesco egregiamente interpretato da Alex Brendemühl, che si insinua nella famiglia e instaura un rapporto sinistro e morboso con la gracile ragazzina dodicenne Lilith (Florencia Bado), celando a tutti la vera identità dell’efferato medico e membro delle SS Josef Mengele, responsabile di crimini orrendi contro l’umanità, perpetrati con centinaia di sperimentazioni da ‘l’angelo della morte’ del lager di Auschwitz-Birkenau, e dalla bestia celata da una falsa identità dopo (segue un approfondimento).

Una discesa negli inferi della normalità, e del rapporto morboso, spietato e ambiguo che si instaura spesso tra vittima e carnefice, che torna a sollevare domande e dubbi sulla fuga e la lunga latitanza di uomini spietati e sanguinari, rimasti impuniti e protetti.

Nell’attesa di libro e film, invito ad approfondire con il trailer italiano, le note della scrittrice e regista argentina, qualche curiosità a seguire, insieme alla nostra recensione.

Curiosità

I 31 libretti e taccuini originali compilati da Mengele sono stanti venduti nel 2011 in un’asta in Connecticut per 245mila dollari.

Le pagine di quello che accompagna il film, come l’ombra più oscura che cela la vera identità del ‘mostro’, sono in realtà le ossessioni del dottore ricostruite a matita dal disegnatore argentino Andy Riva, seguendo le fitte trame di deliranti indicazioni su come migliorare difetti e imperfezioni, che potete sbirciare sul suo blog.

The German Doctor poster

Note di regia

Gli anni che Josef Mengele passò a Bariloche, sono uno dei periodi più misteriosi e inquietanti della sua latitanza in America Latina. Si sa solamente che lavorò come veterinario, sperimentando sui bovini argentini, mentre segretamente continuava le sue ricerche procurandosi sangue di donne gravide. Fu conosciuto anche per la sua capacità di costruire bambole con i tratti talmente umani da sembrare bambini in carne ed ossa.

Mengele era un fanatico convinto di essere un visionario avanguardista capace di sfruttare una particolare situazione storica. L’obiettivo della sua ricerca era di ottenere la perfezione genetica e distruggere qualsiasi cosa che potesse interferire con questo obiettivo. Questa aspirazione alla perfezione genetica è alla base dell’ideologia del movimento nazista e anche tra i motivi ispiratori della Seconda guerra mondiale.

Ho trascorso un anno a scrivere la sceneggiatura di Wakolda, partendo dal mio omonimo racconto, sommersa dalle complesse ragioni che spinsero, il governo argentino ad aprire le porte a tanti nazisti provenienti dall’Europa, emanando addirittura una legge, che permise loro di usare il proprio nome, e alcuni paesi come Bariloche ad accoglierli a braccia aperte. Perché centinaia di famiglie argentine divennero complici di questi uomini? Qual’ è stata la reazione di queste piccole comunità tedesche, stabilitesi in Patagonia molto tempo dopo la seconda guerra mondiale, quando il nazismo ritornò nella sua forma più mostruosa?
Ancora, cosa accadde ai giovani cresciuti in questa comunità quando hanno dovuto imparare a difendersi da questi mostri che vivevano con loro? Queste domande sono innescate dalla trama di Wakolda che combina la Storia (universale) con la storia particolare di una famiglia, che potrebbe aver vissuto con uno dei più grandi criminali di tutti i tempi.

Le atmosfere e alcuni dei temi del film, la costruzione della propria identità sessuale e i risvegli di estremismi politici, sono presenti anche nei miei film precedenti. Vorrei che il linguaggio cinematografico di Wakolda esprimesse il contrasto tra la maestosità dei paesaggi della Patagonia e i miseri, quotidiani e deteriorati aspetti della vita quotidiana”.

Josef Mengele

Medico e membro delle SS (Günzburg, Baviera, 1911 – San Paolo, Brasile, 1979); uno dei più efferati criminali nazisti. Dopo gli studi di medicina orientati sulla morfologia razziale, nel 1937 divenne assistente di O. Freiherr von Vershuer, specialista di eugenetica. Nel 1939 fu arruolato in un ispettorato sanitario delle Waffen-SS, poi destinato (1940-42) all’ufficio per la razza e gli insediamenti umani, quindi sul fronte orientale. Al rientro, impiegato a Berlino all’ufficio centrale per la razza e gli insediamenti umani e impegnato negli studi sulla biologia dei gemelli, entrò (1943) nel lager di Auschwitz-Birkenau per approfondire la sperimentazione su centinaia di migliaia di detenuti ebrei e zingari, considerati subumani, e in particolare sui gemelli (circa tremila bambini e adolescenti torturati sino alla morte) e su persone affette da nanismo.
Con l’avanzata dell’esercito sovietico, nel gennaio del 1945 Mengele si trasferì a Gross-Rosen (dove fece esperimenti sui prigionieri russi), poi a Mauthausen, quindi si aggregò a un ospedale da campo che si spostava verso occidente. Internato a Weiden in un campo americano, non fu trattenuto né arrestato, sfuggendo così al processo di Norimberga. Dopo aver assunto false identità, nel 1949 fu aiutato dalla famiglia a lasciare il paese, passando attraverso l’Italia: si imbarcò a Genova per Buenos Aires e nell’Argentina peronista si mise in contatto con i gruppi nazisti espatriati. Nel momento in cui si sentiva ormai sicuro riprendendo il suo vero nome, emersero le ricerche che ex internati di Auschwitz avevano intrapreso: nel 1959 la Germania spiccò un mandato di cattura contro di lui. Ottenne la cittadinanza in Paraguay e quando nel 1961 scoppiò il caso di K. A. Eichmann, nascosto in Argentina, Mengele si spostò a San Paolo del Brasile, assumendo un’altra identità che lo celò sin dopo la sua morte (1979), scoperta nel 1985 dopo il test del DNA. (Treccani.it)

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