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40 Anni Vergine

Si tratta del film che ha fatto temporaneamente impazzire e parlare l’America (o le donne americane?) nei mesi scorsi. 40 Anni Vergine (guarda il trailer) è la commedia di un non più giovane ma immacolato con il volto di Steve Carrell.40 Anni Vergine descrive l’odissea di un bravo ragazzo dal non-l’ho-mai-fatto a ho-visto-gente-ho-fatto-cose, che segue

11 Gennaio 2006 08:10


Si tratta del film che ha fatto temporaneamente impazzire e parlare l’America (o le donne americane?) nei mesi scorsi. 40 Anni Vergine (guarda il trailer) è la commedia di un non più giovane ma immacolato con il volto di Steve Carrell.

40 Anni Vergine descrive l’odissea di un bravo ragazzo dal non-l’ho-mai-fatto a ho-visto-gente-ho-fatto-cose, che segue dei consigli disastrosi ma dati in buona fede, resiste a delle scappatelle fin troppo facili e quasi rinuncia alla ricerca dell’unica chance che gli darà la gratificazione troppo a lungo ritardata.

L’idea di una commedia su un vergine di buona natura ma di mezza età è nata dalla mente artificiosamente perversa di Steve Carell. Basata in parte su uno sketch che ha inventato anni fa mentre recitava con la troupe di improvvisatori comici Second City, Carell ha continuato, nel corso degli anni, a riesumare l’idea cercando scenari differenti per l’uomo di 40 anni con un gran segreto. Meglio conosciuto forse per le sue apparizioni irresistibili al The Daily Show e per le sue performance dirompenti in Una settimana da dio e Anchorman, l’alunno della Second City sapeva che la sua storia su un uomo di mezza età – non proprio recente ma di certo originale – aveva delle premesse interessanti.
Carell ha poi conosciuto Judd Apatow, uno scrittore di commedie nonché scrittore e produttore televisivo vincitore di molti premi, mentre girava il film campione d’incassi Anchorman: la leggenda di Ron Burgundy, che proprio Apatow ha prodotto. Rendendosi conto che possedevano delle sensibilità comiche simili, Carell ha condiviso con lui la sua idea del single non più tanto giovane che a 40 anni è ancora vergine. In quel periodo Apatow stava cercando un progetto cinematografico da dirigere ed è rimasto affascinato ed eccitato dall’idea di Carell.

“Tengo sempre gli occhi aperti perché non voglio perdermi il prossimo ragazzo divertente che potrebbe diventare la stella di un film” dice Apatow, “ed era più che evidente che, in Anchorman, Steve Carell rubava la scena. Così gli ho fatto sapere che se aveva delle idee avrebbe dovuto parlarmene. Me ne ha dette alcune, tutte molto divertenti, ma questa qui è quella che mi ha fatto ridere di più”.