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Stasera in tv su Rete 4: “Heat – La sfida” con Al Pacino e Robert De Niro

Rete 4 stasera propone “Heat – La sfida”, thriller poliziesco del 1995 diretto da Michael Mann e interpretato da Al Pacino, Robert De Niro, Val Kilmer e Jon Voight.

pubblicato 30 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 23:16

 

Cast e personaggi

Al Pacino: Tenente Vincent Hanna
Robert De Niro: Neil McCauley
Val Kilmer: Chris Shiherlis
Jon Voight: Nate
Tom Sizemore: Michael Cheritto
Wes Studi: Detective Casals
Diane Venora: Justine Hanna
Amy Brenneman: Eady
Ashley Judd: Charlene Shiherlis
Mykelti Williamson: Sergente Drucker
Ted Levine: Bosko
Dennis Haysbert: Donald Breedan
William Fichtner: Roger Van Zant
Natalie Portman: Lauren Gustafson
Tom Noonan: Kelso
Kevin Gage: Waingro
Hank Azaria: Alan Marciano
Danny Trejo: Trejo
Henry Rollins: Hugh Benny
Jerry Trimble: Ag. Schwartz
Martin Ferrero: Impiegato di costruzione
Tone L?c: Richard Torena
Jeremy Piven: Dott. Bob
Paul Herman: Sergente Heinz

Doppiatori italiani

Giancarlo Giannini: Tenente Vincent Hanna
Ferruccio Amendola: Neil McCauley
Sandro Acerbo: Chris Shiherlis
Cesare Barbetti: Nate
Claudio Fattoretto: Michael Cheritto
Michele Gammino: Detective Casals
Anna Rita Pasanisi: Justine Hanna
Cristina Boraschi: Eady
Micaela Esdra: Charlene Shiherlis
Francesco Pannofino: Sergente Drucker
Luciano De Ambrosis: Bosko
Stefano Mondini: Donald Breedan
Roberto Chevalier: Roger Van Zant
Federica De Bortoli: Lauren Gustafson
Sandro Iovino: Kelso
Alessandro Rossi: Waingro
Nino Prester: Trejo
Massimo De Ambrosis: Ag. Schwartz

 

La trama

A Los Angeles l’esperto in rapine Neil McCauley (Robert De Niro) organizza l’ennesimo colpo ben pianificato, stavolta l’obiettivo è un furgone portavalori che l’uomo assalta con una squadra composta da vecchie conoscenze come Chris Shiherlis (Val Kilmer), Michael Cheritto (Tom Sizemore) e Trejo (Danny Trejo) più una new entry, l’instabile cane sciolto Waingro (Kevin Gage).

Sarà proprio Waingro ad uccidere, contro gli ordini di McCauley, una delle tre guardie di sicurezza che scortano il blindato costringendo McCauley ad ordinare l’esecuzione del resto degli agenti, terminato il colpo Waingro si da alla macchia e McCauley cerca di piazzare il più velocemente possibile le obbligazioni al portatore rubate, finendo nel frattempo in un’imboscata da cui riesce fortunosamente ad uscire illeso.

Nel frattempo ad investigare sulla rapina al portavalori e sugli omicidi viene chiamato il veterano Vincent Hanna (Al Pacino), un tormentato detective della polizia dalla vita privata disastrata e con l’intuito e l’esperienza necessari a capire che dietro al colpo si cela un professionista e non la solita banda di rapinatori fuori di testa.

Hanna è un vero segugio e puntata la preda ben presto scopre il prossimo obiettivo di McCauley, purtroppo il suo appostamento per cogliere la banda con le mani nel sacco va in malora perché anche McCauley è dotato di un istinto sopraffino e intuisce, al momento di penetrare in un deposito di metalli preziosi, che qualcosa non va e abbandona repentinamente la scena lasciando Hanna con un pugno di mosche in mano.

Così mentre Hanna lavora per scoprire il prossimo obiettivo della banda, McCauley pianifica una rapina ad una delle più grandi banche di Los Angeles dove il duello a distanza tra poliziotti e criminali avrà il suo spettacolare quanto necessario epilogo.

 

Il nostro commento

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Il regista Michael Mann, creatore della serie cult anni ’80 Miami Vice, a tre anni dall’avventuroso L’ultimo dei Mohicani torna al “crime” riuscendo a riunire in un film due mostri sacri del calibro di Al Pacino e Robert De Niro, che dai tempi de Il Padrino – Parte 2 non apparivano insieme in una pellicola.

Il risultato è un solido e a tratti epico thriller-poliziesco vecchia maniera, il duello a distanza tra i due protagonisti, caratterizzati con raro spessore, ostenta senza remore un cinema di genere crepuscolare fatto di attori e cliché ben rodati, un binomio che su grande schermo sembrava ormai andato perduto tra action fracassoni e thriller pretenziosi e che invece Mann ritrova e rilegge con grande arguzia e capacità visiva.

Heat – La sfida regala due divi di sempre al prezzo di uno, un cast di caratteristi d’alto profilo, una solida messinscena, un comparto tecnico da Oscar, una sceneggiatura senza sbavature di sorta e alcune sequenze action davvero memorabili, insomma uno di quei film che anche ad anni di distanza è sempre un gran piacere riguardare.

 

Curiosità

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– Il film si ispira in parte ad un celebre classico del noir francese, Tutte le ore feriscono… l’ultima uccide diretto da Jean-Pierre Melville nel 1966.

– La fotografia del film è curata dall’ italiano Dante Spinotti, già collaboratore di Mann dai tempi di Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986) e che dopo Heat – La sfida tornerà a lavorare con il regista anche nel remake Red Dragon e nel gangster-movie Nemico Pubblico.

– In un’intervista Al Pacino ha rivelato che per la scena nel ristorante tra Hanna e McCauley, Robert De Niro ha ritenuto che la scena non dovesse essere provata, in modo che la scarsa familiarità tra i due personaggi sembrasse più genuina. Michael Mann ha accettato e ha  girato la scena senza prove.

– Per la scena che coinvolge la sparatoria dopo la rapina in banca, due reclute del corpo dei Marines degli Stati Uniti hanno istruito il cast nel modo corretto di ritirarsi mentre si è sotto fuoco nemico.

– Questo è primo film di sempre che ha visto Robert De Niro e Al Pacino recitare insieme. Entrambi gli attori avevano già recitato ne Il Padrino – Parte 2 (1974), ma non avevano mai condiviso lo schermo insieme, visto che i rispettivi ruoli avevano ambientazioni temporali diverse.

– Gran parte del film è basato su un vero confronto tra il poliziotto di Chicago Chuck Adamson e il vero Neil McCauley. Adamson era un poliziotto in pensione con cui il regista Michael Mann aveva lavorato per il film Strade violente (1981) interpretato da James Caan e basato sulla carriera criminale del famoso ladro di Chicago Frank Hohimer che Adamson aveva arrestato. Mann e Adamson avevano poi lavorato insieme su due serie tv prodotte da Mann: Miami Vice (1984) e Crime Story (1986). Chuck Adamson ha raccontato che le scene con Vincent Hanna e Neil McCauley nella caffetteria e quella della rapina mancata al magazzino, dove McCauley scopre i poliziotti appostati a causa di un agente che fa inavvertitamente rumore, sono entrambe realmente accadute.

– Nella vita reale Neil McCauley è stato ucciso durante una rapina in un negozio di alimentari dal team di Adamson che aveva avuto una soffiata sulla rapina.

– L’incontro tra Robert De Niro e Al Pacino davanti ad un caffè è stato girato al “Kate Mantilini” su Wilshire Blvd. a Beverly Hills. Il ristorante ha ora una scritta “Heat” al neon sopra la porta e un grande poster degli attori nella ormai famosa scena. Nel ristorante è possibile richiedere il tavolo usato nel film (è il n. 71).

– Waingro dice al barista che ha trascorso del tempo nella prigione di Folsom e poi allo “Shu” ((secure housing unit) a Pelican Bay. la prigione di Pelican Bay in California ospita i detenuti più pericolosi e lo “Shu” è dove i peggiori di tutti vengono reclusi.

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– In una prima stesura della sceneggiatura Vincent Hanna faceva uso di cocaina che, secondo Al Pacino, spiegava il suo modo di fare a volte sopra le righe.

– Il cast è stato addestrato all’uso di armi e tattiche dall’ex soldato delle forze speciali britanniche sergente Andy McNab, che ha anche interpretato un cameo nei panni di uno dei poliziotti che irrompe nel’appartamento di Henry Rollins.

– Michael Mann ha visitato i detenuti nel carcere di Folsom per capire meglio la vita in carcere e per aiutare la sua rappresentazione di Neil.

– Il personaggio di Nate, interpretato da Jon Voight, è basato sul vero ex criminale Edward Bunker.

– Il personaggio di Waingro interpretato da Kevin Gage si basa su un vero criminale di Chicago di nome Waingro, diventato informatore della polizia con soffiate su alcuni influenti criminali di Chicago. Michael Mann ha raccontato che Waingro ad un certo punto scomparve e il suo corpo venne trovato nel nord del Messico, dove era stato inchiodato al muro di un capannone.

– Per la sequenza nel ristorante dove McCauley e Hanna finalmente si incontrano, Michael Mann ha utilizzato due macchine da presa contemporaneamente al fine di generare un maggior livello di fluidità tra i due rivali. Poiché non vi erano previste prove per la scena, questo approccio offriva ai due attori un margine più ampio per l’improvvisazione.

– Neil McCauley (Robert De Niro) sorride solo quattro volte in tutto il film: una volta quando vede Donald Breedan (Dennis Haysbert) in cucina mentre lavora come cuoco, una volta quando incontra per la prima volta Eady nel ristorante, una terza volta a cena con il suo “team” e le rispettive signore e infine (brevemente) quando sta guidando in macchina con Eady sulla strada per l’aeroporto.

– La scena che coinvolge la sparatoria dopo la rapina in banca è stata particolarmente difficile da filmare, in quanto la troupe aveva il permesso di girare solo durante i fine settimana.

– Dennis Farina, un ex poliziotto di Chicago, è stato consulente per il film visto che la storia è basata su un agente di polizia e un criminale di Chicago. Farina aveva precedentemente interpretato un poliziotto di Chicago nella serie televisiva di Michael Mann Crime Story (1986).

– Anche se questo è il primo film in cui Al Pacino e Robert De Niro recitano  insieme, i due attori hanno solo due scene condivise per un totale di meno di 10 minuti.

– La scena di McCauley in piedi davanti ad una finestra e guardare l’oceano è stata ispirata dal dipinto “Pacific” di Alex Colville.

– Keanu Reeves aveva firmato per interpretare Chris Shiherlis, ma la parte è andata a Val Kilmer che è riuscito a trovare il tempo di girare il film mentre stava girando in contemporanea Batman Forever (1995).

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– Molti spettatori sostengono che Robert De Niro e Al Pacino in realtà  mai (o quasi mai) condividono del tempo sullo schermo durante il film. Questo può sembrare nella maggior parte delle versioni Pan e Scan del film e nelle versioni televisive, in quanto sembra che durante la “scena del ristorante” i due in realtà non appaiono insieme sullo schermo, ma la visione del film in corretto formato “letterbox”, formato scelto dal regista Michael Mann, mostra chiaramente i due attori seduti al tavolo insieme, anche se riprese solo in campi lunghi.

– Don Johnson è stato brevemente preso in considerazione per la parte di Michael Cheritto e considerato anche come sostituto di Pacino e De Niro nel caso uno dei due non avesse accettato la parte.

– Keanu Reeves ha rifiutato una parte in questo film per interpretare, a salario minimo, una produzione teatrale dell’Amleto allestita a Winnipeg.

– La parola “Fuck” è usata nel film 52 volte, per lo più da Al Pacino.

– L’arma di Vincent è una Colt calibro 45 con impugnatura in avorio, un probabile riferimento al suo servizio nel Corpo dei Marines. Neil porta invece un HK USP .45 all’inizio del film per poi passare ad una SIG Sauer P220 dello stesso calibro.

– Quando nel 2003 l’attore Kevin Gage è finito in prigione per 2 anni gli altri detenuti e le guardie carcerarie lo chiamavano ‘Waingro’, come il suo personaggio nel film.

– Il fucile utilizzato da Chris Shiherlis (Val Kilmer) nel drive-in è un Heckler & Koch 91 da 7,62 millimetri (.308 Winchester).

– In una scena tagliata, Nate dice a Neil che lui e Chris stanno pensando ad una nuova vita in Irlanda.

– Nel 2008 venne messo in sviluppo un videogioco basato sul film, ma il progetto non andò a buon fine.

– Nick Nolte e Jeff Bridges sono stati presi in considerazione come possibile alternativa per i due ruoli principali.

– Il fucile utilizzato dal tenente Vincent Hanna (Al Pacino) nella sparatoria in banca è un Fabrique Nationale FNC da 5,56 millimetri (.223 Remington).

– Jean-Claude Van Damme è stato brevemente preso in considerazione per il ruolo di Michael Cheritto.

– Il concierge presso l’Hotel dell’aeroporto è interpretato da Tom Elfmont, un ex detective della polizia di Los Angeles che ha partecipato al film come consulente tecnico.

–  Il body count yotale del film è di 21 vittime.

– Il film a fronte di un budget investito di 60 milioni di dollari ne ha incassati worldwide circa 187.

 

La colonna sonora

Stasera in tv su Rete 4 Heat - La sfida con Al Pacino e Robert De Niro (3)

– Le musiche originali del film sono di Elliot Goldenthal, compositore Premio Oscar per le musiche originali del biopic “Frida”.

– Goldenthal aveva scritto un pezzo strumentale per la scena finale. Michael Mann lo ha però sostituito con il brano di Moby “God Moving Over the Face of the Waters”, così Goldenthal ha riutilizzato il pezzo l’anno successivo per i titoli di coda del film Michael Collins (1996), sostituendo la chitarra elettrica con un violino per dare un suono più irlandese.

– Moby ha fornito due contributi per la colonna sonora che in origine dovevano essere invertiti, la sua cover di “New Dawn Fades” dei Joy Division avrebbe dovuto accompagnare i titoli di coda, mentre “God Moving Over the Face of the Waters” era stato scelto per accompagnare l’inseguimento di Hanna e McCauley in autostrada. Tuttavia il regista Michael Mann ha pensato che “God Moving” era un pezzo catartico e quindi più adatto ad accompagnare la scena della morte di McCauley con cui termina il film.

 

Stasera in tv su Rete 4 Heat - La sfida con Al Pacino e Robert De Niro (1) TRACK LISTINGS

1. Heat – Kronos Quartet
2. Always Forever Now – Passengers (Brian Eno/U2)
3. Condensers – Elliot Goldenthal
4. Refinery Surveillance – Kronos Quartet
5. Last Nite – Terje Rypdal & The Chasers
6. Ultramine – Michael Brook
7. Armenia – Einsturzende Neubauten
8. Of Helplessness -Elliot Goldenthal
9. Steel Cello Lament – Elliot Goldenthal
10. Mystery Man – Terje Rypdal
11. New Dawn Fades – Moby
12. Entrada & Shootout – Elliot Goldenthal
13. Force Marker – Brian Eno
14. Coffee Shop Heat – Elliot Goldenthal
15. Fate Scrapes – Elliot Goldenthal
16. La Bas (Edited Version) – Lisa Gerrard
17. Gloradin – Lisa Gerrard
18. Run Uphill – Elliot Goldenthal
19. Predator Diorama – Kronos Quartet
20. Of Separation – Elliot Goldenthal
21. God Moving Over The Face Of The Waters – Moby

Per ascoltare la colonna sonora integrale cliccate QUI.

 

Heat – Kronos Quartet:

Coffee Shop Heat – Elliot Goldenthal:

New Dawn Fades – Moby:

God Moving Over The Face Of The Waters – Moby:

 

Clip e video

Stasera in tv su Rete 4 Heat - La sfida con Al Pacino e Robert De Niro (5)